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Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema ANNA ELISABETTA GALEOTTI UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE GIUSTIZIA E EGUALE RISPETTO

GIUSTO\GIUSTIZIA  Una dittatura non può mai essere giusta.  Per quanto imperfetta, la forma di governo democratica è in ogni caso la più giusta.  E' giusto rispettare le leggi e le regole di convivenza.  Non è giusto che il peso della tassazione ricada prevalentemente sul lavoro dipendente  E' giusto che le borse di studio per gli studenti siano assegnate in base al reddito e non al merito?  E' giusto che ogni confessione religiosa abbia i propri luoghi di culto.  E' giusto che le mense abbiano menu kosher e halal?  Ogni espressione omofoba è ingiusta.

La qualificazione di giusto/ingiusto ha un significato diverso in queste frasi.  1) e 2) Giusto sta per giustificato: un governo, stato o unità politica è detta giusta in questo senso se può contare su ragioni che siano condivisibili da coloro che alle leggi e disposizioni di quel governo sono sottoposti. Anche nella frase 3) giusto sta per “giustificato”, legittimo: non è giustificato disobbedire alle regole di convivenza.  4) e 5) il termine riguarda invece la giustizia distributiva e significa equo.  6) 7) 8) la qualifica di giusto non riguarda la distribuzione, bensì i rapporti fra le persone e fra le persone e le istituzioni.

TRE SIGNIFICATI DI GIUSTO  Giusto come giustificato, legittimo  Giusto come equo  Giusto come richiesto dal riconoscimento dell'eguale valore di tutte le persone.

GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA  Chi sono i destinatari ? Individui, gruppi, nazioni, cittadini.  Quali sono gli oggetti da distribuire? Reddito, ricchezza, opportunità, risorse, beni sociali?  Qual è o quali sono i criteri distributivi? Eguaglianza semplice, merito, bisogno, compensazione della sorte etc.

SEI MODELLI DI DISTRIBUZIONE  Eguaglianza semplice. (Beni/risorse/utilità in parti eguali a tutti i cittadini e cittadine)  Principio di differenza. (John Rawls Una teoria della giustizia 1971): Nella distribuzione dei beni principali (diritti e libertà, opportunità, reddito e ricchezza), sono ammesse e giustificate diseguaglianze se e solo se a) sono legate a cariche e carriere aperte a tutti; b) vanno a vantaggio di tutti e in particolar modo delle posizioni svantaggiate.  Egualitarismo della sorte (Ronal Dworkin Virtù sovrana): Azzeramento della lotteria naturale e sociale, e corredo di risorse egualmente appropriate per realizzare le proprie aspirazioni. Nessuna garanzia del risultato che dipende dalle scelte e responsabilità degli individui.  Utilitarismo : varie versioni. Nella versione dell'economia del benessere, la distribuzione ai singoli è un risultato secondario della massimizzazione della funzione dell'utilità collettiva. L'obiettivo è ottenere il massimo saldo possibile, il più alto PNL possibile, nella convinzione che così si beneficerà il maggior numero di persone. Il maggior numero non è tutti egualmente: l'utilità di qualcuno potrebbe essere sacrificata per l'utilità collettiva.  Modello libertario (Robert Nozick, Anarchia, Stato e Utopia). Questo è in realtà un modello anti-distributivo che ritiene che gli eguali diritti di libertà delle persone rendano ingiusta (ingiustificata) ogni forma di distribuzione perché questa comporterebbe sempre un'interferenza nella libertà economica dei singoli. Il prelievo fiscale che eccede i costi della protezione delle persone è equiparato a una forma di lavoro schiavistico.  Modello di distribuzione pluralistica (Michael Walzer Sfere di giustizia) secondo cui i beni sociali non sono riducibili a un indice unico né distribuibili secondo un criterio unico. Ogni bene ha iscritto nei significati sociali ad esso attribuiti il criterio di distribuzione appropriata. Diverse arene distributive con l'esito di un'eguaglianza complessa.

Giustizia come Riconoscimento  Dimensione orizzontale: trattamenti delle persone tra di loro.  Dimensione verticale: trattamenti delle istituzioni verso cittadini e cittadine.

 Il film di Sorrentino si è guadagnato il rispetto internazionale e ha ben meritato l'Oscar.  Chi imbratta e sporca i luoghi pubblici non merita rispetto.  Non si può amare tutto il genere umano, ma rispettare tutti si deve.  Non sono per niente d'accordo con te, ma nondimeno ti rispetto come sempre.

DUE TIPI DI RISPETTO  Rispetto-stima Dipendente dai meriti, a posteriori, graduato, si guadagna e si perde.  Rispetto-riconoscimento Incondizionato, a priori, non ha gradazioni, non si guadagna e non si perde.