1 DONNA LIMPRENDITRICE DEL SUD Sulla base della Sua esperienza la condizione lavorativa della donna negli ultimi 10 anni è… Lei personalmente quanto si.

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1 DONNA LIMPRENDITRICE DEL SUD Sulla base della Sua esperienza la condizione lavorativa della donna negli ultimi 10 anni è… Lei personalmente quanto si ritiene realizzata a livello imprenditoriale o manageriale? Saldo ( Migliorata- Peggiorata)= 54 Molto + Abbastanza 88% Poco + Per nulla 12% La generalità delle intervistate non si scoraggia di fronte agli ostacoli. Il percorso che la donna ha compiuto negli anni è vissuto positivamente come un percorso di crescita attraverso il quale è riuscita a portare il proprio contributo nel sociale e nel politico. In questa cornice, si va delineando il futuro che vede le donne sempre più protagoniste, fiduciose nelle loro possibilità e desiderose di non fermarsi agli scarsi risultati finora raggiunti, ma di impegnarsi anche per le generazioni future. Ad emergere è innanzitutto un dato positivo: per il 61% delle intervistate la condizione lavorativa della donna è decisamente migliorata. Le donne del campione si ritengono realizzate professionalmente per l88% dei casi. In particolare il 30% delle donne intervistate si ritiene molto realizzato professionalmente mentre il 58% lo è abbastanza. Solo il 12% esprime un livello di realizzazione non soddisfacente. E questo nonostante le difficoltà di conciliare gli impegni di lavoro con quelli di moglie e madre. Base=706 1 Le difficoltà incontrate nel fare impresa sono fattori indipendenti dal saper fare impresa. Gli elementi che ostacolano le attività imprenditoriali delle donne sono le difficoltà burocratiche (tempi lunghi, mancanza di informazioni sulle pratiche e sulle licenze). Difficoltà che si accentuano per le imprenditrici che operano al Centro-Nord. Si va verso un progressivo superamento dellatavica diffidenza verso la figura della donna imprenditrice, diffidenza che nel Sud risulta essere ancora un ostacolo nel momento in cui si decide di fare impresa. Quali difficoltà ha incontrato nellavvio e nella gestione di questa attività?* * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale

2 LE POLITICHE A SOSTEGNO DELLIMPRENDITORIA FEMMINILE Le imprenditrici risultano essere poco soddisfatte dalle politiche a sostegno dellimprenditoria femminile. In particolare, rispetto alla legge 488/92, il 29% si dichiara soddisfatta contro il 42% che invece si dichiara non soddisfatta. Riguardo alla legge 215/92 la percentuale di chi si ritiene soddisfatta scende al 25% contro il 34% che non lo è. Più della metà delle imprenditrici intervistate si dichiara informata sulle politiche di accesso ai finanziamenti (52%). Comunque, le politiche a sostegno dellimprenditoria vengono considerate da più della metà del campione analizzato (57%) come uno degli elementi chiave per il rilancio del Sud. INFORMATEPOLITICHE UTILI SODDISFATTE Base=706 Base=255 2 Ora Le indicherò una serie di fattori critici di successo del Mezzogiorno e Lei dovrebbe dirmi se lo ritiene importante: Base=255 Abbiamo chiesto alle intervistate di individuare le risorse per il rilancio del Sud. La ricerca conferma il pensiero Kantiano: luomo come fine. Il Meridione dovrà puntare quindi sulle risorse umane, la ricerca per linnovazione e lo sviluppo che sono i due elementi in grado di portare linfa nuova alleconomia locale. Stimolando la cultura dimpresa nel rispetto delle regole del mercato del lavoro e della competitività, il Sud avrà una chance in più. Sicuramente occorreranno risorse economiche per sponsorizzare nuovi progetti; certamente il contesto dovrà essere adeguato. Quindi, sullo sfondo di questo scenario, il Meridione e le imprese meridionali necessitano delle condizioni minime (logistica, infrastrutture, sicurezza, semplificazione amministrativa ecc..) per lo sviluppo. Dati in percentuale Base=706

