LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA E DELLECONOMIA SI AFFIDA AD UNA COMBINAZIONE DI CRITERI TRA CUI QUELLI POLITICI SI BASA SU UNA PLURALITA DI PRINCIPI DI REGOLAZIONE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2002
Advertisements

KEYNES: IL RUOLO DELLA DOMANDA E L’EQUILIBRIO DI PIENA OCCUPAZIONE
John Maynard Keynes Keynes ( ) un rivoluzionario “improbabile”
1 I motivi di intervento dello Stato nelleconomia Scienza delle Finanze V ITT Prof.ssa Mariacristina Cristini.
Veblen e Polanyi: Le Conseguenze Sociali e il Declino del Capitalismo
Analisi macroeconomica del turismo
Come classificare le politiche pubbliche
Corso di Scienza delle finanze
L’economia è… …una scienza sociale, che studia il modo in cui all’interno della nostra società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre.
CONTRATTAZIONE: CRITICITA E IPOTESI DI EVOLUZIONE MIMMO CARRIERI UNIVERSITA DI TERAMO.
CONTRATTAZIONE E CONCERTAZIONE HANNO CARATTERI E FUNZIONI DIFFERENTI.
I modelli di capitalismo
PICCOLE IMPRESE E SVILUPPO LOCALE
LE RELAZIONI INDUSTRIALI
LE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA E LE ISTITUZIONI.
LO STATO SOCIALE KEYNESIANO
Ciclo economico, teoria keynesiana ed intervento dello Stato.
La fase di sviluppo intensivo ( ) 1.La crisi della fase estensiva di sviluppo 2.I caratteri strutturali della fase di sviluppo intensivo.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
1 PROGRAMMARE SIGNIFICA COORDINARE LINTERVENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE AL FINE DI CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI STABILITI NELLA FASE DI DEFINIZIONE.
La formazione del reddito nazionale
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Crisi e decentramento produttivo
Crisi e decentramento produttivo - Le cause interne: la conflittualità per la distribuzione del reddito - Le cause esterne: crisi petrolifera e cambi flessibili.
REDDITO DI EQUILIBRIO NEL BREVE PERIODO
La moneta, le banche e l’inflazione Le funzioni della moneta
Guida alla lettura del testo “Le società d’Europa nel nuovo millennio”
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
EVOLUZIONE, FORME E CRISI DELLO STATO
Il sistema a economia mista
Compravendita di beni e servizi contro un prezzo in denaro
Schede didattiche a cura di A. Cortese
Il pericolo deflazione
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Ritratti. Karl Marx: dinamismo e fragilità del capitalismo
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
1 Corso di Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Le determinanti del funzionamento delle Amministrazioni Pubbliche Sergio Zucchetti Anno Accademico 2014.
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
La globalizzazione e la diversità dei capitalismi
DISEQUILIBRI DI MEDIO PERIODO Le politiche economiche e gli shock Cosa accade se le politiche economiche o i cambiamenti nelle preferenze di consumatori.
TEORIA KEYNESIANA ED INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA
Capitolo 1 La politica economica e il conflitto
Lo stato sociale keynesiano Dal secondo dopoguerra, con qualche anticipazione negli anni ’30 (socialdemocrazia svedese, New Deal USA, nazionalsocialismo):
L’ALTALENA DELLA CONCERTAZIONE
I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘80.
PICCOLE IMPRESE E SVILUPPO LOCALE. LO SCENARIO POST-FORDISTA  SI BASA SU IMPRESE SMAGRITE E MODELLI MICROORGANIZZATIVI PIATTI  E ’ UN TERRENO FAVOREVOLE.
Lo stato sociale keynesiano
Economia politica per il quinto anno
Corso Sociologia dell’Innovazione: Modulo Innovazione Sociale Professor Enzo Mingione Lunedì e Martedì aula U6-37 AA : Corso di Laurea.
I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘70.
Ritratti. Karl Marx: dinamismo e fragilità del capitalismo.
LA SOCIOLOGIA ECONOMICA CONTEMPOR ANEA SPIEGA IL FUNZIONAMENTO DELL ’ ECONOMIA CON FATTORI NON ECONOMICI (ISTITUZIONI, POTERE CULTURA)
L’ equilibrio del mercato dei beni: applicazioni Istituzioni di Economia Politica II.
Stato sociale keynesiano e “political economy” comparata
PRODOTTO E REDDITO NAZIONALE Prof. Fabio Asaro. TRA LE GRANDEZZE AGGREGATE PIU’ IMPORTANTI ELABORATE DALLA CONTABILITA’ ECONOMICA NAZIONALE CI SONO.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
MACROECONOMIA Come abbiamo osservato la retta di consumo stimata secondo l’approccio Keynesiano stima in maniera accurata la relazione tra consumi e reddito.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Macroeconomia Cicli economici e ruolo della spesa pubblica DDHFG-7A356-78QK3.
Gruppo 12 Angelo De Rosa Francesco Paolo Desgro Alfonso De Simone Giuseppe Izzo Maria Ilaria Tremolizzo
Scienza delle Finanze Università Federico II Facoltà di Giurisprudenza Prima cattedra (lett.A-L) a.a Prof. G. Stornaiuolo.
IL CAPITALISMO DEMOCRATICO. IL PASSATO IL COMPROMESSO TRA CAPITALISMO E DEMOCRAZIA REALIZZATO DURANTE IL FORDISMO VIENE OGGI VISTO COME UNA PARENTESI.
I Fondamenti Introduzione alla Politica economica Le motivazioni dell’intervento pubblico.
LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA’ E DELL’ECONOMIA  SI AFFIDA AD UNA COMBINAZIONE DI CRITERI TRA CUI QUELLI POLITICI  SI BASA SU UNA PLURALITA’ DI PRINCIPI.
LA SOCIETA’ DI META’ SECOLO E IL MODERNO LAVORO INDUSTRIALE LA MODERNITA ’ IMPONE UNA DIVISIONE NETTA TRA LAVORO E FAMIGLIA SEPARAZIONE TRA LA LOGICA DELLA.
LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA’ E DELL’ECONOMIA
Transcript della presentazione:

LA REGOLAZIONE DELLA SOCIETA E DELLECONOMIA SI AFFIDA AD UNA COMBINAZIONE DI CRITERI TRA CUI QUELLI POLITICI SI BASA SU UNA PLURALITA DI PRINCIPI DI REGOLAZIONE TRA I QUALI SPICCA UN PROFILO PIU FORTE

IL MERCATO E UN FATTORE DI REGOLAZIONE PREVALENTE QUANDO NON RIGUARDA SOLO LA SFERA ECONOMICA MA ANCHE QUELLA POLITICA IN QUESTO CASO PARLIAMO DI LIBERISMO CHE HA PREVALSO ALLINIZIO E NEGLI ULTIMI DECENNI DEL NOVECENTO

IL MERCATO. HA ALMENO DUE VARIANTI QUELLA ANGLOSASSONE IN CUI PREVALE LA SOCIETA CIVILE (LE IMPRESE) CON UN RUOLO DEBOLE DEL GOVERNO QUELLA DEL DECRETO (SALVATI) IN CUI E FORTE IL RUOLO DELLO STATO : DIRIGISMO PUBBLICO (FRANCIA E GIAPPONE)

IL RUOLO DELLO STATO NELLA SUA VERSIONE PIU RADICALE SI SOSTITUISCE AL MERCATO SOPPRIMENDOLO NASCONO MA POI IMPLODONO LE ECONOMIE COMUNISTE

LO STATO COME ESERCIZIO DI AUTORITA LINTERVENTO PUBBLICO SURROGA IL MERCATO IN QUESTO CASO DA LUOGO A POLITICHE REDISTRIBUTIVE PER COMPENSARE SUL PIANO SOCIALE LAZIONE DI MERCATO SOSTANZIA IL RIFORMISMO POLITICO DI TIPO SOCIALDEMOCRATICO

LA SOLIDARIETA SI ISPIRA AL CONCETTO DI RECIPROCITA DI POLANYI RIGUARDA RAPPORTI E SCAMBI NON DI MERCATO CHE SOTTOLINEANO LA STORICITA DEL CAPITALISMO QUALE SPAZIO RICOPRE ATTUALMENTE?

LACCORDO(SCHMITTER E STREECK) ESALTA IL RUOLO DELLE GRANDI ORGANIZZAZIONI DI RAPPRESENTANZA FUNZIONALE MOSTRA LA PARTECIPAZIONI DI ATTORI PRIVATI A DECISIONI PUBBLICHE USA COME STRUMENTO PRINCIPALE LA CONCERTAZIONE

IL COMPROMESSO STORICO (GOUREVITCH) DISPONIBILITA ALLA COOPERAZIONE TRA INTERESSI CONTRAPPOSTI (CAPITALE E LAVORO) I MOVIMENTI DEI LAVORATORI SOSPESERO LASPIRAZIONE AD UNA VASTA SOCIALIZZAZIONE IN CAMBIO DI MAGGIORE POTERE POLITICO

