Il capitale proprio Il capitale proprio distinto in parti “ideali”si denomina patrimonio netto in quanto espressione della sommatoria algebrica degli elementi.

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Il capitale proprio: costituzione e modificazioni Dott.ssa Eleonora Cardillo A.A. 2006/2007

Il capitale proprio Il capitale proprio distinto in parti “ideali”si denomina patrimonio netto in quanto espressione della sommatoria algebrica degli elementi attivi e passivi del patrimonio d’impresa I valori attinenti alle parti ideali di cui si compone il capitale sono rilevati in contabilità in conti appartenenti alla serie dei conti economici

Il capitale di costituzione La rilevazione degli apporti iniziali dipende dalla forma giuridica che l’azienda assume. Tra le forme giuridiche la normativa vigente (Codice Civile) distingue tra: DITTA INDIVIDUALE IMPRESA FAMILIARE SOCIETÀ DI PERSONE (S.s., S.a.s., S.n.c.); SOCIETÀ DI CAPITALI (S.r.l., S.p.a., S.a.p.a., altre); ALTRE FORME GIURIDICHE

Le rilevazioni in contabilità generale Il capitale di costituzione Le rilevazioni in contabilità generale In un’azienda costituita in forma societaria, i soggetti proprietari sono detti soci. Contabilmente, in contropartita ai singoli apporti, si avrà l’apertura di appositi conti economici di capitale intestati ai singoli soci, o un unico conto acceso al “CAPITALE SOCIALE”. Nel caso di una ditta individuale o di una Impresa familiare, gli apporti dei titolari richiedono l’apertura, in contropartita, di conti economici di capitale intestati agli stessi soggetti o di un unico conto acceso al “CAPITALE NETTO”.

Il capitale di costituzione. La forma societaria Nelle Società di persone e nelle S.R.L. gli apporti rappresentano quote del capitale sociale. Nelle Società per Azioni e nelle S.A.P.A., il capitale sociale è rappresentato da azioni ed i soci sono anche detti azionisti.

Rilevazione contabile La costituzione Il caso A  Il Sig. Rossi costituisce una Ditta individuale con un capitale iniziale di € 12.000,00 mediante i seguenti apporti personali: Mobili: 6.000,00 Euro Denaro contante: 2.000,00 Euro Crediti: 4.000,00 Euro Rilevazione contabile della costituzione VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Mobili D 6.000,00 Cassa 2.000,00 Crediti 4.000,00 Capitale netto A 12.000,00

La costituzione di una S.p.A. (Art. 2333 c.c. e ss. Riforma del diritto societarioD.Lgs. 17/01/2003, n. 6) Il momento della costituzione prevede particolari obblighi di legge, tra cui: la stipula di un atto pubblico - detto “atto costitutivo” - davanti ad un notaio (è ammessa la costituzione anche con atto unilaterale); il capitale minimo dovrà essere non inferiore a 120 mila euro; i conferimenti in natura, beni o crediti dovranno essere accompagnati da una relazione giurata di un esperto del tribunale che ne attesti il valore; la sottoscrizione da parte dei soci dell’intero capitale sociale, quale impegno preliminare agli effettivi apporti in danaro o in natura; versamento presso una banca di riferimento di una parte degli apporti in danaro, pari almeno al 25% dei conferimenti in danaro previsti.

La costituzione di una S.p.A. Occorre distinguere due momenti ai fini delle relative rilevazioni contabili: la sottoscrizione del capitale, da cui sorge un credito della società verso i soci per i rispettivi apporti; l’effettivo versamento del denaro (versamento iniziale del 25% e successivo richiamo della parte rimanente) ed il trasferimento dei beni per i conferimenti in natura. Questi costituiranno il capitale iniziale della società.

