Amedeo Avogadro. Adotta uno scienziato Università Campus Bio-Medico I Anno SANU Ilaria Toti.

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Transcript della presentazione:

Adotta uno scienziato Università Campus Bio-Medico I Anno SANU Ilaria Toti

Amedeo Avogadro

Obiettivo Con questa breve presentazione,cercherò di spiegarvi il ruolo di questo scienziato in ambito chimico-fisico,l’importanza delle sue scoperte e il loro risultato.

Vita Nacque in un'antica famiglia nobile piemontese da Anna Vercellone di Biella e da Filippo Avogadro, conte di Quaregna e di Cerreto, il quale fu senatore del Regno di Sardegna e alto magistrato. Amedeo fu un brillante studente; si laureò molto giovane in diritto canonico e iniziò a praticare. Comunque, poco dopo si dedicò allo studio della fisica e della matematica, le sue scienze preferite, e nel 1809 cominciò a insegnarle al collegio di Vercelli. Durante la sua permanenza a Vercelli scrisse una memoria nella quale formulò un'ipotesi che viene oggi chiamata Legge di Avogadro: « volumi uguali di gas, alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole » Con sospetto entusiasmo, prese parte ai movimenti politici rivoluzionari del 1821,cosicché due anni dopo venne rimosso dalla sua posizione. Quando la sua cattedra di Fisica Sublime all'Università di Torino fu ripristinata nel 1832 venne infatti affidata al celebre Cauchy, che la abbandonò circa un anno dopo. L'insegnamento fu così nuovamente assegnato ad Avogadro, il quale lo tenne fino al 1850. Comunque, con il tempo il suo isolamento politico venne gradualmente ridotto, in quanto le idee rivoluzionarie ricevevano una crescente attenzione da parte di casa Savoia, fino a quando nel 1848 Carlo Alberto emise una costituzione moderna. Ben prima di ciò, a seguito della crescente attenzione per i suoi lavori, Avogadro venne richiamato all'Università di Torino, dove insegnò per altri venti anni. Morì nel 1856 e venne sepolto nel cimitero di Quaregna in provincia di Biella.

Significato fisico del numero di Avogadro Il numero di Avogadro Il numero di Avogadro, chiamato così in onore di Amedeo Avogadro e denotato dal simbolo o , è il numero di particelle contenute in una mole. Tale numero di particelle è pari a circa 6,022·1023. Viene formalmente definito come il numero di atomi di carbonio isotopo 12 presenti in 0,012 kg di tale sostanza. Significato fisico del numero di Avogadro Anche se definito con riferimento al carbonio-12, il numero di Avogadro si applica a qualsiasi sostanza. Corrisponde al numero di atomi o molecole necessario a formare una massa pari numericamente al peso atomico o al peso molecolare in grammi rispettivamente della sostanza. Ad esempio, il peso atomico del ferro è 55,847, quindi un numero di Avogadro di atomi di ferro ha una massa di 55,847 g. Viceversa, 55,847 g di ferro, contengono un numero di Avogadro di atomi di ferro. Quindi il numero di Avogadro corrisponde anche al fattore di conversione tra grammi (g) e unità di massa atomica (u): Poiché l'unità di massa atomica viene definita facendo riferimento alla massa del carbonio-12 anche la definizione di numero di Avogadro si riferisce a questo isotopo. L'altra unità di misura che appare nella definizione, cioè il kg, è arbitraria e viene definita con una massa campione che si trova a Sèvres. Di conseguenza, essendo un fattore di conversione tra due unità di misura omogenee, NA è completamente arbitrario e non viene considerato una costante fondamentale. Per la sua importanza e diffusione viene comunque tabulato in ogni tabella di costanti fisiche.

Valore numerico Al momento non è tecnologicamente possibile contare il numero esatto di atomi in 0,012 kg di carbonio-12, quindi il valore preciso del numero di Avogadro è sconosciuto. A scopo di semplificazione, il numero di Avogadro viene spesso approssimato a: che è sufficientemente accurato per la maggior parte delle applicazioni.

Conclusioni La comunità scientifica non riservò grande attenzione alle sue teorie, quindi l'ipotesi di Avogadro non fu accettata immediatamente dopo l'annuncio. Ampère fu in grado, tre anni dopo, di ottenere lo stesso risultato, con un altro metodo, ma lo stesso sguardo indifferente fu dato anche alle sue teorie. Solamente con gli studi di Gerhardt, Laurent e Williamson sulla chimica organica, fu possibile dimostrare che la Legge di Avogadro era indispensabile a spiegare perché la stessa quantità di molecole, portate allo stato di vapore, avessero lo stesso volume. Sfortunatamente, durante l'esecuzione degli esperimenti correlati, alcune sostanze inorganiche mostrarono un'eccezione alla legge. La diatriba venne finalmente conclusa da Stanislao Cannizzaro, come venne annunciato al Congresso di Karlsruhe dove egli spiegò che queste eccezioni avvenivano a causa della dissociazione molecolare che occorreva a determinate temperature, e che la Legge di Avogadro poteva determinare non solo le masse molecolari, ma come conseguenza, anche le masse atomiche . Clausius, con la sua teoria cinetica dei gas fu in grado di dare un'altra conferma della Legge di Avogadro. Non molto dopo, nelle sue ricerche riguardanti le soluzioni diluite (e la conseguente scoperta delle analogie nel comportamento di soluzioni e gas), J. H. van 't Hoff aggiunse il suo consenso finale al trionfo dello scienziato italiano, che da allora è considerato il fondatore della teoria atomico-molecolare. In onore dei contributi di Avogadro alla teoria delle moli e dei pesi molecolari, il numero di molecole in una mole è stato ribattezzato Numero di Avogadro. Ad Amedeo Avogadro, dopo la seconda guerra mondiale, è stato intitolato il più importante istituto tecnico industriale della città di Torino, nonché uno dei più importanti in Italia, sito in corso San Maurizio 8, prima intitolato a Pierino Delpiano.

Bibliografia e sitografia http://it. wikipedia

Grazie per l’attenzione!