IL COMPROMESSO STORICO GLI IMPRENDITORI OTTENNERO IL RICONOSCIMENTO DEL LORO PRIMATO NELLIMPRESA E NEL MERCATO IN CAMBIO ACCETTARONO IL WELFARE STATE E LA PARTECIPAZIONE DEL GOVERNO ALLA GESTIONE DELLECONOMIA

IL COMPROMESSO STORICO HA BISOGNO DI UN RUOLO PIU AMPIO DELLO STATO NELLA SFERA ECONOMICA (POLITICHE SOCIALI FISCALI E DELLOCCUPAZIONE) CERCA DI TENERE INSIEME CRESCITA ECONOMICA E STABILITA SOCIALE

ESSO DIVENTA POSSIBILE GRAZIE ALLA RIVOLUZIONE KEYNESIANA ANTICIPATA DALLE POLITICHE CONCRETE DI ALCUNI PAESI (NON SOLO PROGRESSISTI) OBIETTIVO E QUELLO DI RIDURRE LINCERTEZZA ECONOMICA GRAZIE AL RUOLO RILEVANTE DELLO STATO COMBATTE IL LAISSEZ FAIRE PERCHE GLI INTERESSI PRIVATI NON COINCIDONO CON QUELLI DI TUTTI

IL KEYNESISMO SI PONE IL PROBLEMA DI STIMOLARE LE DECISIONI DI INVESTIMENTO PER EVITARE UN EQUILIBRIO DI SOTTOCCUPAZIONE LA DOMANDA PUO ESSERE SOSTENUTA GRAZIE ALLINTERVENTISMO DELLO STATO LA REDISTRIBUZIONE SI GIUSTIFICA PER RAGIONI ETICHE E DI EFFICIENZA

IL CAPITALISMO MODERNO DEL DOPOGUERRA (SHONFIELD) SVILUPPO PIU REGOLARE CON BREVI RECESSIONI CRESCITA MAI COSI ALTA DELLA PRODUZIONE DEL REDDITO (SPECIE IN EUROPA OCCIDENTALE) CRESCITA DEL BENESSERE ANCHE PER I CETI POPOLARI MANTENUTA ALTA LA PROPENSIONE VERSO GLI INVESTIMENTI

IL FORDISMO COME REGOLAZIONE SOCIALE STABILITA DELLIMPIEGO E TENDENZIALE PIENA OCCUPAZIONE AUMENTO DEL TEMPO LIBERO (NON SI LAVORA IL WEEK END) E CRESCITA DEI CONSUMI LE REGOLARITA DELLE GRANDI FABBRICHE GARANTISCONO SIA I PROFITTI CHE ALTI SALARI

PERCHE ENTRA IN CRISI IL KEYNESISMO FONDAMENTALE E IL RALLENTAMENTO DEL SUCCESSO ECONOMICO DIFFICOLTA A TENERE SOTTO CONTROLLO LA SPESA PUBBLICA SI RIDUCE LEQUILIBRIO DINAMICO TRA I DIVERSI INTERESSI IN GIOCO

LALTERNATIVA NEO-LIBERISTA LA TEORIA DELLE SCELTE PUBBLICHE CRITICA LOFFERTA ECCESSIVAMENTE GENEROSA DI PROVVIDENZE DA PARTE DI GOVERNI PUNTA A RIDURRE E DEFLAZIONARE LE DOMANDE SOCIALI PER ASSICURARE LA GOVERNABILITA

LA RICETTA NEO-LIBERISTA RESTAURA LAUTORITA DEL MERCATO COME CRITERIO PREMIANTE FONDAMENTALE ROMPE CON LIDEA DI UN COMPROMESSO SOCIALE CONDIVISO A FAVORE DI POLITICHE CHE TAGLIANO LA SOCIETA: SOCIETA DEI DUE TERZI?

LA POLITICAL ECONOMY DELLA SOCIOLOGIA ECONOMICA DIVERSAMENTE DAGLI ECONOMISTI I SOCIOLOGI PENSANO CHE LECONOMIA DI MERCATO SIA INTRINSECAMENTE INSTABILE PER EVITARE EFFETTI NEGATIVI E NECESSARIA LINFLUENZA INTEGRATIVA DI VALORI CONDIVISI O UNA COESIONE IMPOSTA DAL POTERE PUBBLICO (GOLDTHORPE)

IL CONFLITTO DISTRIBUTIVO DERIVA DALLEROSIONE SOCIALE DELLE DISUGUAGLIENZE DA MAGGIOR POTERE DEL LAVORO ORGANIZZATO (CHE RENDE PIU RIGIDI I SALARI) LINFLAZIONE E IL FRUTTO DELLA DIFFICOLTA DI SELEZIONARE E GERARCHIZZARE LE DOMANDE