GIOCHIAMO CON IL TANGRAM !!! Imparare a costruire una figura con il tangram
COME SI USA IL TANGRAM? Lo scopo del gioco è di formare figure di senso compiuto. Le regole sono alquanto semplici: - Usare tutti e sette i pezzi nel comporre la figura finale; - Non sovrapporne nessuno. Altro uso, inverso del precedente, è di riprodurre (risolvere) una composizione di quelle presenti sul libretto di istruzioni a corredo con il gioco. La difficoltà è dovuta al fatto che l'immagine della composizione non è della medesima scala delle tavolette del gioco e che all'interno dell'immagine non sono segnati i lati dei singoli pezzi, essendo questi del medesimo colore e posti adiacenti.
Ecco la figura che ho deciso di imparare a riprodurre con il mio tangram:
I VARI TENTATIVI: il tempo impiegato Nella tabella sono inseriti i tempi di riproduzione della figura con il tangram 1° tentativo 1’25’’ 2° tentativo 54’’ 3°tentativo 33’’ 4° tentativo 25’’ 5° tentativo 19’’ 6° tentativo 17’’ 7° tentativo 12’’ 8° tentativo 15’’ 9° tentativo 9’’
I VARI TENTATIVI: le strategie utilizzate Fino al quarto tentativo ho cercato di riprodurre l’immagine partendo dalla parte più alta (penso che si tratti di un animale, quindi dalla testa), ma mi bloccavo sempre quando dovevo ricomporre la parte centrale, ovvero unire i due triangoli più grandi, in quanto disponevo in posizione orizzontale e non obliqua i primi pezzi, perciò avevo difficoltà ad individuare come dovesse essere collocato il secondo triangolo grande rispetto all’altro. A partire dal quinto tentativo ha deciso di partire dall’accostamento dei due triangoli più grandi per poi aggiungere i restanti pezzi. Disponendo diversamente i passaggi da eseguire, ho notato che riuscivo a ricomporre il tangram in meno tempo, così ho interiorizzato una nuova sequenza. In questo modo sono riuscita a trovare una mia strategia che è la seguente:
PRIMO PASSAGGIO: appoggiare sul piano un triangolo grande facendo sì che l’ipotenusa diventi la base del triangolo ed accostare ad esso l’altro triangolo grande facendo aderire in parte la sua ipotenusa al cateto destro dell’altro triangolo. SECONDO PASSAGGIO: accostare il quadrato al cateto di sinistra del triangolo grande avvicinandolo al suo angolo retto.
TERZO PASSAGGIO: far tangere la parte centrale dell’ipotenusa del triangolo di medie dimensioni con il lato più esterno del quadrato QUARTO PASSAGGIO: affiancare il lato più corto del parallelogramma al cateto del triangolo medio che risulta in posizione orizzontare, facendolo avvicinare al suo angolo retto.
QUINTO PASSAGGIO: accostare il cateto di un triangolo piccolo all’ipotenusa del primo triangolo grande, che è completamente libera, cercando di mantenere una piccola porzione a sinistra libera (per distinguere così una delle due zampe dell’animale) SESTO PASSAGGIO: congiungere una piccola parte dell’ipotenusa del triangolo piccolo con una piccola porzione del cateto del triangolo grande che è in posizione verticale, in particolare dove si forma l’angolo retto (ottenendo così la coda dell’animale).
ECCO LA RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA: