La valutazione dei rischi La prevenzione Il decreto legislativo 626/94 obbliga il datore di lavoro a una analisi approfondita dei rischi per valutare.

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Transcript della presentazione:

La valutazione dei rischi La prevenzione

Il decreto legislativo 626/94 obbliga il datore di lavoro a una analisi approfondita dei rischi per valutare la sicurezza e la sanità dei lavoratori nell’espletamento delle loro mansioni. Per valutare i rischi bisogna in anzi tutto conoscere la differenza tra pericolo e rischio: - pericolo: esprime una situazione oggettiva, legata esclusivamente alla presenza di tutto ciò che circonda l’uomo dal quale potenzialmente potrebbe derivare un danno, come fonte di possibili lesioni o danni alla salute - rischio: rappresenta la probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno. Esso si evidenzia anche come scelta soggettiva.

La valutazione dei rischi è preceduta da una fase preliminare di orientamento e raccolta dati quali: -suddivisione dell’azienda in aree operative allo scopo di orintare la valutazione -Raccolta delle informazioni e delle documentazioni significative ai fini della sicurezza -Identificazione delle fonti potenziali di pericolo in tutte le fasi lavorative -Identificazione dei lavoratori esposti direttamente ai pericoli

La check list è un’apposita lista di controllo che serve a identificare tutti i possibili rischi. Per facilitarne il compito i rischi sono stati divisi in rischi per la sicurezza (15r), rischi per la salute (14r) e in aspetti organizzativi e gestionali (11r). La check list presenta anche degli indici di gravità, oltre ai fattori di rischio e alle azioni correttive. Gli indici presenti sono: -la probabilità (P) -la gravità del danno (D) -il prodotto probabilità per danno (PxD)

Dopo aver completato la check list bisogna trarre delle conclusioni non generali, ma dettagliate: 1.I rischi sono insignificanti 2.I rischi sono sotto controllo a un livello accettabile 3.I rischi sono ora sotto controllo 4.Vi sono rischi possibili 5.I rischi sono adeguatamente controllati ma non sono rispettati 6.Vi sono rischi elevati e non adeguatamente controllati 7.Non vi sono prove che esistano o meno i rischi

Fare prevenzioni nei luoghi di lavoro significa adottare delle procedure che coinvolgono tutti i soggetti al fine di prevedere e eliminare i pericoli e le cause che potrebbero compromettere all’integrità psicofisica dei lavoratori. Affinchè ci sia un miglioramento continuo delle prestazioni bisogna individuare prima i settori di attività principali. -prevenzioni infortuni e sicurezza impianti/-informazione e formazione -Igiene e medicina del lavoro/-gestioni rischi di incidente rilevante -Protezione ambientale/-ergonomia e sicurezza delle attrezzature -Prevenzione e controllo incendi

Si occupa di ciò il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) costituito da persone come il datore di lavoro, il responsabile del servizio (RSPP), il medico competente, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), i lavoratori e i consulenti. Tutti questi devono: a)Valutare i rischi per la sicurezza e la salute b)Eliminare, ridurre i rischi alla fonte c)Sostituire il pericoloso con meno pericoloso d)Rispettare i principi ergonomici e)Dare priorità alle misure di protezione collettiva f)Limitare il numero di lavoratori esposti al rischio g)Limitare l’uso di agenti chimici, fisici, biologici h)Effettuare il controllo sanitario

Gli altri organi principali sono quelli statali: -Direzione provinciale del lavoro -Vigili del fuoco -Pubblica sicurezza -Sindacati dei lavoratori -Prefettura-comuni -Aziende sanitarie locali (ASL) -Istituto nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro -Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro -Altri