1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 25 novembre 2014 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Ultima lezione.

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Transcript della presentazione:

1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 25 novembre 2014 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Ultima lezione 3 dicembre 2014 Esonero: Aula Blu1, MART 9 dicembre ORE  Stanza B12 Via Salaria113, tel.: ricevimento mercoledì

2 La settimana scorsa U e D nelle radio private a Roma  Come nasce la ricerca  sul concetto di genere  ipotesi teoriche di partenza  metodologia

3 A.La centralità del lavoro nella vita dei soggetti B.il fascino del lavoro nella comunicazione nella società della conoscenza C.precariato subito o lavoro autonomo scelto? D.radio mezzo di comunicazione ancora attuale E.il genere è ancora una variabile discriminante? F.ambiguità del professionismo: strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e? precariato “di serie

4 E. Il genere è ancora una variabile discriminante? Nella ricerca su radio Rai sì. Nelle politiche Ue l’attenzione al genere è richiesta in maniera trasversale Sicuramente è una tematica ancora vivace considerando la vitalità degli studi sulle differenze di genere e soprattutto il nuovo protagonismo femminista dal punto di vista sociale (movimenti giovani femministe e LGBT sul web, ma anche in piazza) culturale e politico: → Se non ora quando? Manifestazione 13 febbraio 2011 che aggrega molti gruppi (anche on line) in tutta Italia

5 Nuove forme di femminismo?  B.Bonomi Romagnoli, Irriverenti e libere. Femminismi nel nuovo millennio, Ed. Internazionali riuniti, 2014 →riflessioni su nuovi movimenti di donne anche contraddittori vitali, ma spesso frantumati  L.Cavaliere, L.Cigarini, C’è una bella differenza. Un dialogo, et al./edizioni, 2013 → Riflessione su Paestum 2012 in cui si è discusso di politica prima ( inventata dal femminismo, a partire da sé) e seconda (tradizionale) e in parte di lavoro anche confrontandosi con gli uomini

6 Obiettivistrumenti 1)Capire il mondo delle radio nella realtà me- tropolitana romana → 2)Analisi situazioni lavorative → 3)Intrecci vita lavoro: lavoro di ostacolo alla famiglia?/ figli di ostacolo al lavoro? → 4)Condizioni e percezioni differenze di genere → 5)Diritti e uscita dal lavoro precario  Contesto socio- economico+letteratura  Analisi dati Iem  Interviste testimoni privilegiati ( + schede Radio?)  Questionario  Interviste semi- strutturate  Analisi letteratura e politiche sociali anche in altri paesi

7 Differenze tra censimento e analisi campionaria?  C’è un solo metodo di scelta di un campione?

8 Tipi di campione: le difficoltà dell’indagine sociologica  Se faccio un sondaggio sul risultato di un referendum è relativamente facile stabilire come farlo statisticamente rappresentativo → estrazione casuale  Se faccio un questionario con domande a risposta multipla e so qualcosa della popolazione posso fare un campione ragionato rispettando le proporzioni per età

9 Differenze tra metodi di campionamento Per fare un campione ai fini di un’indagine serve conoscere qualcosa della popolazione  un campione ad estrazione casuale (serve un indirizzario di tutte le radio) →col calcolo delle probabilità stabilisco qual è l’ampiezza del campione con il quale la possibilità di errore è sotto il 5 o l’1%→ la rappresentatività statistica  Un campione ragionato abbassa la numerosità del campione rappresentativo (Se l’indagine Iem avesse fornito maggiori informazioni potevamo fare un campione per tipo di radio e/o numero di occupati)

10 una ricerca travagliata Le difficoltà di accesso derivano da almeno due fattori:  - micro imprese a struttura familiare  - piccole imprese che rifiutano un contatto perché utilizzano lavoro nero. E’ stato perciò impossibile seguire il percorso programmato ↓ contattare le radio con una lettera di presentazione. In tale lettera si richiedevano poche informazioni quantitative sulla radio e soprattutto la possibilità di poter fare interviste a chi nelle radio lavora.

