Cefalee.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
EMIPLEGIA ALTERNANTE (E A)
Advertisements

EPILESSIA Il termine "epilessia", che deriva dal greco "epilambanein" (essere sopraffatti, essere colti di sorpresa), sta ad indicare una modalità di reazione.
Diagnosi differenziale
S.C. di Neuropsichiatria Infantile
UNA BAMBINA CON DOLORE ADDOMINALE
Istituto G. Gaslini (Genova)
UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO Agrate Brianza
Galileo.
L’epilessia è una affezione frequente
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
DOtt.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
Dott.ssa Elisabetta Muccioli
DOLORE TORACICO in età pediatrica
Rosa Maria Gaudio Università degli Studi di Ferrara.
Il Trapianto Cardiaco Dott. Joseph Marmo.
Cefalea emicranica sintomatica Presentazione di un caso clinico
CASO CLINICO SESSIONE I
CASO CLINICO SESSIONE I
LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO
FORMAZIONE E L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA GENERALE
Dott.ssa Luciana Tramacere Dott. Gianni Fonti
UNA CEFALEA CRONICIZZATA
CASO CLINICO NON SOLO EMICRANIA
Classificazione e Clinica
SINTOMI NEUROLOGICI FOCALI
CASO CLINICO UNA CEFALEA FEMMINILE
UNA CEFALEA CRONICIZZATA
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Cefalee.
RENDE – CS , 26\10\2013 Alcmeone Project Ruolo centrale clinico del MMG nella gestione delle cefalee primarie Franco Corasaniti,MMG.
Definizione di DISPEPSIA
COOP.I.MED. Algoritmo Emicrania CENTRO CEFALEE INTRODUZIONE
DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE NEL PAZIENTE CEFALALGICO
Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico
Gli scenari clinici del “HEADACHE PILOT STUDY”
Cefalea Sintomo o Malattia ?.
TERAPIA DELL’ EMICRANIA
I sintomi della depressione fra mente e corpo
LE RIACUTIZZAZIONI ASMATICHE
TRAUMI CRANICI INCIDENZA
DATI EPIDEMIOLOGICI RELATIVI ALLA POPOLAZIONE ITALIANA
M. Ferrara, A. Papa, M.T. Di Dato, P. Buonavolontà, A. Corcione
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
Urgenze ed Emergenze Neurologiche
Jalal Nazih ed Ivan Rizzato
Cenni di epidemiologia
Epilessia a scuola.
Altre Patologie Mediche
LO SHOCK OBIETTIVI Definire il significato di shock;
LA SCLEROSI MULTIPLA (S.M)
IL BAMBINO CON PERDITA DI COSCIENZA
ASMA.
Centro Cefalee - U.O. Neurologia
Bambina di 7 a. e 4/12. Allattamento misto fino a 11 mesi; svezzamento con glutine a 2 mesi. Dai 6 mesi frequenti episodi di infezioni delle alte vie respiratorie.
Cefalea.
La dimensione del problema
AD HOC COMMITTEE ON CLASSIFICATION OF HEADACHE (1962)
Autismo infantile e psicosi precoci
Quando il Pediatra deve inviare il bambino dal reumatologo
manifestazioni parossistiche
Il dolore come strumento diagnostico. Bandierine rosse: dolore osteo articolare 1. Dolore “osseo” più che articolare 2. Dolore notturno 3. Tumefazione.
CEFALEA dolore che interessa il capo ed il volto (algie facciali)
TERAPIA FARMACOLOGICA DELL’EMICRANIA
Epilessia, assunzione di farmaci e difficoltà di apprendimento
ANATOMIA E FISIOLOGIA della CIRCOLAZIONE CEREBRALE.
Docente prof. Fabio Massimo Corsi
LA CEFALEA è un sintomo non una diagnosi è un problema molto diffuso,
Transcript della presentazione:

Cefalee

Epidemiologia Uno dei motivi più frequenti di visita neurologica Fra i 6 e i 12 anni, interessano 30-40% della popolazione Fino a 65-70% in adolescenza!

