IL MOTO CIRCOLARE UNIFORME

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Moti Circolari e oscillatori
Advertisements

Il moto rettilineo uniformemente accelerato
LA DESCRIZIONE DEL MOTO
CINEMATICA SINTESI E APPUNTI.
Il Mot.
Meccanica 3 7 marzo 2011 Cinematica in due dimensioni
Isaac Newton
IL MOTO CIRCOLARE UNIFORME.
moti uniformemente accelerati
Dinamica del punto Argomenti della lezione
“Assi principali di inerzia”
Cinematica: moto dei corpi Dinamica: cause del moto
Velocità di propagazione di unonda in una corda Alberto Martini.
A. Martini Un altro aspetto nuovo, incredibile e di enorme importanza è il collegamento tra MASSA ed ENERGIA.
MOTO ARMONICO SEMPLICE
Manubrio simmetrico Se il corpo è simmetrico rispetto all’asse di rotazione Il momento angolare totale è parallelo all’asse di rotazione Nel caso della.
Riassunto della prima lezione
La quantità di moto Data una particella di massa m che si muove con velocità v Si definisce quantità di moto la quantità: È un vettore Prodotto di uno.
Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse fisso
Velocità ed accelerazione
Moti del corpo rigido 2) Rotazione 3) Rototraslazione 1) Traslazione
Consigli per la risoluzione dei problemi
L’accelerazione riferita alla traiettoria
L’accelerazione riferita alla traiettoria
Il prodotto vettoriale
Lezione 4 Dinamica del punto
Lezione 8 Dinamica del corpo rigido
Meccanica del moto circolare
A. martini la MASSA INERZIALE (cambia diapo).
Moto Curvilineo.
Il Movimento Cinematica.
Forze assiali Le forze assiali sono forze la cui linea di azione passa sempre per un asse fisso. Forze di questo tipo originano i tifoni. Una forza del.
Biomeccanica Cinematica Dinamica Statica dei corpi rigidi
Vettori Finche’ il moto si svolge in una sola dimensione – moto unidimensionale, moto rettilineo – non abbiamo bisogno di vettori La posizione e’ individuata.
2. Meccanica Fisica Medica – Giulio Caracciolo.
Meccanica 6. I moti nel piano (II).
Meccanica 6. I moti nel piano (II).
Energia meccanica CINETICA POTENZIALE
Aprofondimenti e Applicazioni
Testi e dispense consigliati
Un esempio.
Una forza orizzontale costante F=1,2N è applicata tangenzialmente all’albero di un disco solido che ruota attorno ad un asse verticale. Il raggio dell’albero.
LE FORZE E IL MOVIMENTO.
Il moto armonico Palermo Filomena.
Il moto circolare uniforme
Il Mot.
Moto circolare uniforme
Cinematica Punto materiale: modello che rappresenta un oggetto di piccole dimensioni in moto Traiettoria: linea che unisce tutte le posizioni attraverso.
Prof. Francesco Zampieri
LA FORZA CENTRIPETA Caprari Riccardo Scalia Lucrezia.
Isaac Newton I principi matematici della filosofia naturale di Newton 1686.
Esercizi (attrito trascurabile)
4. I moti nel piano e nello spazio (II)
Moto circolare uniforme
MOTO circolare uniforme
6. I principi della dinamica (II)
Isaac Newton
1 Lezione XI Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Avviare la presentazione col tasto “Invio”
Campo Elettrico Definizione operativa di campo elettrico: Il vettore campo elettrico associato ad una determinata carica sorgente Q, posta in un.
Test di Fisica Medicina. Il Moto 1° Quesito Un oggetto di massa m = 0,5kg, legato ad una fune, viene fatto ruotare su una traiettoria circolare ad una.
Prendendo in considerazione il moto dei corpi estesi, per i quali varia nel tempo l’orientazione nello spazio. Possiamo parlare del moto rotatorio.
Esercizio-Tre blocchi di massa rispettivamente m 1 =5Kg, m 2 =2 Kg e m 3 =3Kg poggiano su un piano orizzontale e sono uniti da due funi (vedi figura).
La misura della circonferenza e del cerchio
Cinematica del punto materiale Studia il moto dei corpi senza riferimento alle sue cause Il moto è completamente determinato se e` nota la posizione del.
Cinematica in 2 d. Moto parabolico Moti circolari Sono i moti che avvengono lungo una circonferenza Velocità cambia direzione continuamente.
Transcript della presentazione:

IL MOTO CIRCOLARE UNIFORME A. Martini IL MOTO CIRCOLARE UNIFORME

MOTO CIRCOLARE UNIFORME Un oggetto si muove di MOTO CIRCOLARE UNIFORME quando:

MOTO CIRCOLARE UNIFORME Un oggetto si muove di MOTO CIRCOLARE UNIFORME quando: LA SUA TRAIETTORIA E’ UNA CIRCONFERENZA

MOTO CIRCOLARE UNIFORME Un oggetto si muove di MOTO CIRCOLARE UNIFORME quando: LA SUA TRAIETTORIA E’ UNA CIRCONFERENZA

MOTO CIRCOLARE UNIFORME quando: Un oggetto si muove di MOTO CIRCOLARE UNIFORME quando: LA SUA TRAIETTORIA E’ UNA CIRCONFERENZA E LA SUA VELOCITA’ TANGENZIALE RIMANE COSTANTE NEL TEMPO

VELOCITA’ TANGENZIALE RIMANE COSTANTE NEL TEMPO = COST. V1 E LA SUA VELOCITA’ TANGENZIALE RIMANE COSTANTE NEL TEMPO

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

varia comunque, istante per istante Anche se la velocità tangenziale rimane costante come intensità, varia comunque, istante per istante in direzione V1 = COST. V1

V1 = V2 V1

V2 V1 = V2 V1 R 

Questo significa che il moto circolare uniforme è un moto ACCELERATO V2 V1 = V2 V1 R 

Questo significa che il moto circolare uniforme è un moto ACCELERATO V2 V1 = V2 V1 R  Calcoliamo dunque questa ACCELERAZIONE a = v/t

V2 V1 = V2 V1 R 

V2 V2 V1 = V2 -V1 V1 R 

V2 V2 V1 = V2 -V1 V1 R 

V2 V2 V1 = V2 -V1 V1 R 

V2 V2 V1 = V2 -V1 V1 R  V=V2-V1

I due triangoli colorati in azzurro V2 V2 V1 = V2 I due triangoli colorati in azzurro sono simili, quindi possiamo scrivere questa proporzione: -V1 V V1 R S 

I due triangoli colorati in azzurro V2 V2 V1 = V2 I due triangoli colorati in azzurro sono simili, perché formati da r e t t e perpendicolari a due a due, quindi possiamo scrivere questa proporzione: -V1 V V1 R S V V  = S R

I due triangoli colorati in azzurro V2 V2 V1 = V2 I due triangoli colorati in azzurro sono simili, perché formati da r e t t e perpendicolari a due a due, quindi possiamo scrivere questa proporzione: -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R

V2 V2 V1 V2 per determinare l’accelerazione dividiamo ambo i membri = V2 per determinare l’accelerazione dividiamo ambo i membri dell’equazione per t -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R

V2 V2 V1 V2 per determinare l’accelerazione dividiamo ambo i membri = V2 per determinare l’accelerazione dividiamo ambo i membri dell’equazione per t -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R V S V = t R t

la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , = V2 e poiché s /t è la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , si può scrivere: -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R V S V = t R t

la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , = V2 e poiché s /t è la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , si può scrivere: -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R V S V = t R t

la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , = V2 e poiché s /t è la velocità tangenziale v, e V /t è l’accelerazione a , si può scrivere: -V1 V V1 R S V V  = S R V V S = R V S V = t R t V V a = R

V2 V2 V1 = V2 QUINDI: -V1 V V1 R S  V V a = R

V2 V2 V1 = V2 QUINDI: -V1 V V1 R S  V2 a = R

V1 V2 V R aC V2 aC = R ACCELERAZIONE CENTRIPETA = QUESTA E’ LA FORMULA DELL’ACCELERAZIONE CHE, ESSENDO DIRETTA VERSO IL CENTRO DELLA CIRCONFERENZA, SI CHIAMA ACCELERAZIONE CENTRIPETA V1 = V2 V R aC V2 aC = R

PER STUDIARE IL MOTO CIRCOLARE UNIFORME CON FACILITA’ OCCORRE DEFINIRE ALCUNE NUOVE GRANDEZZE

IL PERIODO LA FREQUENZA IL RADIANTE LA VELOCITA’ ANGOLARE

IL PERIODO

a percorrere un’intera Il PERIODO è il tempo T impiegato dal corpo a percorrere un’intera circonferenza, la cui lunghezza è: V R aC