11 Difficoltà e percorsi di ricerca alternativi Ha funzionato ben poco il percorso più lineare della ricerca del tipo A, B o C,  A → contatto per → scheda radio → persone da intervistare → 1 radio comunitaria  B → testimoni privilegiati sindacalisti → lavoratori (pochi iscritti anche alla Fnsi quanto più è precario il rapporto di lavoro) → qualche intervista.  C → testimoni privilegiati associazioni imprenditoriali → imprenditori → lavoratori Si è ricorsi al percorso D: passaparola e conoscenze personali  D → passaparola da lavoratore a lavoratore (e dalle nostre conoscenze personali)

12 Una ricerca di carattere esplorativo utilizza prevalentemente metodi qualitativi, in parte per scelta, in parte per la poca disponibilità di dati e per l’impossibilità di raccoglierli in maniera esaustiva ↓ Campionamento a valanga. Non si cerca un campione rappresentativo dell’universo radio private a Roma, ma in cui ci siano tutte le sue componenti ↓ Secondo Iem Corecom prevalgono le radio commerciali↓ Abbiamo però cercato chi lavora in tutti i tipi di radio

13 Cap.3 Radio per Tipologia nel 2007 (fonte: Iem Corecom) Provincia Roma ↓ LAZIO ↓ Commerciale82,9%77,6% Non commerciale 17.1%21,6% TOTALE (v.a) 100 (70) 100 (115)

14 Radio presso cui si sono svolte le interviste per tipologia

15 Piccole radio commerciali tiposportivatalk radio e musicaletalk radio e cronaca locale musicale impr/dirigente interv TU8TD14TU16TU19 dipendenti dichiarati per tipo e genere <5 (esclusi conduttori a partita Iva o collaborazione) 1 U tecnico 1 D amministrativa 2 U radioreporter 20, di cui 5 tempo indeterminato: 2 dirigenti/propr 1U e 1D 3 D amministrative 5 marketing (D<U) 10 animatori 14 di cui 1D dirigente(moglie) 2U tecnici 7 dj, conduttori (solo 2D) 1D giornalista + precari 5 tempo indeterminato collaboratori a Partita Iva donne/uominiuomini> donneDonne≈ Uominidonne< uominisolo uomini associazione a cui aderisce FrtAeranti CoralloRea anno nascita diffusioneRoma Frosinone e RomaRoma e provincia contenutisegue le squadre di calcio, Roma e Lazio intrattenimento musicale e parlato Radio giornale locale, musica e intrattenimento Revival: canzoni anni interviste a dipendenti Non ha volutoSi 5Si 1 a segretaria, No a precari solo questionari, di fatto mai arrivati

16 Nelle grandi radio non diminuiscono i precari

17 Conclusioni sulla struttura radio private a Roma  Eccessiva frammentazione produttiva  Prevalenza lavoro precario  Lavoro nero nelle commerciali  Volontario nelle comunitarie Le radio sembrano anticipare la deriva verso il lavoro gratuito Contrattato per l’Expo di Milano Diffuso nei lavori creativi Ma non solo (stage)

18 Le interviste e le situazioni lavorative, di Francesca Bergamante  4.1. Caratteristiche socio-demografiche delle intervistate e degli intervistati  4.2. Il cammino verso la radio  4.3. Contesto di lavoro: soddisfazione, contratti, retribuzione e tempi di lavoro  4.4. Percorso precario?  4.5. Il lavoro dopo la famiglia

19 Chi sono le/gli intervistati  U ≈ D per scelta del campione  Relativamente giovani anni 61,5%  D + istruite ↘ Retribuiti con meno di 1000 euro  Con contratti, orari, qualifiche differenziati  Vivono da soli e solo ¼ ha figli

20 Prevalgono le persone fino a 34 anni, ma i 45-62enni sono per¾ U

21 L’età più alta degli uomini permette lori di avere contratti più stabili da giornalista → tab. 8 Ma ci sono differenze (scelte?) tra professioni “maschili” e “femminili” simili a quelle della ricerca presso radio Rai

22 Tab. 8 – Professione per genere

23 situazioni lavorative frammentate

24 Oltre la metà guadagna meno di 1000 euro

25 Tab. 10 – Ore lavorate per tipologia contrattuale (% col) Ore lavorate Collaborazi one Stage/ volontariato Tempo determinat o Tempo indetermin ato Totale Non risponde5,9%12,5%16,7%5,9%7,7% Meno di 20 h settimanali 11,8%50,0%0,0%11,8%17,3% Tra le 20 e le 30 h settimanali 47,1%25,0%50,0%17,6%32,7% Tra le 30 e le 40 h settimanali 23,5%12,5%33,3%52,9%32,7% Oltre le 40 h settimanali 11,8%0,0% 11,8%9,6% Totale100,0%

