La Relazione Fraterna dinamiche psicologiche Dott. Scicchitano Marco
Introduzione La relazione fraterna nelle teorie “classiche” Bambino Genitori Relazione fraterna viene considerata alla luce della più significativa relazione con i genitori. Gelosia Rivalità Fratello
Introduzione Relazione fraterna: studi attuali Bambino Genitori La relazione fraterna è considerata in se per se Gelosia e competizione Supporto Amicizia Competizione … Fratello
Introduzione Caratteristiche della relazione fraterna: Anzitutto è imposta e non scelta È una relazione in cui si condivide lo stesso vissuto socio emotivo nella fase di sviluppo più importante e decisiva. È caratterizzata da un legame spesso molto stretto ma di cui, comunque, la motivazione ad essere continua a persistere durante tutta la vita: ci si può non frequentare ma si resta comunque fratelli per tutta la vita.
Introduzione Infanzia Adolescenza Età adulta Focus dell’intervento: aspetti peculiari e significativi della relazione fraterna in tre fasi dell’arco di vita dell’individuo Infanzia Adolescenza Età adulta
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali Per un buon sviluppo della persona è importante sviluppare le abilità che permettono di entrare in relazione con gli altri: Capire le intenzioni e i sentimenti degli altri Comprendere le norme sociali Essere capaci di cooperare La relazione fraterna ha un ruolo in questo processo? La relazione fraterna può essere elemento facilitante per l’acquisizione delle abilità sociali (Downey, Condron 2004)
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali Rivalità = lat rivalis “colui che possiede ed usa lo stesso ruscello” “Scevra di colpa è dunque la debolezza delle membra infantili, non l’animo dell’infante. E io vidi e studiai un bambino geloso: non parlava ancora e (già) guardava pallido con occhio dispettoso il suo compagno di latte. Chi non ha visto cose simili? […] Si potrà dire innocenza quando la fonte del latte dà getto spontaneo ed abbondante, il non tollerare divisione con altri bisognoso di soccorso, tenuto in vita da quel solo alimento” S. Agostino, Confessioni.
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali Nascita di un fratello più piccolo: Difficoltà: gelosia e ostilità Comportamenti regressivi Più esigenti Episodi di enuresi o mancanza di controllo degli sfinteri Difficoltà a prendere sonno Opportunità: crescita e sviluppo delle competenze Se attaccamento sicuro, comportamenti di cura (Teti, Ablard, 1989) Apprendimento delle regole sociali
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali Empatia l’empatia permette di entrare in sintonia emotiva con un’altra persona e comprenderla meglio. È una competenza sociale fondamentale che si acquisisce con lo sviluppo. Secondo gli studi di Dunn (1988): 0-10 m i lattanti dimostrano di essere sensibili la pianto e alla sofferenza dei fratelli piangendo a loro volta in modo discontinuo 10-12m Reazioni più complesse di turbamento come aggrottare le sopracciglia, osservare l’atteggiamento materno 12-18m Prime manifestazioni di iniziative positive dirette al fratello sofferente. Diviene prioritaria l’attenzione preoccupata all’altro con vocalizzi, vicinanza fisica e contatto + 24m Notevoli sforzi per alleviare la sofferenza del fratello, cercando aiuto, portando oggetti e dando suggerimenti, addirittura se un sistema non funzionava, ne provavano un altro
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali
I Fratelli nell’infanzia e lo sviluppo delle abilità sociali Cooperazione e gioco Attraverso il gioco i fratelli possono apprendere ed affinare diverse abilità cognitive ed emotive importanti: Possedere sensibilità verso gli stati d’animo dell’altro Sviluppo > della Teoria della Mente (McAlister, Peterson, 2006) Volontà e capacità di seguire istruzioni che l’altro impartisce La capacità di agire in modo coordinato Esplorare regole e ruoli sociali Anche il gioco più aggressivo e i litigi sono positivi perché correlati con maggiore successo nello svolgimento di comportamenti sociocognitivi (Dunn Slomkowsky 1992).
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione Relazione fraterna Gruppo dei pari 1) Sviluppando le abilità sociali. 2) Se positiva creando un precedente positivo MOI: rappresentazioni interne dei rapporti con le altre persone che si formano con le prime relazioni significative (Bowlby, 1969). Avere fratelli facilita il rapporto con gli amici ma è vero anche il contrario (Kramer, 1990). Differenze nella gestione dei conflitti tra ragazzi con e senza fratelli (Kitzman et al 2002) Figli unici più spesso aggressivi Figli unici hanno maggiori possibilità di essere messi da parte dal gruppo
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione ? Differenza relazione fraterna e amicale Nelle dispute i bambini tendono maggiormente a tenere in considerazione la posizione dell’amico più di quanto avvenga con il fratello Negoziano e arrivano a patti più con gli amici che con i fratelli Giudicano in modo più severo le trasgressioni dei fratelli rispetto a quanto facciano con gli amici (Slomkowski e Dunn 1993; Raffaeli 1991)
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione I fratelli sono rivali nello stesso territorio Sulloway (1996), psicologo evoluzionista, riporta concetti propri del paradigma darwiniano nello studio delle dinamiche tra fratelli.
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione Principio di divergenza: nella natura organica, la diversità è un utile strategia per aggiudicarsi le scarse risorse.
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione Anche in famiglia i figli si creano una nicchia di sviluppo in cui trovare il proprio posto senza stare in competizione diretta
Fratelli adolescenti rivalità, differenze e individuazione
Fratelli adulti Relazione maggiormente duratura nel tempo Condivisione del patrimonio genetico del vissuto nella famiglia di origine Condivisione dei life events legati alla parentela Relazione che da senso, continuità e appartenenza
Fratelli adulti
Fratelli adulti (Voorpostel M, Van Der Lippe T 2007) Le persone preferiscono dare e ricevere supporto pratico dai fratelli piuttosto che dagli amici. La frequenza dei contatti è correlata positivamente con lo scambio di aiuto pratico La frequenza nei contatti è correlata positivamente con il supporto emotivo in entrambe le relazioni ma più nel rapporto tra i fratelli di quanto avvenga nel rapporto con gli amici. Essere giovani e avere ricevuto una buona educazione aumenta la probabilità di scambio di supporto emotivo
Grazie per l’ascolto