Le prime avvisaglie di una crescita “a rischio” si manifestano proprio in ambito scolastico, come difficoltà dell’apprendimento e disturbi del comportamento.

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Transcript della presentazione:

Le prime avvisaglie di una crescita “a rischio” si manifestano proprio in ambito scolastico, come difficoltà dell’apprendimento e disturbi del comportamento.

Trasgressività e Antisocialità Preadolescenza e non Trasgressività problematica (mentire, marinare la scuola, disobbedire etc.) Patologia della trasgressività (Atti di vandalismo, antisocialità etc.) Maggiolini 2005

Combinazione Predisposizione individuale (temperamento – problemi nell’autostima, difficoltà di controllo, insensibilità) + Fattori ambientali = FRAGILITÀ NELLA CAPACITÀ DI FAR FRONTE A SITUAZIONI DIFFICILI

Autoaffermazione aggressiva Costruzione di aspettative distorte nelle relazioni interpersonali e di un sé incoerente con scarse capacità riflessive Diffidenza – ostilità - aggressività e/o ritiro sociale Difficoltà evolutiva nella costruzione dell’identità sociale Maggiolini, 2002 Patterson et al., 2003

Cluster B E’ caratterizzato dal comportamento imprevedibile, impulsivo e traumatico ed accoglie i Disturbi:   Antisociale, Borderline, Istrionico Narcisistico.

EMOTIVITÀ ECCESSIVA E MELODRAMMATICA Emozioni rapidamente mutevoli che vengono mostrate in modo esagerato, melodrammatico ed evidentemente poco autentico, insieme a un'affettività piuttosto colorita.

Criteri diagnostici DSM-IV per Disturbo Borderline di Personalità.   A. Una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e dell’umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti, come indicato da uno (o più) dei seguenti elementi: 1) sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono. 2) un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dalla alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione 3) alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili

6) sentimenti cronici di vuoto 4) impulsività (spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate) 5) ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante 6) sentimenti cronici di vuoto 7) rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es., frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici).

La caratteristica dominante dello stato mentale è un'affettività intensa ma labile, che spazia dall'euforia alla depressione, dall'idealizzazione alla rabbia e alla svalutazione estreme. La labilità emotiva influisce anche sulle abilità sociali dei pazienti borderline. Dato che un paziente con personalità borderline non è in grado di prendere le distanze dai propri sentimenti eccessivi, non sarà conseguentemente capace di insight nei confronti delle proprie difficoltà.

Ogni abbandono, reale o immaginario è vissuto come una ferita profonda e dolorosa e può trasformare la dipendenza in ostilità: ira e rabbia vengono espresse con esplosioni violente, insulti, lanci di oggetti o altri acting out. Il timore di essere abbandonati diventa la triste realtà che consegue ad atteggiamenti di provocazione e manipolazione. Questi soggetti dovendosi confrontare con la propria debolezza e un senso interiore di disgusto, possono cercare stimoli e diversivi nelle pratiche sessuali indiscriminate, nell’uso di droghe piuttosto che in abusi alimentari.

A ciò si accompagna una tendenza peculiare a “godere” di atti di automutilazione. Ripetutamente possono tagliuzzarsi le braccia con lamette, provocarsi bruciature con fiammiferi o mozziconi di sigarette e mentre lo fanno, spesso non sentono neppure dolore, ma riferiscono che questi atti danno sollievo a sentimenti troppo intensi di angoscia e rabbia. Non è casuale il fatto che questi gesti si verificano di solito dopo una lite o un appuntamento mancato o comunque in un’occasione in cui sono stati lasciati soli o si sono sentiti frustrati.

In ultima analisi, questi pazienti devono confrontarsi con un mondo duro sul quale sentono di avere poco controllo, avendo per di più la consapevolezza di uno scarso controllo anche su se stessi; SONO PERSONE DI “CRISTALLO”, DELICATE DA TOCCARE, FACILI A ROMPERSI E PERICOLOSE QUANDO SONO IN FRANTUMI.

Per la complessità del problema e per l’alto tasso di conflittualità affettiva, sociale e culturale è indispensabile proporre una cultura della prevenzione intesa come progettazione e realizzazione di attività che restituiscano dignità e coerenza al contesto scolastico.

Interventi preventivi Informazione Educazione affettiva (migliorare la conoscenza di sé, l’autostima, la capacità di prendere decisioni e di comunicare) Promozione delle competenze (insegnamento delle abilità sociali e personali)

Cosa proporre agli studenti? Percorsi per incrementare stili di comunicazione efficace, strategie per controllare l’aggressività e per esercitarsi ad affrontare situazioni nuove. Botvin, 1999; Gottfredson, 1996;

Funzione di ascolto Counseling alla classe come intervento di gruppo Counseling individuale La capacità di pensare ed apprendere è strettamente collegata alla possibilità di sentire e di entrare in contatto con il proprio mondo emotivo ed affettivo. Maggiolini, 2005