Degustazione artificiale!! …sarà il futuro nell’ arte della degustazione?
La creazione di apparati artificiali che riproducano il funzionamento dei nostri sensi è una sfida che impegna da tempo i ricercatori.
Allo stato attuale il sistema di Toko può valutare, per alcuni alimenti, i cinque gusti standard più l’astringenza, a cui affianca anche la capacità di scovare cinque retrogusti, un elemento chiave per la ricchezza dei sapori che sappiamo distinguere. Un ricercatore Giapponese,Toko, ha sviluppato,nella Kyushu University,una lingua artificiale costituita da una serie di membrane polimeriche rivestiti con differenti lipidi che, interagendo con un campione alimentare, altera in modo caratteristico il potenziale elettrico delle membrane. kiyoshi toko
Un ricercatore americano Kenneth Suslick, dell'University of Illinois a Urbana-Champaign, ha seguito una strada differente, e invece di misurare i cambiamenti elettrici ha puntato sullo sviluppo di sensori che rilevano le variazioni cromatiche di diversi pigmenti una volta a contatto con l’alimento da testare, per creare una matrice cromatica che funziona come una sorta di impronta digitale. Allo stato attuale Kenneth ha messo a punto un sistema che distingue i sapori di 14 diversi dolcificanti naturali e artificiali. Una volta messe a punto altre matrici per acido, amaro, salato e umami, Suslick spera di ottenere una ragionevole versione artificiale della lingua umana. Kenneth Suslick
I ricercatori stanno proprio iniziando a utilizzare metodi statistici mutuati dall'intelligenza artificiale per mappare i modelli di risposta complessa da una matrice di sensori. I progressi più rilevanti sono stati realizzati finora nel campo della vista, dell’udito e del tatto, mentre difficoltà maggiori sono state incontrate per i due sensi “chimici”: l’olfatto e il gusto.
Forse non è così lontano il giorno in cui sommelier e critici gastronomici rischieranno il posto di lavoro per colpa di un esperto degustatore robotizzato; ma di sicuro il piacere di gustare un buonissimo vino non verrà mai sostituito da una lingua meccanica.