La Persecuzione degli Ebrei
Persecuzione Nascita Primi anni del regime,il problema ebraico non esiste 1938 la visita di Hitler e le leggi razziali 1933-34 comincia l’antisemitismo
Nascita All’inizio del 900 le comunità israelitiche sono quasi del tutto integrate in Italia.Alcuni esponenti delle comunità ricoprono cariche importanti nella politica e nell’esercito:nel 1902,tra i 350 senatori nominati figurano 6 ebrei.L’avvento del fascismo non mette in crisi l’integrazione degli ebrei in Italia.Fra 119 fondatori del fascismo ci sono anche 5 ebrei.Tra i “martiri fascisti” che muoiono negli scontri con i socialisti nel 1919 e il 1922 figurano 3 ebrei .Più di 230 ebrei partecipano alla marcia su Roma nell’ottobre del 1922.Lo stesso Benito Mussolini conta tra i suoi amici esponenti dell’ebraismo la Russa Angelica Balabanoff,Cesare Sarfatti e Margherita Sarfatti.Mussolini fin dai primi anni,deve fare i conti con l’opposizione anche di molti ebrei.Eucardio Momigliano,che era stato uno dei sepolcristi ebrei,abbandona il fascismo quasi subito,fondando l’Unione democratica antifascista.Nel Maggio del 25 il Manifesto degli Intellettuali fascisti redatto da Croce è sottoscritto da 33 ebrei.
primi anni del regime Nei primi anni 20 per il fascismo il problema ebraico non esiste,anzi Mussolini non manca di corteggiare le comunità.Solo dopo il 38,molti zelanti gerarchi italiani filo-nazisti,per far piacere a Hitler,spulceranno alcuni vecchi discorsi di Mussolini,con qualche frase che si poteva interpretare razzista.Ma si tratta soltanto di battute.Nel novembre del 23 Mussolini,dopo aver ricevuto il rabbino di Roma Angelo Sacerdoti,fa diramare un comunicato ufficiale in cui si legge: “S.E. ha dichiarato formalmente che il governo e il fascismo italiano non hanno mai inteso di fare e non fanno una politica antisemita,e che anzi deplora che si voglia sfruttare dai partiti antisemiti esteri ai loro fini il fascino che il fascismo esercita nel mondo.”In realtà con questa legge il fascismo vuole soltanto servirsi degli ebrei per la sua politica.I consoli italiani fanno opera di persuasione perché gli ebrei italiani all’estero non rinuncino alla cittadinanza.Mondadori pubblica i famosi Colloqui con Mussolini di Emil Ludwig,e il duce condanna il razzismo senza riserve,definendolo una “stupidaggine”,quanto all’antisemitismo,afferma che non esiste in Italia.Dopo la presa al potere da parte di Hitler,i profughi ebrei della Germania vengono accolti e il loro insediamento non è ostacolato dalle Autorità.
1938 Nel maggio 1983 Hitler viene a Roma per ricambiare la visita di Mussolini.Fatto sta che il mese dopo una delegazione di esperti tedeschi di razzismo viene in Italia per istruire funzionari italiani su questa pseudo-scienza.Il massimo consenso alla campagna razzista si manifesta tra gli intellettuali e i docenti universitari.Contemporaneamente al “Manifesto della razza” viene lanciata un’edizione speciale dei “Protocolli”.
1933-1934 I primi germi dell’antisemitismo incominciano a manifestarsi dopo la conquista del potere da parte di Hitler in Germania nel 1933.Dal 34 è un crescendo si “segnali”antiebraici.La stampa ospita sempre più frequente articolo razzisti.Nel 34 Mussolini da via libera alla creazione della sezione ebraica della scuola marittima di Civitavecchia.L’anno dopo diversi ebrei partecipano alla guerra d’Etiopia e,successivamente,alla guerra di Spagna Uno dei caduti in Spagna è perfino decorato di medaglia d’oro.La situazione va nettamente peggiorando col graduare avvincente del governo fascista a quello hitleriano,anche se Mussolini,il 16 febbraio del 38,con il documento n°14 dell’ Informazione diplomatica,il bollettino semiufficiale adoperato dal regime per comunicare le sue scelte di politica estera,smentisce ufficialmente le voci,sempre più insistenti,provenienti dall’estero,di misure antisemitiche che il governo italiano andrebbe elaborando.
La persecuzione degli ebrei italiani Il periodo 1938-1943 è tragico per gli ebrei italiani. Lo storico Michele Sarfatti nel suo studio certifica che in questi sei anni vengono assoggettate alle persecuzioni circa 51100. L’antisemitismo permetteva la vita del paese in tutti i suoi comparti. Gli ebrei,quelli che hanno la possibilità emigrano: i più verso le Americhe e in Palestina. Il caso più drammatico è quello di Angelo Fortunato Formiggi , giornalista editore tra i primi a rendersi conto della pericolosità del fascismo. Si registrano anche molte abiure e pubbliche dissociazioni ed anche qualche “arianizazione”. Gli altri si adattano a vivere come possono , si organizzano malgrado le loro condizioni. Nel 1939 Dante Almanzi crea un organizzazione per assistere hai rifugiati ebrei giunti in Italia. In nome di questa organizzazione è delegazione assistenza e migrati ebrei.
La seconda guerra mondiale Con la guerra il fascismo aggrava la persecuzione dei diritti istituendo nel 1940 l’internamento degli ebrei italiani giudicati maggiormente pericolosi. Nel maggio 1943 vengono creati dei veri e propri campi di internamento e lavoro forzato per gli ebrei italiani. All’estero la situazione è migliore.
Fine!!!! Lucrezia,Lisa,Lorenzo e Marta