La costituzione di una S.p.A. Il caso B  Si costituisce la società SOVAL S.p.A. con capitale iniziale sottoscritto pari a € 200.000,00. Rilevazione contabile della costituzione VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Azionisti c/sottoscrizione D 200.000,00 Capitale sociale A

La costituzione di una S.p.A. Il caso B  Sono previsti esclusivamente dei conferimenti in denaro. Si versa pertanto il 25% di tali conferimenti presso un istituto di credito. Rilevazione contabile della costituzione VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c vincolato D 50.000,00 Azionisti c/sottoscrizione A

La costituzione di una S.p.A. Il caso B  Dopo l’iscrizione nel Registro delle imprese (art. 2331) gli amministratori provvedono a svincolare il 25% di tali conferimenti. Rilevazione contabile della costituzione VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 50.000,00 Banca c/c vincolato A

La costituzione di una S.p.A. Il caso B  Gli amministratori decidono di richiamare il 75% mancante. I soci versano pertanto € 150.000,00. Rilevazione contabile della costituzione VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Azionisti c/richiami D 150.000,00 Azionisti c/sottoscrizioni A Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 150.000,00 Azionisti c/richiami A

La costituzione di una S.p.A. Il caso C Si è costituita una società per azioni il cui capitale conferito comprende oltre gli apporti in denaro anche un impianto che il Socio Y ha apportato in sede di costituzione del valore di € 60.000. Dopo i controlli effettuati dagli amministratori si rileva che il valore dell’impianto conferito risulta differente per un valore di € 20.000 (superiore ad un quinto rispetto a quello effettuato in sede di conferimento). Rilevazione contabile della svalutazione dell’apporto VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Svalutazione da apporti D 20.000,00 Impianti A

La costituzione di una S.p.A. Il caso C I Ipotesi – Il socio decide di integrare la differenza mediante conferimento in denaro. Rilevazione contabile del reintegro VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Azionista c/reintegro D 20.000,00 Svalutazione da apporti A Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 20.000,00 Azionista c/reintegro A

La costituzione di una S.p.A. Il caso C II Ipotesi – Si decide di ridurre il capitale sociale in proporzione in quanto il socio recede dalla stessa (valutazione complessiva dell’apporto € 60.000) Rilevazione contabile della riduzione del capitale del valore complessivo dell’apporto VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Capitale sociale D 60.000,00 Impianti A 40.000,00 Svalutazione da apporti 20.000,00

La costituzione di una S.p.A. Il caso C III Ipotesi – Si riduce il capitale sociale per € 20.000 in quanto il socio decide di non versare la differenza in denaro e di non recedere dalla società. Rilevazione contabile della riduzione del capitale in relazione alla svalutazione dell’apporto VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Capitale sociale D 20.000,00 Svalutazione da apporti A

La costituzione di una S.p.A. con conferimento di ramo aziendale Il caso D Si costituisce la “Rival S.p.A.” con capitale iniziale di € 200.000,00 così composto: il Sig. Bianchi sottoscrive azioni del valore nominale di € 10.000,00 conferendo denaro; il Sig. Verdi sottoscrive azioni del valore nominale di € 190.000,00 pari al capitale economico del seguente ramo di azienda conferito: un fabbricato industriale valutato per € 150.000,00; crediti per € 50.000,00; debiti per € 30.000,00 (Capitale netto = 170.000,00). Analisi del ramo aziendale Fabbricati industriali 150.000,00 Crediti 50.000,00 Totale attività 200.000,00 ATTIVITA’ PASSIVITA’ Debiti 30.000,00 Totale passività 30.000,00 Capitale netto 170.000,00 Capitale Economico Capitale Netto = Avviamento Riconosciuto (€ 20.000)

La costituzione di una S.p.A. con conferimento di ramo aziendale Il caso D Si costituisce la “Rival S.p.A.” con capitale iniziale di € 200.000,00 così composto: il Sig. Bianchi sottoscrive azioni del valore nominale di € 10.000,00 conferendo denaro; il Sig. Verdi sottoscrive azioni del valore nominale di € 190.000,00 pari al capitale economico del seguente ramo di azienda conferito: un fabbricato industriale valutato per € 150.000,00; crediti per € 50.000,00; debiti per € 30.000,00 (Capitale netto = 170.000,00). VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Rilevazione contabile della costituzione Data Conto D/A Importo dare Importo avere Capitale sociale A 200.000,00 Sig. Bianchi c/sottoscrizione D 10.000,00 Sig. Verdi c/sottoscrizione 190.000,00