T

T

T

T

T

T

T

T

T

T

LA FREQUENZA

f V R aC La FREQUENZA f è il numero di giri fatti dal corpo nell’unità di tempo (di solito 1 sec) V R aC

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1

f 1 E’ PASSATO 1 SECONDO!

f E’ PASSATO 1 SECONDO! e il corpo ha fatto 1 giro e un po’ 1 (per es. 1,85 giri)

f allora la sua frequenza è: f = 1,85 Hz E’ PASSATO 1 SECONDO! e il corpo ha fatto 1 giro e un po’ (per es. 1,85 giri) allora la sua frequenza è: f = 1,85 Hz

f allora la sua frequenza è: f = 1,85 Hz E’ PASSATO 1 SECONDO! Hz è l’unità di misura della frequenza: 1Hz = 1 giro/sec 1 E’ PASSATO 1 SECONDO! e il corpo ha fatto 1 giro e un po’ (per es. 1,85 giri) allora la sua frequenza è: f = 1,85 Hz

IL RADIANTE

UNA NUOVA UNITA’ DI MISURA DEGLI ANGOLI IL RADIANTE è UNA NUOVA UNITA’ DI MISURA DEGLI ANGOLI

QUESTA E’ LA SUA DEFINIZIONE:

Se dividiamo la circonferenza in 360 parti tutte uguali, ognuno di questi archi (A) risulta “sotteso” da un angolo che chiamiamo GRADO SESSAGESIMALE A

Supponiamo ora di scegliere un arco di circonferenza più grande di A.

Supponiamo ora di scegliere un arco di circonferenza più grande di A.

E precisamente scegliamolo in modo che la sua LUNGHEZZA sia uguale a quella del RAGGIO R R

questo arco lungo come R L’ angolo che sottende questo arco lungo come R prende il nome di RADIANTE R

questo arco lungo come R L’ angolo che sottende questo arco lungo come R prende il nome di RADIANTE R   = 1 Rad

R R  Poiché la circonferenza ha lunghezza c = 2  R significa che essa è divisa in 2archi ciascuno lungo come il raggio R e quindi tutta la circonferenza è sottesa da un angolo 2radianti R R 

Questa allora è la relazione che permette di passare dai radianti ai gradi sessagesimali e viceversa: R  2  Rad X Rad = ° 360°

R  2  Rad X Rad ° X Rad ° 2  2  X Rad ° = = = Questa allora è la relazione che permette di passare dai radianti ai gradi sessagesimali e viceversa: R  2  Rad X Rad = ° 360° 360 X Rad ° = 2  2  X Rad ° = 360

E’ BENE RICORDARE QUESTE RELAZIONI:

LA VELOCITA’ ANGOLARE

è definita come il rapporto tra l’angolo “spazzato” in un certo tempo La VELOCITA’ ANGOLARE è definita come il rapporto tra l’angolo “spazzato” in un certo tempo ed il tempo impiegato a “spazzarlo”

Prova da solo a dimostrare queste relazioni che ti consiglio di imparare a memoria!

LA FORZA CENTRIPETA

V1 V2 V R aC V2 aC = R ACCELERAZIONE CENTRIPETA = COME ABBIAMO VISTO, UN OGGETTO CHE SI MUOVE DI MOTO CIRCOLARE UNIFORME E’ SOTTOPOSTO AD UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA V1 = V2 V R aC V2 aC = R

V1 V2 V R aC V2 aC = R ACCELERAZIONE CENTRIPETA = QUESTA ESSENDO PERPENDICOLARE ALLA VELOCITA’ NE CAMBIA CONTINUAMENTE LA DIREZIONE V1 = V2 V R aC V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

V1 = V2 V2 aC = R

ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA QUINDI, SE C’E’ UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA FORZA CENTRIPETA V1 = V2 V R aC V2 aC = R

ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA QUINDI, SE C’E’ UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA FORZA CENTRIPETA V1 = V2 V FC R V2 aC = R

ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA QUINDI, SE C’E’ UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA FORZA CENTRIPETA V1 = V2 V FC m R V2 FC = m R

ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA QUINDI, SE C’E’ UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA FORZA CENTRIPETA V1 = V2 V FC m R OPPURE: V2 FC = m R

ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA QUINDI, SE C’E’ UNA ACCELERAZIONE CENTRIPETA SIGNIFICA CHE C’E’ ANCHE UNA FORZA CENTRIPETA V1 = V2 V FC m R OPPURE: m 2 FC = R

VERIFICA SPERIMENTALE LA FORZA CENTRIPETA VERIFICA SPERIMENTALE

 Sappiamo che quando una massa m ruota legata ad un filo (come mostrato in questa figura) ad una velocità angolare costante, l’angolo  si mantiene esso pure costante.

