L’allenatore come educatore Prof. Emanuele isidori Università di Roma “Foro Italico”
L’allenatore/tecnico è sempre un formatore Non a caso la parola allenatore è un calco dell’inglese “trainer”, legato con i concetti pedagogici di accompagnamento, sforzo, abitudine, comunicazione, metodo, obiettivo, motivazione, progettazione/programmazione, individualizzazione, gradualità…
Le funzioni dell’allenatore per gli atleti di tutte le età e di tutti i livelli: Amico Organizzatore Comunicatore Motivatore Tecnico Esperto di tattica Una persona che sviluppa qualità fisiche e talenti Gestore Manager Stratega
L’allenatore è un educatore perché: trasmette in modo esplicito o implicito, attraverso i suoi atteggiamenti e comportamenti, una serie di valori ai suoi atleti dirige e gestisce un gruppo umano con caratteristiche concrete e in un quadro determinato in cui le relazioni interpersonali sono fondamentali
“Complessità” dell’allenare L’allenamento è sempre una “interazione educativa” che implica intenzionalità e responsabilità tra persone portatrici di valori reciproci (concetto base della “Pedagogia dell’allenamento”)
Quando è, allora, che l’allenatore trasmette “disvalori” sportivi Quando è, allora, che l’allenatore trasmette “disvalori” sportivi? Qualche esempio….. Antepone lo sportivo alla persona Giocano i più forti Carattere antidemocratico dell’interazione I talenti hanno più diritti che doveri e possono non rispettare le regole I più forti non imparano a guadagnarsi il posto in squadra Esasperazione del lavoro tecnico-atletico Esasperazione del lavoro tattico strategico In caso di mancata vittoria si cerca il capro espiatorio In nome della vittoria si educa ad essere furbi, sleali, disonesti Tutto è lecito, “il fine giustifica i mezzi”
Conclusioni Necessità per gli allenatori ed i tecnici: di una formazione pedagogica (psico e socio) per sviluppare le varie competenze e le doti umane richieste di una metodologia di formazione permanente sui valori educativi dello sport che permetta lo sviluppo di un atteggiamento critico di una politica formativa e di promozione dello sport che superi le contraddizioni e i paradossi dell’attuale sistema italiano (i “valori” dello sport restano solo sulla carta…i primi a non trasmetterli sono le stesse Federazioni sportive)