1 37° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. Gestire il futuro in sanità Bologna, 8-11 giugno 2011 Oncologia: un viaggio Dr.ssa Silvia Pierotti Media e sanità:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sabrina Capannolo Emilia Speranza Oncologia Medica L’Aquila
Advertisements

Cardiopatia Ischemica: dall’acuto alla riabilitazione
BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore: Luca Sircana I PROGRAMMI PAL LAREA DELLA CONTINUITÀ LAREA DELLINNOVAZIONE TECNOLOGICA E DELLO SVILUPPO DEL.
Il consenso alla ricerca. D.M. del D.M.del Prevedono una attività di verifica del C.E. Due fasi: a)Monitoraggio x verificare la fedeltà
forum nazionale sulla lesione midollare
Pescara 30 giugno 2004 Epidemiologia assistenziale in Emato-Oncologia Profili e percorsi assistenziali Dott. Maurizio Belfiglio Consorzio Mario Negri Sud.
Perché Telemedicina e Cure Palliative ?
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
Verso un modello di analisi e misurazione del Capitale Etico aziendale nelle organizzazioni sanitarie Bologna 9 giugno 2011 Ida Grossi Direttore Sanitario.
La gestione del rischio e la sicurezza del paziente: un'indagine conoscitiva del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari dell‘Ospedale.
37° Convegno ANMDO – Gestire il futuro in sanità – Bologna 8-11 giugno 2011 Lorganizzazione in rete per la gestione del paziente con dimissione complessa.
LA RETE IN CURE PALLIATIVE:
PALLIATIVE SIMULTANEOUS CARE
57° RADUNO Ferrara, 3 dicembre 2011 Presidente: Prof. A. Pastore GRUPPO ALTA ITALIA di OTORINOLARINGOIATRIA e CHIRURGIA CERVICO- FACCIALE Il consenso informato.
Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
La specificità chirurgica: quale sindacato? Il punto di vista dei chirurghi.
Centro Oncologico “ Ettore M.S. Conti” di Terracina e di Gaeta
MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi
La Comunicazione in Sanità
“Percorsi di cura in riabilitazione:
Carta delle cure primarie
LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA SERVIZI
Reggio Emilia 19/04/2010 PERCORSO DI CURA NELLA SLA Elvira Morrone
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
1 LONCOLOGIA E LA PSICOLOGIA DI GENERE Reggio Emilia 15 ottobre 2010 la competenza educativa dellinfermiere Claudio Persiani Hospice Maria Teresa Chiantore.
COME CAMBIANO LE PROFESSIONI Il percorso logico: Lidea di malato Le Cure Primarie come sistema dellagire processuale Quale il cambiamento richiesto alle.
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
UNITA’ DI CURE PRIMARIE: UN PROGETTO CON L’APPLICAZIONE DEL CHRONIC CARE MODEL PER MIGLIORARE LA QUALITA’ D’ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIE.
Codice Deontologico dellInfermiere 1999 punto 3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso: 1.La Formazione Permanente 2.La Riflessione Critica.
Gli strumenti di gestione per la disabilità: i Piani Integrati di Salute Dr.ssa Laura Brizzi Resp. U.F. Alta Integrazione Az. USL 8 Zona Valdarno Pisa.
LA SANITA' ELETTRONICA Sicurezza, privacy e gestione dei dati Roma, 5 dicembre 2005 Angelo Rossi Mori, Unità Sanità Elettronica Istituto.
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
I COMITATI ETICI.
Amministratore Delegato
Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione
Fondazione di Partecipazione
P. Mosconi – IRFMN 2005 Risk management in sanità: il punto di vista del paziente Paola Mosconi Laboratorio di ricerca per il coinvolgimento dei cittadini.
La sicurezza dei Pazienti Pasquale Spinelli Roma, 18 maggio 2007.
Informare le famiglie: quali messaggi e quali strumenti
La comunicazione medico-paziente
1 3 maggio 2012TuTest Università degli Studi di Torino Progetto TuTest test orientativi per gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore Bologna Bologna,
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Un team di medici «per prendersi cura» dei cittadini-pazienti fra presente e futuro Domenico De Felice.
Comunità Socio Riabilitativa e Casa per la Vita Cavallino Hotel - Modugno 22 Febbraio 2011 Istituzione e linee guida Case Manager Presentazione a cura.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005
IL MEDICO DI FAMIGLIA NELL’ASSISTENZA A DOMICILIO AL PAZIENTE ONCOLOGICO Dr. Cesare Paoletti MMG ASL 10 Firenze.
Dott.ssa Tiziana Rossetto, Presidente Federazione Logopedisti Italiani
L’ esperienza del Care Management nella Medicina di Famiglia
ICM Silvia Righi Azienda Ospedaliero-Universitaria
Direttore Adolfo Francesco Attili Ordinario Gasroenterologia
PRESENTAZIONE SESSIONE SULLA COMUNICAZIONE
Strumenti operativi Si tratta di strumenti la cui finalità è quella di migliorare l’organizzazione dell’assistenza e, di conseguenza, favorire l’erogazione.
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
Il futuro del territorio nel prossimo triennio. Giorgio Scivoletto
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
BIBLIOTECA PER L’INFORMAZIONE IN ONCOLOGIA E PUNTO DI INFORMAZIONE ONCOLOGICA un unico modello per realtà diverse Dr.ssa Arianna Burigo Dr.ssa Katia Bianchet.
la pianificazione nazionale
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
CURE SIMULTANEE: L’EVOLUZIONE DELLE ESPERIENZE NEL 2014
PARTECIPAZIONE DEI PROFESSIONISTI ALLE SCELTE ED AI PROCESSI DI GOVERNO DELLE AZIENDE  Garantire i più appropriati standard di assistenza  Assicurare.
Università degli Studi di Milano Polo Universitario Conferenza dei Servizi 5 febbraio 2005 “L’accoglienza al cittadino”
La conoscenza è alla base dell’ appropriatezza prescrittiva.
OMS Cure palliative pediatriche:  Minore terminali  Minore con patologia cronica severa che “non guarisce”  Minore con disabilita rilevante Il progresso.
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
La relazione d’aiuto D.M. n Art.1: e’ individuata la figura dell’infermiere con il seguente: l’infermiere è l’operatore sanitario che, in possesso.
L’informazione sul trapianto di cellule staminali emopoietiche: il punto di vista delle Associazioni del donatori Alice Vendramin Bandiera.
Transcript della presentazione:

