L’EPIDEMIOLOGIA CLINICA Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Dip. Medicina Sperimentale ed Applicata Università degli Studi di Brescia
EPIDEMIOLOGIA CLINICA RAPPORTO TRA EPIDEMIOLOGIA Popolazioni Studi/Valutazioni Prevenzione Valutazione Pianificazione MEDICINA CLINICA Individui Diagnosi Trattamento Guarigione Assistenza
EPIDEMIOLOGIA CLINICA L’epidemiologia clinica è l’applicazione dei principi e dei metodi epidemiologici alla pratica clinica. L’epidemiologia clinica si occupa di: definizioni di normalità e anormalità accuratezza dei test diagnostici storia naturale e prognosi efficacia del trattamento e prevenzione
Validità (assenza di errori sistematici - bias) e precisione (assenza di errori casuali)
Risultati possibili del test
Risultati possibili del test
Sensibilità e specificità SENSIBILITA’: probabilità di un test positivo nelle persone con malattia: a/(a+c) SPECIFICITA’: probabilità di un test negativo nelle persone senza malattia: d/(b+d)
Sensibilità e specificità 1 - Sens.= FN/M+ = 1 - a/(a+c) = c/(a+c) 1 - Spec.= FP/M- = 1- d/(b+d) = b/(b+d)
Valori predittivi (PV o VP) VP TEST POSITIVO: probabilità che un soggetto con test positivo abbia la malattia: a/(a+b) VP TEST NEGATIVO: probabilità che un soggetto con test negativo non abbia la malattia : d/(c+d)
Calcolo di Sensibilità e specificità – Es.(I) SENSIBILITA’: 90/100 = 0,9 = 90% SPECIFICITA’: 950/1.000 = 0,95 = 95% VP (+): 90/140 = 0,643 = 64,3%
Calcolo di Sensibilità e specificità – Es. (II) SENSIBILITA’ : 90/100 = 0,9 = 90% SPECIFICITA’: 9.500/10.000 = 0,95 = 95% PV (+): 90/590 = 0,152 = 15,2%
Rapporti di verosimiglianza (RS) Rappresentano la probabilità di un test + o – in presenza o assenza di malattia Pro. (test+ | malato) Sens. RV+ = ------------------------------------- = ------------- Prob. (test+ | non malato) 1–Spec. Prob. (test- | malato) 1 – Sens. RV- = ------------------------------------------ = ---------------- Prob. (test- | non malato) Spec.
Rapporti di verosimiglianza (RS) -2 Odds = rapporto tra Prob (evento) e il suo complemento a 1: Prob. (malato) Prevalenza Odds pre-test = -------------------------- = ----------------- 1 – Prob. (malato) 1 – Prev. Prob. (malato | test+) V.P.P. Odds post-test = ---------------------------------- = ---------------- 1 – Prob. (malato | test+) 1 – V.P.P. Odds post-test = odds pre-test * RV+
Calcolo dei rapporti di verosimiglianza – Es. Sens. = 0.9 Spec. = 0.95 VPP = 0.152 Prev. = 0.0099 Odds pre-test = 0.0099 / (1 – 0.0099) = 0.0099 Odds post-test = 0.152 / (1 – 0.152) = 0.179 RV test+ = 0.9 / (1 – 0.95) = 18 RV test- = (1 - 0.9) / 0.95 = 0.10 Interpretazione: i malati hanno una probabilità 18 volte maggiore di avere un test + rispetto ai soggetti senza la malattia, e una probabilità 10 volte inferiore di avere un test- rispetto ai non malati.
Distribuzione percentuale dei livelli di colesterolo nel siero (mg/dl) in uomini tra 50 e 62 anni che possono o meno avere sofferto successivamente di patologie coronariche (Studio Framingham)
RANDOM ERROR (II) L’inferenza statistica è il metodo utilizzato per valutare gli errori random in epidemiologia L’intervallo di confidenza è una misura della precisione di uno studio Con campioni numerosi = bassa possibilità di random error = intervalli di confidenza ristretti
BIAS DI SELEZIONE Si riferiscono a una distorsione nella misura della frequenza o all’associazione derivante dalla modalità con cui si selezionano i soggetti per lo studio Il campione non è rappresentativo della popolazione target Alta frequenza di rifiuto o perdita al follow-up Esempi: Bias di Berkson (frequenza ricoveri osp.) Bias di prevalenza-incidenza Effetto legato agli operatori sanitari
BIAS DI INFORMAZIONE Distorsioni dovute ad errori di misura o di errata classificazione dei soggetti in uno o più dei fattori in studio Include: difetti del sistema di misurazione questionari e interviste non rilevano ciò che si erano proposti procedure diagnostiche non accurate Recall bias Interviewer bias
MISCLASSIFICAZIONE nel bias di informazione NON DIFFERENZIALE occorre con la medesima frequenza in entrambi i gruppi DIFFERENZIALE varia nei diversi gruppi