3 Cosa serve di più al Sud per migliorare la Progettazione strategica? * IL SUD E LA PROGETTAZIONE STRATEGICA LA STRATEGIA. Le intervistate sostengono che lo sviluppo del Sud risente della crisi economica italiana in generale. Nelle regioni del Sud inoltre, il capitale manca, le difficoltà di accedere al credito sono maggiori per chi voglia realizzare impresa e le iniziative finora intraprese a sostegno dellimprenditoria femminile sono giudicate insoddisfacenti. Anche le informazioni su come usufruire di investimenti e come accedere a determinate agevolazioni sono carenti. Particolare rilievo viene dato alla formazione e alla informazione. Lesigenza prioritaria per migliorare la progettazione strategica al Sud è la maggiore trasparenza e moralità pubblica (44%). La legalità è quindi intesa alla base della competitività. Il 37% invece punterebbe su iniziative di formazione professionale, mentre il 33% sugli istituti di credito in termini di maggiore apertura sui finanziamenti di progetti innovativi. 3 * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale Base=706

4 LA CRESCITA. La politica è vecchia e lontana dal territorio. In alcune aree del Mezzogiorno si denuncia un ritardo estremo nei collegamenti infrastrutturali, il lavoro nero e la piaga della criminalità. La mentalità locale non favorisce la donna e i giovani. Priorità per le intervistate è dare più opportunità ai giovani. Tra le altre condizioni necessarie alla crescita, limpresa ha bisogno di unamministrazione più snella, di più infrastrutture e di un clima ispirato alla trasparenza e alla meritocrazia IL SUD E LA PROGETTAZIONE STRATEGICA 3 LE PRIORITA. Il settore sul quale il Meridione dovrebbe puntare in maniera prioritaria è il turismo, in termini di rilancio e promozione. Questo lo pensa il 54% delle intervistate. In misura minore, ma comunque consistente, il 29% delle donne intervistate indica tra gli investimenti prioritari per il rilancio del Sud la lotta alla criminalità organizzata. Quali sono secondo Lei gli interventi su cui il Sud dovrebbe investire prioritariamente?* * la domanda prevede risposta multipla Quali sono secondo Lei le leve strategiche su cui la politica dovrebbe puntare per consentire un salto di qualità al Sud?* Dati in percentuale Base=706

5 Secondo Lei quale di questi interventi potrebbe creare più occupazione al Sud? * Puntare sui giovani sembra essere per il 31% lelemento chiave per creare più occupazione al Sud e arginare la fuga di cervelli dal Mezzogiorno. Importanti pure gli investimenti in ricerca e sviluppo (28%) mentre al terzo posto viene indicata la maggiore interazione tra il mondo delle università e quello del lavoro (25%). Le intervistate hanno idee molto chiare sulla situazione dei giovani e in particolare delle giovani donne che vogliono investire nel Sud. Per i giovani fare impresa è molto difficile, soprattutto per chi non ha delle solide basi finanziarie di partenza. In generale, il livello di istruzione è elevatissimo, ma le opportunità lavorative sono insufficienti e il contesto negativo facilita la fuga dei cervelli. Per le giovani donne il lavoro è sempre più spesso precario e questa condizione genera malessere, mancanza di stabilità emotiva ed economica. Mancano, soprattutto nella fase iniziale, strategie dirette ai giovani imprenditori che possano guidarli per ottenere una migliore formazione specialistica, una diffusione di expertise ed una qualificata cultura dimpresa. Le imprese di sole donne o gestite da giovani donne registrano ancora poca credibilità da parte del mercato. Molti validi cervelli del Sud abbandonano la loro terra di origine. La soluzione per arginare la migrazione dal Sud e poter contare sulla loro forza intellettuale e culturale risiede invece, per il 39% dei casi, sulla maggiore assistenza ai giovani nel momento in cui decidono di fare impresa e su una maggiore collaborazione tra Nord e Sud (31%). Infatti, proprio la possibilità di rientrare nella terra di origine e mettere a frutto le competenze maturate al Nord o allestero, potrebbe essere un valore aggiunto. Inoltre, continuare a collaborare con le aziende o le università del Nord e di altri Paesi Esteri potrebbe stimolare e agevolare lo sviluppo e la crescita di nuove idee e attività imprenditoriali. LOCCUPAZIONE E IL FUTURO 4 A Suo parere cosa si dovrebbe fare per utilizzare la forza culturale e intellettuale dei giovani e delle donne e frenare la migrazione?* * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale Base=706

