LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Come esprimere la valutazione La normativa esistente sugli alunni con cittadinanza non italiana non esprime nulla a proposito della valutazione degli stessi. Il riferimento più congruo a questo tema lo si ritrova nell’art. 45 del DPR n 394 del 31 agosto 1999. Al comma 4 si dice che “il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento …”.

La norma attribuisce al Collegio docenti il compito di definire l’adattamento in base a criteri riguardanti: le discipline che possono essere omesse, sospese, sostituite gli eventuali crediti da attribuire (es. come considerare la L1 e le competenze disciplinari in L1 le modalità di formulazione del piano personale la valutazione degli apprendimenti e la sua certificazione

Benché la norma non accenni alla valutazione, le Linee guida ministeriali affermano: “ in questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella certificativa si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno e soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate.” Di fatto i collegi dei docenti di alcuni istituti scolastici hanno assunto decisioni per quanto riguarda la certificazione della valutazione, tenendo conto delle considerazioni di carattere generale esposte in precedenza.

VALUTAZIONE IN CORSO D’ANNO Ipotesi A Lo studente non ha ancora raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati 1) l’insegnante decide di non valutarlo: in questo caso si potrà assegnare NC o SV sulla scheda,spiegandone la motivazione a verbale, per es.: “la valutazione non può essere espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”; 2) l’insegnante preferisce esprimere comunque una valutazione: anche in questo caso è opportuno riportare a verbale una motivazione, per es. : “la valutazione fa riferimento ad un percorso personale di apprendimento, in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.

Enunciati del primo tipo sono formulati ad esempio quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione; si può eventualmente riportare la data di arrivo in Italia o di iscrizione alla scuola italiana. Enunciati del secondo tipo invece sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari. Si dovrebbe tendere, per quanto possibile, a esprimere una valutazione in ogni ambito servendosi eventualmente della seconda formula o similare, o di una combinazione delle due.

Ipotesi B Lo studente è in grado di affrontare i contenuti delle discipline curricolari, se opportunamente selezionati individuando i nuclei tematici fondamentali, in modo da permettere il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla programmazione In questo caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’allievo rispetto agli obiettivi minimi previsti per la classe. Nel caso in cui gli alunni extracee abbiano una buona conoscenza di una lingua straniera ( inglese, francese) essa potrà fungere ,in un primo tempo, come lingua veicolare per l’acquisizione e l’esposizione di contenuti, previa la predisposizione di opportuni materiali

VALUTAZIONE SCRUTINIO FINALE Nel secondo periodo la valutazione espressa è la base per il passaggio o meno alla classe successiva e dunque deve essere formulata. E’ accettabile la formulazione di cui al punto B, ma per gli alunni che vengono iscritti a scuola negli ultimi tempi dell’anno scolastico è auspicabile l’intervento di un mediatore linguistico-culturale che faciliti la valutazione almeno in alcuni ambiti disciplinari traducendone le prove di verifica. Così come si potrebbe ricorrere a docenti di lingua straniera che parlino le lingue degli alunni neo-arrivati.

Per le CLASSI PRIME , indipendentemente dal numero dei debiti, il Consiglio di Classe dovrà valutare attentamente le potenzialità di recupero di ciascun alunno una volta acquisiti gli indispensabili strumenti linguistici, ammettendolo alla classe successiva nel caso tale valutazione risulti positiva Il raggiungimento del livello A2 del Quadro Comune Europeo delle Lingue può essere considerato uno degli indicatori positivi, ma non vincolanti, per la continuazione del percorso scolastico, insieme naturalmente all'impegno dimostrato e alla regolarità nella frequenza a scuola e ai corsi di alfabetizzazione. in lingua italiana”.

Le stesse modalità sono valide anche per le CLASSI SECONDE, tenendo presenti le maggiori abilità che la classe terza richiede. Per la CLASSE TERZA è possibile l’ammissione all’esame di qualifica o l’accesso alla classe quarta come per tutti gli altri ragazzi italiani o italofoni. In tutti i casi è opportuno riportare la motivazione della promozione alla classe successiva, quando ci si trovi in presenza di debiti, facendo riferimento ad un percorso personale di apprendimento dello studente straniero.

Riferimenti legislativi DPR 394\99 art.. 45 comma 4 Iscrizioni scolastiche DPR 275\99 art. 4 commi 1 e 2 ; art.9 comma 4 Autonomia Scolastica L.R. n.12 \ 2003 art. 3 commi 1 e 6; artt. 20 21