Outcome clinico a breve termine dello stroke lacunare: studio

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Outcome clinico a breve termine dello stroke lacunare: studio su 96 casi seguiti presso la Neurologia-Stroke Unit di Lecco Chiara Scaccabarozzi S.C. Neurologia-Stroke Unit, Dipartimento di Neuroscienze, Ospedale A.Manzoni, Lecco 1

Stroke lacunare (Cerebral small vessel disease) Piccoli infarti non corticali con diametro < 15 mm Occlusione di una singola arteria perforante Sede: nuclei della base, sostanza bianca sottocorticale (capsula interna, corona radiata), troncoencefalo (ponte) Clinicamente associati alla classica sindrome lacunare di Fisher (ictus motorio puro, ictus sensitivo puro, emiparesi atassica, ictus sensitivomotorio, disartria-clumsy hand) 25% di tutti gli stroke ischemici Prognosi favorevole, ma nel 20% dei casi si accompagnano a deterioramento clinico precoce

Fattori predittivi di outcome clinico precoce sfavorevole Sede capsula interna, corona radiata, ponte (Vila 1999, Nagakane 2008, Yamamoto 2010, Ohara 2010) Quadro clinico gravità del deficit motorio all’ingresso (Nakamura 1999, Yamamoto 2010) Sesso femmine, età avanzata (Yamamoto 2010, Ohara 2010) Fattori di rischio ipertensione arteriosa sistolica, diabete mellito, dislipidemia (Kwon 2011, Nakase 2013)

96 pazienti con ictus lacunare consecutivamente ricoverati nel periodo ottobre 2012-dicembre 2014 (complessivamente 570 ictus ischemici) Criteri diagnostici per ictus lacunare: classificazione TOAST (1993) Obiettivo: valutare le caratteristiche clinico-demografiche correlate a deterioramento clinico precoce

Caratteristiche cliniche e demografiche dei pazienti con ictus lacunare (n = 96) Sesso M 39 (40.6%), F 57 (59.4%) Mediana età (range) 75 (33-91) Ipertensione arteriosa 74 (77.1%) Dislipidemia 37 (38.5%) Cardiopatia 35 (36.5%) Diabete mellito 26 (27.1%) Pregresso stroke/TIA 19 (19.8%) Fumo 17 (17.7%) Neoplasia 14 (14.6%) FA 11 (11.4%) Demenza 9 (9.3%) AOCP 2 (2.1%) Trattamento antiaggregante/TAO 41 (42.7%) Circolo posteriore 11 (11.5%) Mediana NIHSS in (range) 3 (0-12)

Work up diagnostico nei pazienti con ictus lacunare (n=96) Numero (%) RMN encefalo con DWI 41 (42.7%) EcocolordopplerTSA/TCCD 90 (93.7%) AngioTAC del circolo intra ed extracranico 12 (12.5%) AngioRMN intracranica 20 (21.9%) Angiografia cerebrale 2 (2%) Ecocardiogramma TE 24 (25%) Ecocardiogramma TT 62 (64.6) Holter ECG Bubble test 35 (36.5%)

Outcome clinico a breve termine nei pazienti con ictus lacunare NIHSS in/out

Outcome clinico a breve termine nei pazienti con ictus lacunare Punteggio di Rankin alla dimissione

Outcome clinico a breve termine nei pazienti con ictus lacunare Migliorati Non migliorati/ peggiorati P * Totale 74 22 Mediana età (range) 75 (33-90) 71 (31-79) ns Mediana NIHSS in (range) 4 (1-12) 2 (0-5) *Fisher test

Correlazione tra outcome precoce e genere

Fattori predittivi di outcome precoce Χ² ns

Correlazione tra outcome clinico e sede della lacuna

Trattamento della fase acuta Trombolisi ev < 4.5 ore n=29 non eligibili n=9 n=20 eligibili trombolisi si n=1 Trombolisi no n=19 NIHSS 0-1 n=15 NIHSS ≥ 2 n=4 > 4.5 ore n=67

Conclusioni La ricerca dei fattori predittivi di prognosi precoce negli stroke lacunari rimane un problema attuale e non risolto L’identificazione precoce di pazienti a possibile rischio di progressione potrebbe spingere i clinici a un maggiore utilizzo della trombolisi, attualmente sottoutilizzata in questo sottogruppo di stroke

A.Salmaggi, E.Botto, C.Ceresa, G.Giussani, A.Terruzzi, V. Mantero

Fisiopatologia degli infarti cerebrali profondi Occlusione delle arterie perforanti (lipoialinosi) Microateroma all’origine della arteria perforante o in continuità con una placca murale della arteria principale (Branch Atheromatous Disease) Fattore emodinamico Meccanismo embolico Nah, Stroke 2010