Quadro europeo delle linee di cambiamento delle politiche sociali Rescaling Localizzazione Attivazione Negoziazione e partecipazione Integrazione Individualizzazione:

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Quadro europeo delle linee di cambiamento delle politiche sociali Rescaling Localizzazione Attivazione Negoziazione e partecipazione Integrazione Individualizzazione: delle politiche; del lavoro.

L’Europa : politiche di coesione Le politiche di coesione La coesione economica e sociale esprime la solidarietà tra gli Stati membri e le regioni dell'Unione Europea, favorisce lo sviluppo equilibrato e sostenibile, la riduzione del divario strutturale tra regioni e paesi e le pari opportunità tra le persone. La coesione si concreta in una pluralità di interventi finanziari, in particolare attraverso i Fondi strutturali. Parole-chiave: solidarietà, sviluppo sostenibile, pari opportunità

L’Europa: fondi strutturali Dopo il periodo 2000/06, è stata avviata la nuova programmazione 2007/13, articolata su tre obiettivi: Convergenza (finanziato da FESR, FSE e Fondo di coesione); Competitività Regionale e occupazione (finanziato da FESR e FSE); Cooperazione territoriale europea (finanziato dal FESR). Le politiche di coesione sono definite, realizzate e controllate mediante un’azione costante di partenariato. Il dialogo sociale costituisce, infatti, uno dei pilastri del modello sociale dell’Unione europea e ha un ruolo centrale nella programmazione dei Fondi strutturali. Altro campo di azione fondamentale del Fondo Sociale europeo è l’ambito delle politiche sociali. Esse agiscono nella prospettiva di un sistema integrato di azioni di prevenzione, promozione e partecipazione, al fine di garantire pari opportunità a tutti nell’accesso all’istruzione, alla formazione, all’occupazione, all’alloggio, ai servizi collettivi, all’assistenza sanitaria.

Europa: summit di Lisbona In occasione del Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) i capi di Stato o di governo hanno avviato una strategia detta « di Lisbona » con lo scopo di fare dell’Unione europea (UE) l’economia più competitiva del mondo e di pervenire alla piena occupazione entro il Sviluppata nel corso di diversi Consigli europei successivi a quello di Lisbona, questa strategia si fonda su tre pilastri: un pilastro economico che deve preparare la transizione verso un’economia competitiva, dinamica e fondata sulla conoscenza. L’accento è posto sulla necessità di adattarsi continuamente alle evoluzioni della società dell’informazione e sulle iniziative da incoraggiare in materia di ricerca e di sviluppo ; un pilastro sociale che deve consentire di modernizzare il modello sociale europeo grazie all'investimento nelle risorse umane e alla lotta contro l'esclusione sociale. Gli Stati membri sono invitati a investire nell'istruzione e nella formazione e a condurre una politica attiva per l'occupazione onde agevolare il passaggio all'economia della conoscenza; un pilastro ambientale aggiunto in occasione del Consiglio europeo di Göteborg nel giugno 2001 e che attira l’attenzione sul fatto che la crescita economica va dissociata dall’utilizzazione delle risorse naturali.

Europa- Lisbona tasso di crescita dell'economia pari al 3% tasso di occupazione pari al 70% della popolazione attiva tasso di partecipazione della forza lavoro femminile attiva pari al 60%

Europa “diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. Nel 2005, rilancio della strategia di Lisbona, con due obiettivi principali: crescita economica ed occupazione

Metodo aperto di coordinamento (MAC o OMC) La cooperazione tra Stati membri sulle politiche è stata perseguita a partire dal 2000 (Consiglio Europeo di Lisbona) usando il Metodo aperto di coordinamento (Mac). Uno strumento che, nel rispetto della suddivisione di responsabilità prescritte nei Trattati tra Stati membri e Comunità europea, fornisce un nuovo strumento di cooperazione tra Stati membri nell’ottica della convergenza delle politiche nazionali e nel raggiungimento di alcuni obiettivi condivisi. E’ basato su: identificazione e definizione congiunta degli obiettivi da raggiungere definizione comune di indicatori che consentano agli Stati membri di conoscere la loro posizione in un dato momento, nonché i loro progressi nell’ambito degli obiettivi definiti strumenti di cooperazione comparativa (benchmarking) finalizzati allo stimolo dell’innovazione, della qualità e della rilevanza dei programmi (disseminazione di buone pratiche, progetti pilota, ecc.).

Europeizzazione Il concetto di europeizzazione si riferisce a: un processo di (a) costruzione, (b) diffusione, e (c) istituzionalizzazione di regole formali e informali, di procedure, paradigmi di policy, stili, “modi di fare”, nonché di credenze condivise e norme che sono inizialmente definite e consolidate nella formazione delle politiche e della politics dell’Unione Europea, e successivamente incorporate a livello nazionale nella logica del discorso, nelle identità, nelle strutture politiche e nelle politiche pubbliche Radaelli C., 2003, The Europeanization of Public Policy, in Featherstone e Radaelli, eds., The Politics of Europeanization, Oxford, Oxford University Press, p. 30.

Locale e localizzazione: la città Dalla questione sociale alla questione urbana (R. Castel, J. Donzelot) La questione sociale nel XIX secolo era caratterizzata dal conflitto sociale, di classe. Oggi la questione urbana, o della coesione sociale, presenta soprattutto il problema della separazione e si mostra legata a tre problemi: l'accesso al mondo del lavoro; l’insicurezza urbana; la concentrazione di minoranze etniche, minoranze visibili in zone urbane sfavorite, sia nelle grandi città che nelle zone periferiche (J. Donzelot). La città come attore collettivo (Bagnasco, Le Galès): La governance locale/urbana, spazi di coordinamento fra una pluralità di attori, istituzionalizzazione di nuovi quadri di vincoli e risorse anche grazie all’europeizzazione: Associazioni fra comuni Reti fra città (Eurocities)

EUROCITIES is the network of major European cities. Founded in 1986, the network brings together the local governments of more than 130 large cities in over 30 European countries. EUROCITIES provides a platform for its member cities to share knowledge and ideas, to exchange experiences, to analyse common problems and develop innovative solutions, through a wide range of Forums, Working Groups, Projects, activities and events. EUROCITIES gives cities a voice in Europe, by engaging in dialogue with the European institutions on all aspects of EU legislation, policies and programmes that have an impact on cities and their citizens. The network is active across a wide range of policy areas including: economic development and cohesion policy, provision of public services, environment, transport and mobility, employment and social affairs, culture, education, information and knowledge society, governance and international cooperation.

Local and regional associations join forces against "renationalisation" of cohesion policyCommission's proposed budgetary reform could challenge sustainable recovery in Europe, say the networks EUROCITIES with six other organisations representing Europe’s local and regional authorities addressed a letter, on 3 November 2009, to all Members of the European Parliament, stating their concerns about the draft Communication, “Reforming the budget, changing Europe”, prepared recently by the European Commission.

Locale e localizzazione: la città La città e il welfare locale (welfare municipali e urbani: Mingione e Oberti): Processi di individualizzazione, domanda di integrazione, ecc. Caratteristiche della città come sistema sociale locale: storia specifica, tradizione politico-istituzionale, economia, struttura socio-demografica, organizzaizone della società civile, ecc.

Rescaling Recentrages e società fuori squadra: Bagnasco, 2003 Distretti Città Pianificazione strategica

Locale e localismi ……………………………..

Attivazione Partecipazione al lavoro, in alcuni casi obbligata (workfare) Consumerismo: libertà di scelta del cliente/consumatore Responsabilizzazione individuale (accezione morale) Empowerment, capacitazione (capabilities) partecipazione alle scelte