Nazaret è un piccolissimo villaggio della Galilea: al tempo di Gesù doveva contare circa 200 abitanti (Calenzano ne ha 16.000!) Non ha una fama molto buona:

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Nazaret è un piccolissimo villaggio della Galilea: al tempo di Gesù doveva contare circa 200 abitanti (Calenzano ne ha 16.000!) Non ha una fama molto buona: un proverbio chiede “da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Gv 1,46) Eppure, proprio qui...

Maria è giovanissima: le donne si sposavano intorno ai 12-14 anni. Le case erano di fango e pietra, con il tetto a terrazza, spesso scavate nella roccia. “In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio […] ad una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.” (Lc 1,26)

La Grotta dell'Annunciazione Il resto della Santa Casa di Maria si trova.... a Loreto, in Italia! Probabilmente venne smontata e portata qua dai crociati, nel 1294. Nazaret oggi. La “Fontana di Maria”.

“In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna, e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.” (Lc 3,39) I viaggi (a piedi o su un asino per i poveri, a cavallo per i ricchi) erano lunghi e disagevoli, soprattutto per una donna incinta. Si viaggiava comunque spesso, per lavoro, per visitare i parenti, o per pellegrinaggi. Circa 130 km Oppure, per il censimento ordinato dall'imperatore Augusto.... In auto: 1 ora e 45 minuti A piedi: 3-4 giorni!

“Salì dunque anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazaret verso la Giudea, alla città di Davide che si chiama Betlemme […] Ora, mentre essi erano là, si compì il tempo in cui Maria doveva partorire; e diede alla luce il suo Figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose nella mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.” (Lc 1,4-7) Betlemme (“Casa del pane”) oggi. La Basilica della Natività Sotto l'altare, la stella d'argento indica il luogo dove, secondo la tradizione, fu deposto Gesù.

“Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore...” (Lc 2,22) 40 giorni dopo la nascita di un maschio primogenito, la legge prescriveva di presentarlo al Tempio e offrire in sacrificio una coppia di colombe. Il Tempio di Gerusalemme, costruito da Salomone, distrutto con la conquista babilonese e ricostruito da Erode con una serie di cortili che conducevano al “Santo”. All'interno, una piccola cella, il “Santo dei Santi”, custodiva l'Arca dell'Alleanza, contenente le tavole della Legge date a Mosè.

Gesù si recò di nuovo al Tempio a 12 anni, dove venne smarrito e ritrovato da Maria e Giuseppe mentre interrogava e parlava con sapienza ai dottori della Legge. Rimproverato, rispose: “Perché mi cercavate? Non sapete che devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (vedi Lc 2, 41-49) Oggi, del Tempio resta solo il muro ovest (“Muro del Pianto”), presso cui gli ebrei si recano a pregare.

“Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso “Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. […] E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.” (Lc 2,51-52) In famiglia si pregava ogni giorno: brevi benedizioni (“Benedetto sii Tu, o Signore nostro Dio...”), e lo Shemà al mattino (“Ascolta Israele! Il Signore Dio Nostro è l'unico Dio...”). Il sabato era proibito qualsiasi lavoro, e ci si recava alla sinagoga per ascoltare la lettura della Parola di Dio e la sua spiegazione (vi ricorda nulla???) Per trent'anni, Gesù vive a Nazaret con la famiglia, facendo le stesse cose di un bambino e poi di un ragazzo di tutte le epoche: andare a scuola, giocare, pregare, lavorare.... Non è un personaggio di una favola: è vissuto in un luogo e in un tempo ben precisi, è stato bambino come voi. Fin da piccoli i ragazzi imparavano il mestiere del padre, aiutando nella bottega e in casa.

I giochi erano per lo più all'aperto: dadi, gare di corsa, o alla “settimana” (simile alla nostra campana), oppure burattini e bambole di legno rivestiti. I libri non erano stampati su carta, ma formati da rotoli di pergamena arrotolati. La scuola si teneva presso la sinagoga, dove il rabbi (maestro) insegnava a leggere sulla Bibbia, e a scrivere con tavolette di cera e uno stilo.