Le ortesi nella rieducazione della mano Ortesi : apparecchio applicato sopra o attorno ad un segmento leso, per fornire un supporto o migliorare una funzione Bennet 1956
La storia delle ortesi è legata : All’evoluzione dei materiali Alla tecnologia Alle conoscenze mediche
Le ortesi sono definite secondo 4 parametri fondamentali Secondo lo “Splint classification system” elaborato negli usa con la collaborazione di fonti internazionali Le ortesi sono definite secondo 4 parametri fondamentali La direzione cinematica Lo scopo primario L’inclusione di articolazioni secondarie
La valutazione fornisce le linee guida per coordinare la realizzazione delle ortesi con il programma di esercizi
Le ortesi si possono classificare in base agli scopi e alle funzioni Immobilizzazione Mobilizzazione protetta Integrazione o sostituzione Mantenimento o recupero dell’articolarità
Ortesi di immobilizzazione Serve a : Proteggere la riparazione dei diversi tessuti Mettere a riposo le strutture coinvolte nei processi infiammatori Mantenere una postura corretta Contribuire alla sedazione del dolore Migliorare la funzione della mano neutralizzando le articolazioni dolorose e/o instabili
Ortesi di mobilizzazione protetta Proteggono Facilitano Orientano la mobilizzazione delle strutture lese
Ortesi di integrazione o sostituzione Compensano l’azione di muscoli paralizzati Prevengono la comparsa di deformità a causa di squilibrio tra agonisti e antagonisti
Ortesi per il recupero articolare Il guadagno articolare avviene grazie ad accrescimento tissutale piuttosto che attraverso uno stiramento Per permettere la crescita dei tessuti è necessario mantenere la forza correttrice fino a 20 ore su 24 Solo lo splint può applicare questa forza sia durante il giorno sia durante la notte
Modalità di applicazione della forza Metodo dinamico Metodo dinastatico Metodo statico seriale Metodo statico progressivo