La costituzione di una S.p.A. con conferimento di ramo aziendale Il caso D Versamento presso una Banca del 25% dell’apporto in denaro del Sig. Bianchi. (25% di 10.000,00 Euro = 2.500,00 Euro) e trasferimento della proprietà del ramo d’azienda (valore economico € 190.000; avviamento € 20.000) VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Rilevazione contabile della costituzione Data Conto D/A Importo dare Importo avere Fabbricato D 150.000,00 Crediti 50.000,00 Avviamento 20.000,00 Banca c/vincolato 2.500,00 Debiti A 30.000,00 Sig. Bianchi c/sottoscrizione Sig. Verdi c/sottoscrizione 190.000,00

La costituzione di una S.p.A. Il caso D Si procede allo svincolo del 25% dei conferimenti in denaro. Concluse poi le operazioni di costituzione, gli amministratori richiamano i decimi mancanti del Sig. Bianchi. VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Rilevazione contabile della costituzione Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 2.500,00 Banca c/vincolato A Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 7.500,00 Sig. Bianchi c/sottoscrizione A

Le riserve di capitale Le riserve costituiscono parti ideali del capitale netto e possono essere classificate in due gruppi: Riserve di capitale se derivano da conferimenti (es. riserva sovrapprezzo azioni); Riserve di utili se vengono formate da accantonamenti di utili (es. riserva legale)

L’aumento del capitale L’aumento del capitale sociale può avvenire attraverso l’emissione di nuove azioni/quote da sottoscrivere. Il valore delle nuove azioni può essere fissato in misura superiore rispetto al valore nominale. Il valore incrementale si definisce sovrapprezzo (in caso di sottoscrizione da parte di nuovi soci è giustificato il pagamento del sovrapprezzo correlato ad un valore di avviamento che l’azienda ha maturato fino a quel momento).

L’aumento del capitale Il sovrapprezzo alimenta una riserva di capitale straordinaria “Riserva sovrapprezzo azioni”. La costituzione di tale riserva incrementa il valore del capitale netto originando una variazione economica positiva.

L’aumento del capitale Il caso E  Viene sottoscritto un aumento del capitale sociale con emissione di nuove azioni pari a € 300.000,00 di cui 200.000,00 costituisce il valore nominale delle azioni (10.000 X € 20). Rilevazione contabile dell’aumento del capitale VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Azionisti c/sottoscrizione D 300.000,00 Capitale sociale A 200.000,00 Riserva sovrapprezzo azioni 100.000,00

L’aumento del capitale Il caso E Viene sottoscritto un aumento del capitale sociale con emissione di nuove azioni pari a € 300.000,00 di cui 200.000,00 costituisce il valore nominale delle azioni (10.000 X € 20). Viene obbligatoriamente versato l’intero sovrapprezzo ed il 25% del valore nominale. Rilevazione contabile del versamento VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Banca c/c D 150.000,00 Azionisti c/sottoscrizione A

L’aumento del capitale Il caso E  Viene richiamata la parte residua della sottoscrizione procedendo al relativo versamento nelle casse sociali. (75% di 200.000,00) Rilevazione contabile del richiamo VFP e VEN: Dare VFN e VEP: Avere Data Conto D/A Importo dare Importo avere Azionisti c/capitale richiamato D 150.000,00 Azionisti c/sottoscrizione A Data Conto D/A Importo dare Importo avere Cassa D 150.000,00 Azionisti c/capitale richiamato A

L’utile di esercizio L’utile d’esercizio deriva dalla differenza positiva tra ricavi e costi di competenza di un determinato periodo amministrativo. Esso rappresenta l’incremento che il valore del capitale netto realizza per effetto della gestione.