6 La donna: limpresa possibile nel Mezzogiorno. Il profilo delle donne manager e imprenditrici intervistate è ricco di sfaccettature. Costanti e determinate le donne meridionali percorrono il loro cammino professionale senza paure e sono fiere di loro stesse. Si tratta di persone che hanno voglia di mettersi alla prova, non hanno paura della fatica e non si scoraggiano di fronte agli ostacoli. In molti settori riescono addirittura a distinguersi per il loro essere allavanguardia e per lapertura al nuovo. Caratterialmente, socializzano facilmente e sanno fare gruppo per realizzare insieme i propri obiettivi. Nel tempo libero amano dedicarsi al volontariato. Il legame alla terra dorigine è forte e le accompagna anche quando per studio o lavoro si trasferiscono al Nord Italia o allestero. Per affermarsi una donna deve possedere professionalità e cultura. È opinione comune (87%) che attraverso le competenze lavorative (54%) e la preparazione intellettuale (33%), la donna del Mezzogiorno è la vera forza del cambiamento per il rilancio del Sud. Un altro elemento distintivo in questo percorso potrebbe essere quello di puntare sulla loro capacità creativa (25%). Sulla base della Sua esperienza in che modo la donna del Mezzogiorno potrebbe essere un valore aggiunto per il riscatto del Sud? * IL RISCATTO DELLA DONNA DEL SUD 5 * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale Base=706

7 La donna: limpresa possibile nel Mezzogiorno. Il profilo delle donne manager e imprenditrici intervistate è ricco di sfaccettature. Costanti e determinate le donne meridionali percorrono il loro cammino professionale senza paure e sono fiere di loro stesse. Si tratta di persone che hanno voglia di mettersi alla prova, non hanno paura della fatica e non si scoraggiano di fronte agli ostacoli. In molti settori riescono addirittura a distinguersi per il loro essere allavanguardia e per lapertura al nuovo. Caratterialmente, socializzano facilmente e sanno fare gruppo per realizzare insieme i propri obiettivi. Nel tempo libero amano dedicarsi al volontariato. Il legame alla terra dorigine è forte e le accompagna anche quando per studio o lavoro si trasferiscono al Nord Italia o allestero. Per affermarsi una donna deve possedere professionalità e cultura. È opinione comune (87%) che attraverso le competenze lavorative (54%) e la preparazione intellettuale (33%), la donna del Mezzogiorno è la vera forza del cambiamento per il rilancio del Sud. Un altro elemento distintivo in questo percorso potrebbe essere quello di puntare sulla loro capacità creativa (25%). Più propense a sostenere la tesi che attraverso la professionalità e le competenze la donna potrebbe essere la vera forza del cambiamento per il rilancio del Sud sono le dirigenti/manager del settore pubblico (61%) e le professioniste (58%). Queste ultime puntano molto anche sulla preparazione intellettuale (39%). Mentre le imprenditrici (26%) e le dirigenti/manager (31%) del settore privato identificano nella creatività la molla determinante per la rinascita del Sud a livello imprenditoriale. Sulla base della Sua esperienza in che modo la donna del Mezzogiorno potrebbe essere un valore aggiunto per il riscatto del Sud? * IL RISCATTO DELLA DONNA DEL SUD 5 * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale Base= Senza opinione Altro Con l'attenzione al cliente Con l'attenzione alla responsabilità socialed'impresa Con la voglia diinvestire Con l'attenzione alla qualità del prodotto/servizio Con la creatività Con la cultura epreparazione Con la professionalità e le competenze Professionista Base=200 Imprenditrice Base=255 Dir./Manager Sett. Pub. Base=118 Dir./Manager Sett. Priv. Base=133

8 Sulla base della Sua esperienza in che modo la donna del Mezzogiorno potrebbe essere un valore aggiunto per il riscatto del Sud?* LA CREATIVITA' DELLE DONNE DEL SUD 6 * la domanda prevede risposta multipla Dati in percentuale Senza opinione Altro Con l'attenzione al cliente Con lattenzione alla responsabilità sociale d'impresa Con la voglia di investire Con l attenzione alla qualità del prodotto/servizio Con la creatività Con la cultura e preparazione Con la professionalità e le competenze Sud Base=501Centro-Nord Base=205 Per avere una lettura più approfondita, riuscendo così a cogliere eventuali differenze comportamentali, viene proposto di fianco un grafico che rappresenta larea geografica di appartenenza delle donne intervistate. Le percentuali vengono calcolate considerando i diversi sottocampioni. Dallanalisi emerge che le lavoratrici del Mezzogiorno puntano di più sulla competenza lavorativa (57%), mentre quelle del Centro-Nord sulla preparazione intellettuale (49%). Lelemento creatività risulta essere, invece, molto più importante per le lavoratrici del Sud (28%) che per quelle del Centro-Nord (19%).