sulle tracce del DNA Le tappe che hanno portato a identificare nel DNA il materiale ereditario FilmatoDownloads\James Watson racconta Watson e Crick - Il DNA e il segreto della vita - YouTube.mp4
Un passo indietro… Johan Friedrich Miescher (1844 – 1895) è stato un biologo svizzero, che isolò per la prima volta gli acidi nucleici. Egli evidenziò infatti nel 1869, la presenza di vari composti chimici ricchi in fosfato all'interno dei nuclei dei leucociti. La scoperta di tali molecole, che egli denominò nucleina, aprì la strada all'identificazione del DNA come molecola responsabile della conservazione e della trasmissione dei caratteri ereditari.
La domanda del mondo scientifico in quale parte del cromosoma sono contenute le informazioni dell’organismo? Nella frazione proteica?...o nella frazione zuccherina? Ci vorranno 40 anni di ricerche per rispondere
Le proteine sono composte da amminoacidi (21). Come le lettere dell’alfabeto possono comporre migliaia di parole, così gli amminoacidi si ipotizzava che potessero comporre le migliaia di informazioni mostrate dall’organismo
Come poteva il DNA, composto solo da 4 tipi di nucleotidi diversi, comporre le migliaia di informazioni di un organismo? E’ possibile esprimere concetti così complessi utilizzando Solo 4 lettere?
Pneumococchi (microscopio ottico): la ricerca di Griffith del vaccino contro la polmonite batterica (Londra 1928)...
…conduce alla scoperta di un fattore in grado di trasformare pneumococchi non virulenti in pneumococchi virulenti. Griffith lo chiamò FATTORE TRASFORMANTE, fattore in grado di contenere le informazioni di un organismo
Avery:”il fattore Trasformante è il DNA” (per sei anni nessuno gli da credito)
Il “fattore trasformante” rilasciato nell’ambiente da un batterio
La certezza definitiva: le informazioni sono contenute nel DNA (esperimenti di Alfred Harshey e Martha Chase)
Meccanismo di infezione virale
Edwin Chargaff Scopre che la quantità di DNA varia da un organismo all’altro ma……… RESTA COSTANTE IL RAPPORTO: ADENINA - TIMINA CITOSINA - GUANINA
Rosalin Franklin (1952): ad un passo dalla soluzione
Il DNA visto dalla Franklin ai raggi X Il D NA precipitato con un a soluzio ne con centrata di etanolo forma delle fibre, in cui le eliche di DN A si impacchettano a formare Il DNA visto dalla Franklin ai raggi X Il DNA precipitato con una soluzione concentrata di etanolo forma delle fibre, in cui le eliche di DNA si impacchettano a formare delle strutture simili a cristalli (cristalliti) che possono essere analizzate mediante diffrazione con raggi X delle strutture simili a cristalli (cristalliti) che possono essere analizzate mediante d iffrazione con raggi X
Le scoperte della Franklin Il Dna è composto da due catene Le due catene sono avvolte ad elica attorno ad un asse La distanza tra le due eliche è 2 nanometri
Modello reale del DNA in visione assiale
Ogni particolare al posto giusto I geni sono contenuti nel Dna Il Dna è composto da 4 tipi di nucleotidi Ogni nucleotide è composto da uno zucchero pentoso, un gruppo fosfato e una base azotata In qualsiasi genoma cambia la quantità di nucleotidi ma resta fisso il rapporto 1:1 tra adenina – timina e guanina – citosina Il legame a idrogeno può mantenere stabili le strutture organiche Il DNA è una doppia elica con distanza tra le due fibre pari a 2 nanometri
Watson e Crick (1953): L’intelligenza della visione d’insieme nel modello a doppia elica
Il 25 aprile 1953 Nature pubblica Un articolo non più lungo di una cartella a firma J.Watson ed F. Crick. Questo articolo sconvolge il mondo delle Scienze biologiche almeno quanto la Relatività di Einstein sconvolse il mondo Delle scienze fisiche qualche Decennio prima.
Una struttura che spiega contemporaneamente i dati acquisiti e il meccanismo di duplicazione