La destinazione dell’utile di esercizio Politica di destinazione dell’utile creazione di riserve di utili erogazione di dividendi

La destinazione dell’utile di esercizio Il trasferimento degli utili a riserva può realizzarsi per diverse ragioni tra le quali: copertura di eventuali perdite future politica di stabilizzazione dei dividendi politica di autofinanziamento

La destinazione dell’utile di esercizio La legge obbliga le società di capitali ad accantonare il 5% degli utili realizzati a riserva legale fino a quando la stessa non raggiunga il quinto del capitale sociale. La riserva legale è quindi obbligatoria e non distribuibile (non libera se non per la parte eccedente il limite legale)

La distribuzione dell’utile di esercizio Il caso F In contabilità è iscritto un utile dell’anno precedente pari a € 100.000,00. Si distribuiscono dividendi per € 20.000,00. Si accantona il 5% a riserva legale. La parte rimanente viene accantonata ad incremento di una riserva facoltativa. *Utile esercizio anno n-1 100.000,00 Le rilevazioni contabili di distribuzione dell’utile Data Variazione Conto D/A Importo dare Importo avere VEN *Utile esercizio anno n-1 D 100.000,00 VFN Azionisti c/dividendi A 20.000,00 VEP Riserva legale 5.000,00 Riserva facoltativa 75.000,00

La distribuzione dell’utile di esercizio Il caso F Si procede al pagamento dei dividendi. Le rilevazioni contabili del pagamento dei dividendi Data Variazione Conto D/A Importo dare Importo avere VFP Azionisti c/dividendi D 20.000,00 VFN Banca c/c A

La perdita di esercizio Nel caso in cui si realizzi una perdita di esercizio (costi superiori ai ricavi) si determina una riduzione della ricchezza aziendale. In tal caso si procede a: ridurre il capitale sociale (utilizzo di riserve), copertura virtuale o contabile reintegrare la perdita mediante nuovi mezzi, copertura reale

La copertura della perdita Il caso G – ipotesi I Si decide di reintegrare la perdita di esercizio di € 90.000,00 mediante l’utilizzo della Riserva legale (€ 40.000), della Riserva statutaria (40.000) e di una riduzione del Capitale sociale di € 10.000. *Perdita esercizio anno X 90.000,00 Rilevazione contabile della copertura virtuale Data Variazione Conto D/A Importo dare Importo avere VEN Riserva legale D 40.000,00 Riserva statutaria Capitale sociale 10.000,00 VEP * Perdita d’esercizio A 90.000,00

La copertura della perdita Il caso G- ipotesi II Si decide di reintegrare la perdita di esercizio di € 90.000,00 mediante versamento da parte dei soci dell’ammontare della perdita nelle casse sociali. *Perdita esercizio anno X 90.000,00 Rilevazione contabile della copertura reale Data Variazione Conto D/A Importo dare Importo avere VFP Azionisti c/reintegro D 90.000,00 VEP * Perdita d’esercizio A Data Variazione Conto D/A Importo dare Importo avere VFP Cassa D 90.000,00 VFN Azionisti c/reintegro A

La copertura della perdita Il caso G- ipotesi III Si decide di riportare la perdita di esercizio di € 90.000,00 ai futuri esercizi. Si procede poi alla copertura della stessa con l’utile dell’esercizio successivo. *Perdita esercizio anno X 90.000,00 Rilevazione contabile del rinvio della perdita Data Var. Conto D/A Importo dare Importo avere VEN Perdita d’esercizio precedenti D 90.000,00 VEP * Perdita d’esercizio anno X A

La copertura della perdita Il caso G- ipotesi III Si decide di riportare la perdita di esercizio di € 90.000,00 ai futuri esercizi. Si procede poi alla copertura della stessa con l’utile dell’esercizio successivo. *Perdita esercizio anno X 90.000,00 Rilevazione contabile della copertura della perdita Data Var. Conto D/A Importo dare Importo avere VEN Utile d’esercizio n+1 D 90.000,00 VEP Perdita d’esercizio precedenti A