26 Tab. 13 – Classi d’età per anni di precariato (% riga)

27 Percorso precario?  Struttura organizzativa del lavoro piuttosto articolata (amministrativo, tecnico,redazionale, animazione, dJ etc) e numerose tipologie di lavoro (tipico/ atipico, professionale e non)  Per molti/e (specie per chi lavora da + di 10 anni) si può parlare, più che di carriera, di percorso precario → anni passati dal primo lavoro all’attuale, lavori svolti prima dell’attuale nella stessa radio o altrove

28 Intrecci vita lavoro  Il lavoro precario è di ostacolo alla formazione di una nuova famiglia, + per gli U che per le D.  Sia U che D non ha figli (73% )  Le D, che più facilmente si ritirano dal lavoro quando fanno figli, sono anche qui più che gli U con un solo figlio

29 Metà degli U vive da solo, ¼ con la famiglia d’origine- le D + conviventi

30 Conclusioni provvisorie intrecci vita lavoro Al di là dell’ovvia constatazione che il lavoro precario è di ostacolo alla formazione di una famiglia  Rimangono differenze di genere: i figli sono di ostacolo al lavoro solo per le donne  Ciò emerge più chiaramente dalle interviste semi-strutturate, da cui abbiamo potuto cogliere meglio anche i motivi della scelta e il significato dato al lavoro e il percorso precario

31 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 26 novembre 2014 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Ultima lezione 2 dicembre 2014 Esonero: Aula Blu1, MART 9 dicembre ORE  Stanza B12 Via Salaria113, tel.: ricevimento mercoledì

32 Contraddizioni tra passione per il lavoro e insicurezza di R. Cavarra

33 Una generazione molto esposta ai mass media  L’idea di fare un particolare tipo di giornalista (sportivo, reporter di guerra), o l’animatore di programmi viene dall’aver visto o sentito chi fa tale lavoro fin da adolescenti  Di qui anche la soddisfazione per la qualità del lavoro, meno per la retribuzione

34 il modo in cui si entra in radio  È simile a quello di altri lavori precari nel privato: reticoli sociali e le conoscenze anche occasionali, gli stage o altre esperienze formative sul campo come il Servizio Civile, capacità di attivazione, che comprende l’accettazione del lavoro gratuito:  un percorso tipo comporta formazione sul campo (stage, corso o esperienze occasionali semi gratuite), lavori in piccole radio (che possono durare qualche mese, ma anche qualche anno) e poi passaggio a radio più grandi, il tutto spesso intrecciato con lavoretti in altri settori NB Il percorso che emerge dalle interviste qualitative è più complesso di quello che appare dalle risposte al questionario di autocompilazione

35 2 visioni divergenti del lavoro flessibile ↓↓  Il lavoro atipico si afferma perché il mondo produttivo è sempre più globalizzato e competitivo  Il lavoro flessibile è un lavoro creativo che permette di emanciparsi dalla costrizione del lavoro subalterno

36 2 visioni divergenti del lavoro flessibile ↓↓  Il lavoro atipico si afferma perché il mondo produttivo è sempre più globalizzato e competitivo  Il lavoro flessibile è un lavoro creativo che permette di emanciparsi dalla costrizione del lavoro subalterno

37 2 visioni divergenti del lavoro flessibile o che possono convivere? ↓  Il lavoro atipico si afferma perché il mondo produttivo è sempre più globalizzato e competitivo ↓ sembra oggettiva ↘ MA SONO ENTRAMBE  Il lavoro flessibile è un lavoro creativo che permette di emanciparsi dalla costrizione del lavoro subalterno ↓ sembra soggettiva ↙ OPINIONI DEI SOGGETTI CHE PRODUCONO SODDISFAZIONE O INSODDISFAZIONE

38 Le/gli intervistati sono soddisfattiinsoddisfatti Della qualità del lavoro Dei rapporti coi colleghi ↘  Adattamento  Si fanno più lavori(per il reddito, ma anche per contrastare l’insicurezza) oRetribuzione oPaura di perdere il lavoro oAutonomia lavorativa limitata ↙

39 Tra enfatizzazione delle aspet- tative e delusione della realtà  Oltre ad essere cambiato il mercato del lavoro, sono cambiati i soggetti, che vivono in una cultura che guarda + che al futuro di un passaggio alla vita adulta, al presente dell’auto- realizzazione → il mondo del lavoro non sempre lo permette → ci si adatta, esprimendo delusione per il sindacato, l’Fnsi che non tutela

40

41 Intervistat* per tipo prevalente di :

42 Segue intervistat* per tipo prevalente di lavoro contratto carriera reddito radio TOT

43 Dalla tabella emerge che:  lavoro redazionale di tipo giornalistico è il + diffuso, ma anche il + diversificato per reddito, contratto e tipo di radio: da direttore responsabile al redattore volontario  I lavori tecnici e amministrativi e di marketing sono forse meno creativi ma più frequentemente a tempo indeterminato perchè cruciali  Quello di animazione e conduzione è poco retribuito

44 Fig. 1 – Intrecci e sovrapposizioni tra lavori in radio

45 Significato della figura  sovrapposizione di più lavori arriva nelle piccole radio a persone che dichiarano di fare un po’ di tutto (dalla lettura delle notizie all’animazione e alla parte tecnico- amministrativa -incluso marketing) → “cerchio artigianato” nella fig 1 che intercetta i 4 principali tipi di lavoro:  redazione,  animazione,  amministrazione  tecnico  lavoro di conduttore è una via di mezzo tra quello redazionale e quello di programmista, autore e animatore.

46 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 2 dicembre 2014 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Ultima lezione 2 dicembre 2014 Esonero: Aula Blu1, MART 9 dicembre ORE  Stanza B12 Via Salaria113, tel.: ricevimento mercoledì

47 6. Lavoro e famiglia: difficoltà e differenze di genere  6.1. Segregazione occupazionale e lavoro precario accentuano le difficoltà femminili  6.2. Valutazioni ed esperienze sulle differenze di genere  Le opinioni delle e dei testimoni privilegiati  Le opinioni di chi lavora nelle radio  6.3. Come il lavoro limita la famiglia

48 Differenze di GENERE: dove e come cercarle?  in particolare nell’accesso e nella carriera  caratterizzazione di genere dei lavori → ci sono ancora come a radio Rai?  La trasformazione dei comportamenti e opinioni degli uomini in ambito familiare va di pari passo con l’ eventuale attenuazione delle discriminazioni nella carriera?  Saranno utili tutti gli strumenti della ricerca: ma soprattutto questionari e interviste semi strutturate ai lavoratori/trici

49  Segregazione verticale: tra i testimoni privilegiati dirigenti/imprenditori/ presidenti prevalentemente uomini: le poche donne dichiarano difficoltà personali e di conciliazione  segregazione orizzontale di alcuni mestieri: lavoro di tecnico che continua a rimanere maschile, almeno quanto il lavoro amministrativo femminile (attenuata dalla necessità di ricoprire più mansioni).  Viceversa la figura dell’animatore/ conduttore, diversa da quella della programmista regista Rai, non è tipicamente “femminile” e anche il lavoro di giornalista non è caratterizzato per genere  In conclusione situazione in trasformazione in cui sia i che le giovani sono presenti nei principali mestieri radiofonici, quello di giornalista e di animatore/ creatore di programmi

50 Differenze di genere: opinioni  le opinioni sono piuttosto articolate e chiaramente influenzate, oltre che dal genere, dall’età:  le e i più giovani che spesso vivono ancora nella famiglia d’origine o da soli/e vedono meno il problema.  Ci sono donne che negano discriminazioni o differenze e donne che valorizzano le differenze.  Ci sono uomini che notano discriminazioni e uomini che rovesciano il problema dicendo che le donne sono facilitate dal loro carattere più forte o peggio perché possono arrivare a prostituirsi per farsi assumere.

51 2 esempi contrapposti di opinioni maschili Il complessato ...perché le donne sono forse più portate al lavoro giornalistico, più puntuali e precise, forse per il retaggio di discriminazione si impegnano di più. Ho sempre avuto un complesso di inferiorità nei riguardi delle donne della mia età (U17 redattore radio comunitaria, 30 anni) e chi denuncia un ingiustizia  Nella sua radio, in particolare, le donne sono state facilitate?  No, non sono state facilitate., ma ce n’erano. La maggior parte erano donne. Eravamo due tre maschi, pochissimi Chi ha la raccomandazione più grossa vince. È così. O sei donna.  Ma sei donna, nel senso se ti prostituisci?  Esattamente! Le dico chiaramente come stanno le cose! (U40 ex-redattore 30 anni)

52 se il lavoro è troppo assorbente, il tempo libero praticamente inesistente, non si è in grado di avere una propria vita sentimentale e se ne sente la mancanza: “La dimensione umana non è totale se non hai una giusta soddisfazione sentimentale. È inutile girarci intorno. Quindi, per esempio, io ancora non ce l’ho. Quindi su questo io sono stato tanto fortunato nel lavoro ma non, per il momento, nell’ambito privato” (TU20 caporedattore radio commerciale)

53 Differenze di GENERE in conclusione  Sono emerse lievi nell’accesso (più che altro diversa socializzazione ai media) poche nel percorso precario, difficile per tutti/e  caratterizzazione di genere dei lavori → attenuata nelle piccole radio dalla scarsa differenziazione delle mansioni  attenuazione delle discriminazioni nel lavoro non va di pari passo con la trasformazione dei comportamenti e opinioni degli uomini in ambito familiare  a 40 anni dal femminismo, caduti gli ostacoli legislativi e culturali all’accesso al mercato del lavoro, la parità non è stata raggiunta

54 Differenze di GENERE che fare?  → il lavoro va ripensato per tutti/e  Sottosopra (2009) propone di ispirarsi all’arte della manutenzione dell’esistenza, matrice del futuro non archeologia domestica → la crisi, che colpisce le e i più deboli come i precari, può far rimettere in discussione un modo di lavorare (negli anni ’90 si pensava che un possibile uscita dalle difficoltà fosse “lavorare meno per lavorare tutti”) Altre proposte:  congedi parentali riservati in parte al padre  estensione del part time per creare + posti di lavoro durante la crisi

55 7. Diritti e politiche di uscita dal lavoro precario, di Alessandra Fasano  7.1. L’iter per diventare giornalista  7.2. Le tutele dei giornalisti  La condizione dei giornalisti con contratto a tempo indeterminato  La condizione dei giornalisti autonomi  7.3. I diritti frammentati dei lavoratori della comunicazione radiofonica  7.4. Le strategie di uscita dal precariato  7.5. Le tutele dei giornalisti a livello europeo

56 Ambiguità del professionismo  strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e? - in particolare La professione di giornalista come si sta modificando? Da un’analisi storica sulla professione di giornalista ((Malatesta1996 e 2006) emerge che è stata inizialmente rifugio per i figli delle classi alte incapaci di prendersi una laurea e poi ha guadagnato di status grazie all’intreccio con la politica, dimostrato dalla crescita di parlamentari giornalisti Situazione attuale di profonda divaricazione tra generazioni

57 Diversificazione della professione dal punto di vista contrattuale 1)contratto nazionale di lavoro → il sindacato unico Fnsi ogni 4 anni[1] firma un contratto nazionale di lavoro con la sua controparte, la Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) ↓[1] In questo contratto sono compresi altri 2 contratti per le emittenti radio televisive locali e per gli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni 2) contratto Aeranti-corallo → è un tipo di contratto “più economico” firmato con la Fnsi, specifico per le imprese radiofoniche e televisive locali, che prevede la tutela previdenziale tramite un istituto autonomo, la cassa mutua, la garanzia degli scatti di anzianità e le maggiorazioni economiche in caso di ore di lavoro straordinario o notturno [1][1] Dopo un periodo di stallo dal 2005, il 26 marzo 2009 è stato firmato il nuovo contratto che ha validità 1 aprile 2009/31 marzo 2013.

58 Alte tutele dei giornalisti con contratto a tempo indeterminato:  Ordine dei Giornalisti (ordine professionale)  Casagit (assistenza sanitaria integrativa)  Inpgi (ente di previdenza)  Associazioni sindacali di categoria: Fnsi, Usigrai, Usgf (Freelance)  Comitato Pari opportunità  Osservatorio sopruso: monitoraggio e lotta al mobbing

59 Basse tutele dei giornalisti con contratti atipici  Ordine dei Giornalisti pubblicisti  Casagit 2(assistenza sanitaria integrativa)  Inpgi 2 (ente di previdenza)  Associazioni sindacali di categoria: Fnsi, Usigrai, Usgf (Freelance)  Comitato Pari opportunità  Osservatorio sopruso: monitoraggio e lotta al mobbing

60 Le difficoltà del freelance italiano e le migliori condizioni nel centro- nord Europa  Scarse retribuzioni e pagamenti ritardati in Italia, Spagna e Grecia  Migliori retribuzioni e condizioni previdenziali in Francia  Più tutela del diritto d’autore in Gran Bretagna  Minori problemi nei paesi scandinavi dove lo stato sociale offre RMG o RMI e indennità di maternità a tutti

61 Diritti frammentati  Basse tutele dei precari  Scarse garanzie per i lavoratori autonomi (spesso tali per costrizione)  Scarso rispetto delle regole (ad es. pagamenti dilazionati)  Il percorso d’inserimento nella professione di giornalista è difficoltoso