Classificazione Criteri ICDH 2 (2004) Cefalee primarie Emicrania Cefalea tensiva Cefalea a grappolo Altre cefalee primarie

Classificazione Criteri ICDH 2 (2004) Cefalee secondarie a trauma cranico/del collo a disordine vascolare cervicale o intracranico a patologia endocranica non vascolare da assunzione o sospensione di sostanze esogene ad infezioni non croniche cefalea o dolori facciali associati a patologie del cranio, collo, occhi, orecchie, naso e seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche psichiatriche

Cefalea tensiva Episodi infrequenti di cefalea della durata di minuti a giorni. Il dolore è tipicamente bilaterale, costrittivo o gravativo, di intensità lieve a moderata, non viene aggravato dall’attività fisica di routine. Non si associa a nausea ma la fono e fotofobia possono essere presenti. Con o senza tensione pericranica associata Episodica infrequente, episodica frequente, cronica

Emicrania EMICRANIA SENZA AURA: Cefalea ricorrente con attacchi di durata 4-72 ore. Caratteristiche tipiche sono: localizzazione unilaterale, qualità pulsante, intensità moderata a severa, aggravata dall’attività fisica di routine, con associazione di nausea e/o fono- e fotofobia EMICRANIA CON AURA: Disordine ricorrente che si manifestano in attacchi di sintomi neurologici focali e reversibili che generalmente si sviluppano in 5-20 minuti e durano meno di 60 min. Generalmente la cefalea con le caratteristiche dell’emicrania senza aura segue tali sintomi. Meno comunemente la cefalea non ha caratteristiche emicraniche o è del tutto assente.

Emicrania: ipotesi patogenetiche Vascolare Neurale Trigemino-vascolare Ruolo della serotonina

Sindromi periodiche Vomito ciclico: Attacchi ricorrenti episodici, generalmente stereotipati nel singolo paziente, di vomito e nausea intensa. Gli attacchi si associano a pallore e letargia. Vi è completa risoluzione tra gli attacchi.

Sindromi periodiche Dolori addominali ricorrenti: Disordine idiopatico ricorrente prevalentemente pediatrico e caratterizzato da dolore addominale che si manifesta in attacchi della durata di 1-72 ore con risoluzione tra gli attacchi. Il dolore è di intensità moderata a severa e associato a sintomi vasomotori, nausea e vomito.

Sindromi periodiche Vertigine parossistica benigna dell’infanzia: Questo disordine probabilmente eterogeneo è caratterizzato da attacchi brevi, ricorrenti ed episodici di vertigine che si manifestano senza preavviso e che si risolvono spontaneamente in bambini altrimenti sani.

Sindromi periodiche Torcicollo parossistico: Episodi ricorrenti di inclinazione della testa da un lato, con possibile leggera rotazione, con remissione spontanea. Tale condizione si manifesta in lattanti e bambini piccoli, ad esordio < 1 aa. Può evolvere in vertigini parossistiche benigne dell’infanzia, emicrania con aura, o cessare senza successivi sintomi.

FATTORI DI RISCHIO PER CEFALEE SECONDARIE Anamnesi familiare positiva per: Aneurismi del circolo cerebrale e/o MAV Ictus o TIA (in particolare le forme giovanili) Malattie ematologiche (difetti coagulazione, etc) Intolleranze/allergie Anamnesi personale positiva per: Disturbi ORL (sinusopatie, adenoidopatie, dismorfismi del naso e dei seni, etc.) Disturbi odontoiatrici (malocclusione, alterazione dell’ATM, etc.).

FATTORI DI RISCHIO PER CEFALEE PERICOLOSE Insorgenza recente, improvvisa e violenta Peggioramento in breve tempo Cambiamento del normale pattern cefalalgico Risvegli notturni causati dalla cefalea Associazione con vomito a getto, malessere generale e febbre Cefalea unilaterale fissa Insorgenza dopo sforzi fisici Età  3 anni

Un problema non da poco….

Emicrania/epilessia occipitale Emicrania con aura Cefalea La crisi può consistere in sintomi visivi ed essere seguita da cefalea post-ictale Segue l’aura visiva Nausea e vomito Presenti durante la fase critica Presenti durante la fase emicranica Sintomi visivi Crisi: Positivi: allucinazioni visive semplici e complesse, scotomi Negativi: cecità transitoria Dolore oculare Aura emicranica: Positivi: luci scintillanti, punti, linee Altri sintomi associati Pallore, sudorazione Sensoriali: parestesie,intorpidimento Anamnesi Positiva per cefalee e/o epilessia Positiva per cefalee EEG critico ed intercritico Critico: Sequenze di P e PO si susseguono in modo ritmico o pseudoritmico ad origine occipito-temporale che possono generalizzare. Intercritico:foci bilaterali occipito-temporali alla chiusura degli occhi Critico: raramente registrabile, si può riscontrare rallentamento dell’attività ritmica di fondo Intercritico: possibili sporadici elementi focali

Emicrania/epilessia Importanza dell’EEG: diagnosi differenziale tra le cefalee con caratteristiche di emicrania ed epilessia parziale occipitale

