Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Verifica del modello standard a LEP SLC e al Tevatron 1) Gli acceleratori LEP, SLC e Tevatron.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Misura dei rapporti di decadimento
Advertisements

Lenti per la luce f dipende dal raggio di curvatura
Produzione di W ± e Z 0 Lezione 15 UA1 e LEP riferimento KANE 10, PERKINS 7, web.
Gli Acceleratori e i Rivelatori di Particelle
protone o neutrone (nucleone)
Laboratori Nazionali di Frascati. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Ente pubblico che promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo.
Produzione di beauty in collisori ee
Evoluzione degli acceleratori
Roberto Chierici2 Increasing size of detectors Increasing number of involved people Increasing size of detectors Increasing number of involved people.
Introduzione La Lagrangiana e’ invariante per trasformazioni del tipo:
Silvia Arcelli 1 Metodi di Ricostruzione in fisica Subnucleare Corso di Metodologie Informatiche Per la Fisica Nucleare e Subnucleare A.A. 2009/2010 I.
Progetto MATISSE MAmmographic and Tomographic Imaging with Silicon detectors and Synchrotron radiation at Elettra Tomografia Digitale per la diagnosi di.
SPETTROSCOPIA ROTAZIONALE
G. Pugliese Biofisica, a.a Raggi cosmici Sono particelle e nuclei atomici di alta energia che, muovendosi quasi alla velocità della luce, colpiscono.
Rivelatori di Particelle
Rivelatori di Particelle1 Lezione 23 LHCb Introduzione Motivazione fisica: Studiare la fisica del B con particolare riguardo alla violazione di CP ed alla.
Esperimenti di fisica delle alte energie 1 Esperimenti di Fisica delle Alte Energie Periodo didattico : II semestre CFU : 6 Ambito disciplinare : FIS/04.
Rivelatori di Particelle
Lezione 8 Perdita di energia di e±
Esperimenti di fisica delle alte energie 1 Esperimenti di Fisica delle Alte Energie Periodo didattico : II semestre CFU : 6 Ambito disciplinare : FIS/04.
LHC : rivelatori (2) Paolo Bagnaia - I rivelatori di LHC (2)
Paolo Bagnaia - Il collider e+e- LEP1 Il collider e + e - LEP - sommario il collider e + e - LEP; il processo di creazione e accelerazione di elettroni.
Reazioni primarie in alta atmosfera:
1 Lezione 21 Interazione elettrodebole Modello Standard.
Compton (m) (Hz) El free El bound Thomson Rayleigh ' ' Scattering E.M. Radiation vs electrons.
Sviluppo di uninterfaccia grafica per la certificazione delle camere MDT al CERN Andrea Palaia Tesi di laurea di primo livello in Fisica.
Studio preliminare della produzione Z+b all'esperimento ATLAS ad LHC 1 30/03/2005 Studio preliminare della produzione Z+b nellesperimento ATLAS ad LHC.
21 Settembre 2005 Corso di laurea triennale in fisica
Ricostruzione delle tracce di muone nello spettrometro dell’esperimento ATLAS Il lavoro di questo tesi ha come oggetto la ricostruzione delle tracce di.
Universita' degli Studi di Torino Studio della reazione pp qqW L W L qq qq al rivelatore CMS ad LHC Gianluca CERMINARA.
Universita' degli Studi di Torino
e la fisica degli ioni pesanti
22-Oct-091 Riassunto della lezione precedente struttura generale di simmetria dello spettro di mesoni e barioni ! modello a quark costituenti evidenza.
Riassunto della lezione precedente
07-Dic-101 Riassunto della lezione precedente e + e - inclusivo : formalismo e interpretazione in QPM scaling della sezione durto totale rapporto R ! test.
19-Nov-101 Riassunto della lezione precedente struttura generale di simmetria dello spettro di mesoni e barioni ! modello a quark costituenti evidenza.
LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
Rivelazione e misura di mesoni 0 con il rivelatore ICARUS T600 A. Menegolli – Collaborazione ICARUS A. Menegolli – Collaborazione ICARUS Università degli.
1 Violazione di CP nei B Interpretazione del modello a quark: (b = +1) (b =  1) Perche’ e’ importante?  settore dei B molto piu’ ricco dei K  con effetti.
M. Biglietti Università degli Studi di Napoli “Federico II”
TESI DI LAUREA STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER SUI VERTICI SECONDARI PER L’ESPERIMENTO BTeV AL FERMILAB STUDIO DI UN NUOVO ALGORITMO DI TRIGGER.
Marina Cobal University of Udine 1 Trieste, fisica sperimentale nucleare e subnucleare Physics at Colliders The Z boson.
Fisica agli Acceleratori di Particelle
Misure esclusive ed inclusive di |V cb | nei decadimenti semileptonici dei mesoni B Diego Monorchio Università “Federico II” di Napoli e INFN Incontri.
U.GaspariniCorso SM, Dottorato, XIII ciclo1 Recenti verifiche sperimentali del Modello Standard e prospettive ai nuovi acceleratori U. Gasparini.
Dottorato in Fisica XX Ciclo Padova 1 Giugno 2005 Ezio Torassa Ricerca dell'Higgs a LEP L’ accoppiamento del campo di Higgs ai bosoni vettori ed ai fermioni.
Asimmetrie Forward-Backward
GR I LNF – 28/11/2006 Ezio Torassa – INFN Padova1 Ricerca dei bosoni Z’ a CMS Estensioni del modello Standard Limiti attuali sui modelli di Z’ Produzione.
Study of the  final state in the E835 experiment at Fermilab Gianluigi Cibinetto Dottorato di Ricerca in Fisica – XVI ciclo Ferrara 17 Febbraio 2004.
Capitolo V Scattering e+e-  f f; la risonanza Z0; il bosone di Higgs auto-interazione dei bosoni intermedi; Bibliografia: - F.Halzen, A.D.Martin , “Quarks.
Rivelazione di particelle
Esperimento OPAL Collaborazione di circa 300 fisici
Dottorato in Fisica XX Ciclo Padova 7 Giugno 2005 Ezio Torassa Ricerca dell'Higgs a LEP II MHMH E CM =206 GeV Al crescere di  s diventano accessibili.
Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 5 Giugno 2006 Ezio Torassa Ricerca dell'Higgs a LEP II MHMH E CM =206 GeV Al crescere di  s diventano accessibili.
Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 17 Maggio 2006 Ezio Torassa in approssimazione di massa nulla per tutte le particelle di stato iniziale e finale (m.
ScienzEstate 20/7/2006Piergiulio Lenzi Le frontiere della fisica subnucleare Elementi di Fisica LHC al CERN di Ginevra l’esperimento CMS Elementi di Fisica.
Acceleratori e rivelatori di particelle
Dottorato in Fisica XXV Ciclo Padova 19 Aprile 2011 Ezio Torassa Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole.
Università di Pavia Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica 17 Dicembre 2004 Alessandro Menegolli Dottorato di Ricerca, XVIII ciclo L’esperimento ICARUS.
20/4/2006S. Rosati - IFAE1 Ricerche del Bosone di Higgs del Modello Standard ad LHC Stefano Rosati INFN – Roma 1.
Dottorato in Fisica XX Ciclo Padova 16 Maggio 2005 Ezio Torassa Verifica del modello standard a LEP SLC e al Tevatron 1) Gli acceleratori LEP, SLC e Tevatron.
Dottorato in Fisica XXV Ciclo Padova 12 Aprile 2011 Ezio Torassa Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole.
Esperimento di diffusione dei raggi x
P. Morettini 28/4/20141Paolo Morettini - Liceo Grassi.
Una breve introduzione alla fisica delle particelle elementari
Il CERN Km di circonferenza 90m di profondità Collisioni p+p a 7+7 TeV 2.
2. Il Modello Standard del Microcosmo Ricerca del Bosone di Higgs a LHC Pergola Aprile Il Modello Standard (SM) è descritto nelle 3 diapositive.
Facoltá di Ingegenria dell’Informazione, Informatica e Statistica Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica Design of a test-bench for the.
DPG 2011 dE/dx’ per muoni v≈0.96 c η=βγ ≈ 3.6 Indip dalla massa dE/dx’ ≈ 1.5 MeV δ correction Perdita radiativa NON presente per M(part) > M(muone)
International MasterClasses 2016: Rivelazione di Particelle Un'iniziativa IPPG (International Particle- Physics Outreach Group) con la partecipazione dalla.
Transcript della presentazione:

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Verifica del modello standard a LEP SLC e al Tevatron 1) Gli acceleratori LEP, SLC e Tevatron. Componenti di un collider, definizione e misure di luminosità. Componenti di un collider, definizione e misure di luminosità. 2) Sistemi complessi di rivelazione. I rivelatori DELPHI, SLD e CDF. I rivelatori DELPHI, SLD e CDF. 3) Modello Standard, decadimenti adronici e leptonici della Z. Line shape della Z. Line shape della Z. Misura della massa e della larghezza della Z. Misura della massa e della larghezza della Z. Numero di neutrini. Numero di neutrini. 4) Misura delle asimmetrie. Fit globali elettrodeboli. Fit globali elettrodeboli. 5) Ricerca dell'Higgs a LEP 1. 6) Produzione dei bosoni W+W- e misura di Mw a LEP 2. 7) Ricerca dell'Higgs a LEP 2 e ricerche di nuova fisica. 8) Scoperta del quark top e determinazione di Mtop.

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Gli acceleratori LEP, SLC e Tevatron LargeElectronPositron collider Ebeam_max = 55 GeV Ebeam_max = GeV e + e -  e + e -  , Z 0  W + W - StanfordLinearCollider Ebeam_max = 50 GeV e + e - L/R  e + e -  , Z 0 Tevatron collider Ebeam_max = 0.98 TeV ProgettoLuogoStima completamentoDescrizione LEPCERN198850×50 GeV e + e - SLCSLAC198750×50 GeV e + e - TevatronFermilab1986 1×1 TeV TristanKEK198630×30 GeV e + e - HeraDESY199030×820 Gev e - p UNKSerpukov GeV pSync Tabella R.Fernow (1986) LEP II - LHC PEP II Hera-b KEK-b

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa 4 esperimenti nei 4 punti di interazione LEP SPS Iniettore a 20 GeV LEP CERN Meyrin L3 ALEPH OPAL DELPHI m di circonferenza Accelerazione, deviazione e focalizzazione nel collisore Acceleratori non in scala

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa 2 Miglia di Lunghezza Accelerazione lineare, deviazione e focalizzazione nel collisore Elettroni polarizzati al 75% Piccola sezione del fascio nell’IP Rivelatore SLD SLC SLD SLCLEP (Z 0 ) “Circumference” 3 km27 km Beam Size IP 3x1 μm400x16 μm e - /bunch 4x x10 10 Crossing Rate 120 Hz45 kHz Z/day/experiment 3,00030,000 e - polarization 75 %0

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Tevatron Iniettore a 150 GeV D0 Tevatron CDF D0 CDF 6280 m di circonferenza Accelerazione, deviazione e focalizzazione nel collisore

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Accelerazione Nell’acceleratore di Wideroe (1928) si applica una tensione alternata ad una sequenza di tubi di drift. gap le particelle non sentono campo accelerante quando si muovono all’interno di ciascun tubo di drift, la fase si inverte durante il tempo di volo nei tubi e la particella subisce progressive accelerazioni in corrispondenza dei gaps Si è poi passati all’accelerazione con campi a radiofrequenza: la struttura accelerante consiste in una cavità risonante in cui viene accumulata l’energia di campi elettromagnetici RF. Come nei tubi a drift il campo elettrico deve essere sincronizzato con il fascio.

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa La focalizzazione si ottiene mediante sequenze di celle ’FODO’ cella ‘FODO’ F D F L1 L2 Focalizzazione Quadrupolo Focalizzante (F) Focalizza orizzontalmente Defocalizza verticalmente Si ottiene ruotando il magnete di 90º Quadrupolo Defocalizzante (D) OO

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Rappresentazione a matrice Nello spazio 2-D trasverso alla linea del fascio (z) la traiettoria può essere rappresentata da 2 vettori: I componenti che agiscono sul fascio possono essere rappresentati in approssimazione lineare da matrici 2x2: Percorso libero lunghezza L: Focalizzazione a distanza f: z x x1x1 x0x0 L zf x (direzione)

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Matrice ’FODO’ con uguale intensità focalizzante e defocalizzante: ODO F Vincoli della matrice M: (1)In un sistema conservativo (Hamiltoniano) il teorema di Liouville enuncia la conservazione della densità dello spazio delle fasi  det M = 1 (2)Condizione necessaria di stabilità orbitale | tr M |  2 (autovalori matrici < 1) x x’ x x x O sempre focalizzante FO

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa L’approssimazione lineare consiste nel considerare l’intensità proporzionale allo spostamento: x y Indico con L la lunghezza del quadrupolo Variazione di direzione proporzionale alla coordinata (come nella lente focale) Fuoco del quadrupolo Tenere a mente che f dipende da p ()()

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa beam x’ x emittanza accettanza L’emittanza del fascio e’ l’area dell’elisse nello spazio (x, x’), contenente il 90 % del fascio stesso. Si esprime in mm x mrad. L’accettanza di un acceleratore e’ la massima emittanza da esso accettabile. - conservazione densità spazio delle fasi - (  )  = emittanza = costante (in x e y) La riduzione di  si puo’ effettuare con tecniche specifiche (raffreddamento stocastico)

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa QUADRUPOLI Particelle con diversa energia vengono focalizzate in modo diverso: aberrazione cromatica I sestupoli correggono l’effetto cromatico dei quadrupoli DIPOLI SESTUUPOLICAVITA’ RF Componenti di un collider

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa  E orbita = 4 / 3  Q 2  3  4 / LEP, = 4.25 × 10 3 m;   E e± orbita (MeV) = 8.85 × E 4 (GeV) / R (Km); in QED, la bremsstrahlung ha uno spettro di valori; la formula fornisce il valore medio E fascio (GeV)  s (GeV)  E orbita (GeV) e±e±  Radiazione di sincrotrone

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Definizione e misure di luminosità Luminosità integrata Efficienza (trigger+ricostruzione +selezione) [cm -2 sec -1 ]

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa LEP 1991: - Luminosità = 2.5 × cm -2 sec -1 (  exp.) - Operatività = 135 giorni / = 50% L -  had (M Z )  40 nbarn Calcolare: - Luminosità integrata in un anno ? - N.ro di Z  had prodotte in un anno  exp. ? (1 barn = cm 2 ) Risultati: 10 7 sec / anno ∫ L = 12.5 pb -1 N = Esercizio

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Basata sul conteggio degli eventi di diffusione Bhabha a piccolo angolo: e- e+e+ e+e+  e-e- e + e -  e + e - Dominato dallo scambio di un fotone in “canale t”:  (deg) regione usata dai luminometri:  1-10 deg e+e+ e-e-  “canale s”  e+e+ e-e- Misura della luminosità a LEP Bhabha Homi Jehangir, fisico teorico indiano (Bombay 1909 – monte Bianco 1966)

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa e+e+ e-e-  t)   s) e+e+ e-e-  (s)-  (t)  (t)-  (t)  (s)-  (s) Z(s)-  (s) Z(s)-  (t) Z(t)-  (s) Z(t)-  (t) Z(s)-Z(s) Z(s)-Z(t) Z(t)-Z(t)  Z(s) e+e+ e-e- e+e+ e-e- Z  t) (elettroni non polarizzati)

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa bremsstrahlung, correzioni radiative ad un loop QED ss 1 o ordine (BABAMC) 2 o ordine dal confronto di diversi calcoli teorici e dei diversi gradi di approssimazione perturbativa (=> includendo/escludendo termini “leading-logs” in  3 ):

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Esempio di luminometro: Small Angle Tile Caloremeter (“STIC”, DELPHI) 47 sandwich di Piombo (3 mm) e Scintillatore (3 mm) X 0 Pb = 5.6 mm => 25 X 0 Luce raccolta da wavelength shifting fibers Il luminometro di DELPHI Copertura angolare: 1.7 – 10.6 deg STIC side A STIC side C campionamento in phi: 16 x 22.5 deg campionamento in r: 10 x 3 cm risoluzione in energia:  /E (%) = 13.5/  E  1.5 E in GeV risoluzione in phi: 1.2 deg risoluzione in r: 200  m

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Si introduce una maschera per definire in modo preciso r min senza mascheracon maschera sistematiche STIC Raggio minimo Variazione IP D = 2200 mm 0.1 % per ogni mm  L/L = 0.1% = 0.06 % (IP)  0.04 % (Maschera)  Selezioni

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Sistemi complessi di rivelazione I calorimeteri misurano l’energia e la posizione delle particelle mediante il loro totale assorbimento nel dispositivo. Il rivelatore di muoni è un dispositivo di tracciamento posto a valle dei calorimeteri.

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Collider Targhetta fissa Ogni evento viene reccolto Sistema di trigger efficiente LHC L =  cm -2 sec -1 LEP L =  cm -2 sec -1 Fast Tracking   4 

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa DEtector with Lepton Photon Hadron Identification enfasi sulla identificazione di particelle: rivelatore dedicato: Ring ImagingCHerenkov [N.I.M. A303 (1991),233 “ A378(1996), 57] [N.I.M. A323 (1992),351] Rivelatore DELPHI

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Dati di simulazione MonteCarlo Dati reali

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Precision CCD Vertex Detector Central Drift Chamber (CDC) Cherenkov Ring Imaging Detector (CRID) Liquid Argon Calorimeter (LAC) Warm Iron Calorimeter (WIC) Compton Polarimeter [Phys.Rev.Lett. 70 (1993),2515] Rivelatore SLD

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Compton Polarimeter = 75 % σ = 0.5 % Quartz Fiber Polarimeter and Polarized Gamma Counter – run on single e - beam + crosschecks = ± 0.07 % Utilizza lo scattering Compton della luce polarizzata. L’angolo di scattering dipendente dallo spin dell’elettrone. Luce polarizzata Circolarmente (YAG Laser, 532 nm) elettroni diffusi Misura della polarizzazione

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Rivelatore CDF Muon Detector Hadronic Calorimeter Electromagnetic Calorimeter Central Drift Chamber TOF (Time Of Flight) Silicon Vertex Detector Misura TOF => Misura  => Identificazione di particella

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa in “unità naturali” nel S.I. Definizioni X 0 distanza media nella quale un elettrone riduce la propria energia di un fattore 1/e per bremsstrahlung  e Z

Dottorato in Fisica XXI Ciclo Padova 15 Maggio 2006 Ezio Torassa Riferimenti Introduzione alla fisica delle particelle sperimentali: Introduction to experimental particle physics - Richard Fernow - Cambridge university press Introduzione agli acceleratori: humanresources.web.cern.ch/humanresources/external/training/tech/special/AXEL2006.asp Fisica Eltettrodebole: Z Physics at LEP I CERN Vol 1 – Bhabha scattering (pag. 171) ( http: //weblib.cern.ch/ => link a “Yellow Reports” ) Luminometro di DELPHI: The small angle tile calorimeter in the DELPHI experiment N.I.M. A 425 (1999)