62 Il percorso tipo di un aspirante giornalista prevede:  1) la frequenza di scuole di giornalismo riconosciute o che vengano svolti dei periodi di formazione (il praticantato di almeno diciotto mesi o la “praticaccia”) per effettuare l’esame per diventare professionisti e iscriversi all’albo dei giornalisti.  2) A questo periodo di formazione, solitamente, fa seguito una fase successiva di lavoro precario.  3) Una volta superata questa fase, è possibile che si verifichi o l’accesso al contratto a tempo indeterminato o l’accesso ad altre forme di lavoro precario o lavoro autonomo

63 Le differenze nel lavoro precario precariato “di serie A”: contratto a tempo determinato precariato “di serie B”: figure semi- precarie di vecchio tipo, ma in trasformazione (i pubblicisti) precariato “di serie C di nuovo tipo: lavoratori para subordinati, a collaborazione temporanea lavoro autonomo o free-lancers

64 Le strategie di uscita dal precariato precariato “di serie A”: assunzione con contratto a tempo determinato, in attesa di stabilizzazione. precariato “di serie B o C”: : intraprendere la libera professione I collaboratori sono:  collaborazione coordinata e continuativa,  lettere di incarico riconducibili a co.co.co.,  cessione del diritto di autore, prestazione in regime di Partita Iva,  prestazioni occasionali basate su accordi verbali o sulla accettazione di un tariffario proposto dall’azienda. Tutte queste figure hanno in comune il versamento della contribuzione al 12% da parte del lavoratore 2.identificare la propria figura professionale con quella del radio-reporter

65 Tentativi di tutela dei giornalisti autonomi e paradossi  Casagit 2 (cassa mutua complementare al servizio sanitario nazionale, che prevede un versamento per scaglioni a partire da un minimo)  Inpgi2 (istituita con decreto legge nel 1996 che offre un piano pensionistico e indennità di maternità)  Usgf (Unione Sindacale Giornalisti Freelance, nata il 19 giugno 2009)  Comitato Pari Opportunità (il CPO protegge la categoria dei giornalisti, freelance o no)  Osservatorio Anti sopruso (che ha funzione di monitoraggio e di lotta al mobbing della professione giornalistica). Il paradosso dei radio reporter Non basta essere a tempo indeterminato, perché i privilegi professionali del giornalista non si ottengono se si è radioreporter

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67 forte presenza di piccola impresa  imprenditori sono in genere coinvolti nel lavoro, per lo più come conduttori, oltre che come dirigenti In conclusione  Frammentazione per presenza di micro imprese, ma anche di più associazioni datoriali → contratti diversificati soprattutto per i giornalisti  Problema del lavoro nero nelle radio commer- ciali e gratuito in quelle non commerciali → problema di insicurezza nel lavoro.  Problema di basse retribuzioni per tutti che derivano anche da ↓ carenza di finanziamenti per tutte le radio, ma specie per quelle comunitarie che tendono ad essere ulteriormente tagliati, col rischio di chiusura anche di radio che svolgono un servizio di informazione locale di buona qualità

68 conclusioni  Pesa su questa valutazione, comune anche agli imprenditori e a gran parte dei dirigenti, il fatto che nelle radio non c’è grande conflittualità, dato che il fascino di lavorare in radio fa accettare a molti lavoratori/trici la precarietà e persino una prima fase di lavoro nero.

69 A.La centralità del lavoro nella vita dei soggetti B.il fascino del lavoro nella comunicazione nella società della conoscenza C.precariato più subito che lavoro autonomo scelto D.radio mezzo di comunicazione ancora attuale E.il genere è ancora una variabile discriminante? F.ambiguità del professionismo: strumento di divisione generazionale anche tra giornalisti, G.giornalisti ormai non molto più tutelati di chi fa altri lavori H.l’inclusione nel lavoro tipico è lontana, ma gli effetti sono più gravi di altri paesi che hanno regimi di flexicurity

70 Conclusioni generali  Il mondo della radiofonia è uno spaccato del mondo della piccola impresa e di un mercato del lavoro troppo frammentato  Al di là di rimedi specifici, come una migliore tutela del vero lavoro autonomo, i rimedi sono comuni al resto del mondo del lavoro  Ad es. si potrebbe inserire un reddito di base di inserimento- RMI o di cittadinanza.  “Come minimo”Un reddito di base per la piena occupazione