1 37° Congresso Nazionale A.N.M.D.O. Gestire il futuro in sanità Bologna, 8-11 giugno 2011 Oncologia: un viaggio Dr.ssa Silvia Pierotti Media e sanità: nuovi modi di comunicare - 9 giugno

2 Il razionale Questo video descrive il percorso di un paziente particolare, quello oncologico, nelle diverse fasi dellassistenza Ripreso durante le attività con operatori e pazienti reali (non attori) che hanno fornito il loro consenso

3 Il razionale Prodotti 3 video – urgenza – oncologia – percorso nascita (aree critiche) Il video è stato accompagnato da 7 linee guida monografiche per i diversi percorsi assistenziali oncologici (polmone, mammella, ecc.)

4 Il razionale Il video rappresenta un viaggio, assimila il percorso assistenziale a un cammino, nel corso del quale il paziente incontra diversi professionisti in diverse fasi: diagnosi, terapia, riabilitazione Il video di presta bene a rappresentare le tappe salienti di un percorso assistenziale Necessità di aderire alla verità Si fa già bene, occorre anche comunicare bene ciò che si fa

5 Obiettivi Migliore utilizzo delle strutture Aumento della fiducia a rivolgersi alle strutture Lobiettivo principale è quello di consentire al paziente di familiarizzare con lambiente sanitario Di illustrare alcune fasi della diagnosi o della terapia con le quali verrà successivamente in contatto

6 Crescita della domanda di informazione su salute e malattia Coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso opportuni sistemi di comunicazione per modificare atteggiamenti e convinzioni linformazione sulle cure oncologiche deve essere sempre ancorata a parametri di elevata scientificità, rifuggendo dalla divulgazione di messaggi che promettono risultati terapeutici non avallati dalla comunità scientifica, anche al fine di evitare il ricorso ai c.d. viaggi della speranza È necessario quindi garantire una comunicazione equilibrata in grado tra laltro di evidenziare benefici e rischi delle nuove tecnologie. Piano oncologico Ministero Salute La comunicazione in oncologia

7 Comunicazione La comunicazione è di ogni singolo professionista Saper comunicare bene vuol dire fare bene il proprio lavoro Fare bene il proprio lavoro, soprattutto in sanità, vuol dire, oltre la competenza professionale, una comunicazione adeguata, efficace, consapevole