Diagnosi di cefalea primaria secondo ICDH 2 PEDIATRA CURANTE Flow-chart PRIMA VISITA NPI: ANAMNESI ESAME OBIETTIVO NEUROLOGICO ELEMENTI POSITIVI PER CEFALEE PERICOLOSE ESAME OBIETTIVO GENERALE (PA, FC) Visita oculistica+FOO Esami emato-biochimici, RAST alimenti/inalanti, ab anti-transglutaminasi, TSH, T4. Rx cranio per seni paranasali Vis. odontoiatrica-ortodontica NEGATIVI ESAMI EMATO-BIOCHIMICI ESAME LIQUOR FOO TC e/o RM NON ALTERATI EEG Sintomo persistente ALTERATI NEGATIVI Valutazione/ presa in carico psicologica POSITIVI Gestione specialistica Diagnosi di cefalea primaria secondo ICDH 2 Gestione affidata al medico curante o allo specialista di competenza RISOLUZIONE DELLA SINTOMATOLOGIA IMPOSTAZIONE DELLA TERAPIA A SECONDA DEL TIPO DI DIAGNOSI, FREQUENZA, DURATA ED INTENSITA’ DEGLI ATTACCHI: -TERAPIA FARMACOLOGICA DELL’ATTACCO (SINTOMATICA) -TERAPIA FARMACOLOGICA DI PROFILASSI + SINTOMATICA -TERAPIA NON FARMACOLOGICA FOLLOW-UP E/O RIVALUTAZIONE

Terapia Dell’attacco Profilassi

Terapia dell’attacco FANS Antiemetici Triptani

Terapia dell’attacco: FANS Paracetamolo:10-15mg/kg per os, sublinguale, rettale Ibuprofene,Ketoprofene…. ASA?, Nimesulide?

Terapia dell’attacco: antiemetici Antagonisti della dopamina: effetto antiemetico ed effetto sedativo Effetti avversi: sedazione, segni extrapiramidali,distonie, discinesie tardive, ipotensione ortostatica N.B.: utili come adiuvanti

Terapia dell’attacco: Triptani Agonisti sui recettori 5-HT1B/1D: inibizione della depolarizzazione delle fibre sensitive trigeminali, del rilascio di neuropeptidi vasoattivi e della vasocostrizione Efficacia sia sul dolore che sui sintomi associati. Sumatriptan : 10 mg in spray nasale: 1 puff in 1 narice. > 12 aa

Profilassi Quali pazienti? Pazienti con diagnosi di cefalea primaria Quando? Con attacchi > 4/al mese,durata > 4 ore, di intensità medio-grave, insoddisfacente effetto della terapia sintomatica Perché? Per ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi, ridurre il grado di disabilità e migliorare la qualità di vita, evitare l’eccessivo uso di farmaci sintomatici

Profilassi 5 idrossitriptofano: 5mg/kg/die in 2 somministrazioni ( max 200 mg) Levotriptofano+Mg+niacina: 2 bustine o 2 cpr la sera (max 350mg) Vitamine B2, B6, B12 Mg

Profilassi Calcio-antagonisti Beta-bloccanti Antistaminici Antiepilettici

Profilassi: Calcio-antagonisti Azione vasodilatatoria e sui vari sistemi neurotrasmettitoriali Effetti avversi: sonnolenza, aumento ponderale Controindicazioni: cardiopatie aritmiche, obesità, insufficienza epatica, disturbi piramidali. Flunarizina : 5 mg/die,unica somministrazione serale

Profilassi: Beta-bloccanti Meccanismo d’azione antiemicranico tuttora sconosciuto Effetti avversi: bradicardia,ipotensione,aumento dell’appetito,disturbi del sonno, disturbi della memoria,depressione Controindicazione: asma bronchiale,blocco A-V,insufficienza cardiaca,diabete,vasculopatie periferiche,depressione Propanololo:1-3mg/kg/die in due-tre somministrazioni,titolato e sospeso gradualmente e con monitoraggio PA e FC

Profilassi: anti-istaminici Ciproeptadina: considerato antagonista serotoninergico con azione anti-istaminica. Successivamente ne è stata evidenziata anche l’azione calcio antagonista 0,25mg/kg/die in unica somministrazione serale Effetti avversi: sonnolenza,vertigini,aumento di peso Controindicazioni: glaucoma, ulcera peptica

Profilassi: anti-epilettici Acido valproico Carbamazepina* Topiramato Lamotrigina° Gabapentin* Tiagabina Levetiracetam * Soprattutto usati nelle nevralgie; ° Efficace sull’aura emicranica ma non sul dolore.

Grazie per l’attenzione