 Questa è una condizione di stazionarietà. Studiamone le forze in gioco.

 P

 Rv P

Dato che la sferetta si muove di moto circolare uniforme, essa deve essere sottoposta ad una forza centripeta  Rv P

Dato che la sferetta si muove di moto circolare uniforme, essa deve essere sottoposta ad una forza centripeta  Rv Fc P

C’è una relazione fra queste tre forze? Dato che la sferetta si muove di moto circolare uniforme, essa deve essere sottoposta ad una forza centripeta  Rv Fc P C’è una relazione fra queste tre forze?

 E’ evidente che la forza centripeta Fc (della cui esistenza siamo certi, dato che la sfera si muove di moto circolare uniforme) è la risultante della forza peso P e della reazione vincolare Rv  Rv Fc P

 E’ evidente che la forza centripeta Fc (della cui esistenza siamo certi, dato che la sfera si muove di moto circolare uniforme) è la risultante della forza peso P e della reazione vincolare Rv  Rv Fc P

 E’ evidente che la forza centripeta Fc (della cui esistenza siamo certi, dato che la sfera si muove di moto circolare uniforme) è la risultante della forza peso P e della reazione vincolare Rv  Rv Fc P

 Se aumenta la velocità di rotazione (la velocità angolare ) aumenta contemporaneamente la forza centripeta Fc , necessaria a mantenere in rotazione la massa m: Fc = m 2 r  Rv Fc P

 Se aumenta la velocità di rotazione (la velocità angolare ) aumenta contemporaneamente la forza centripeta Fc , necessaria a mantenere in rotazione la massa m: Fc = m 2 r  Rv Fc P

 Se aumenta la velocità di rotazione (la velocità angolare ) aumenta contemporaneamente la forza centripeta Fc , necessaria a mantenere in rotazione la massa m: Fc = m 2 r  Rv Fc P

 Se l’angolo  non aumentasse contemporaneamente, dovrebbero aumentare contemporaneamente sia P che Rv (altrimenti la risultante Fc non avrebbe direzione perpendicolare all’asse di rotazione, come deve essere, dato che la traiettoria della pallina sta su un piano perpendicolare a questo asse)  Rv Fc P

 Se l’angolo  non aumentasse contemporaneamente, dovrebbero aumentare contemporaneamente sia P che Rv (altrimenti la risultante Fc non avrebbe direzione perpendicolare all’asse di rotazione, come deve essere, dato che la traiettoria della pallina sta su un piano perpendicolare a questo asse)  Rv Fc P

 Rv Infatti: m Fc P

 Rv m Fc P

 Rv m Fc P

 Rv m Fc P

 Rv m Fc P

 m Ma è ovvio che P non può aumentare improvvisamente da solo! Rv Fc

 m Ma è ovvio che P non può aumentare improvvisamente da solo! Rv Fc

Deve quindi cambiare  Rv m Fc P

Deve quindi cambiare  Rv m Fc P

Deve quindi cambiare  Rv m Fc P

Deve quindi cambiare  Rv m Fc P

 Rv m Fc  P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m Fc  P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m Fc tg  =  P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m Fc Fc tg  =  P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m Fc Fc tg  =  P P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m Fc Fc tg  =  P P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m m2r Fc tg  =  P P

 Possiamo dunque scrivere: Rv m m2r Fc tg  =  P mg

 Possiamo dunque scrivere: Rv m m2r Fc tg  =  P mg

 Possiamo dunque scrivere: Rv m 2r Fc tg  =  P g

E poichè è: = 2 /T  Rv m 2r Fc tg  =  P g

E poichè è: = 2 /T  Rv m 2r Fc tg  =  P g T2

Fotograferemo, con la tecnica della foto stroboscopica, il moto di una pallina legata ad un disco collegato all’albero di un motore: motore albero disco filo a piombo L scala graduata

questa è la formula che utilizzeremo: motore albero disco filo a piombo L scala graduata

tg  = 2r g T2 L Lreale Lfoto motore disco filo a piombo albero disco filo a piombo L asta graduata

tg  = 2r g T2 L Lreale Lfoto COME EFFETTUARE LE MISURE motore disco albero disco filo a piombo L asta graduata