Sociologia della famiglia

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Sociologia della famiglia Corso di laurea in Servizio Sociale Sede di Biella Anno accademico 2007-2008 Elisabetta Donati Lezione 2

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici Diversità storiche, culturali e di valore nel concepire e definire la famiglia, o meglio, le famiglie. I contributi di due filoni di ricerca: GLI STUDI STORICI GLI STUDI DELLE DONNE

L’approccio storico secondo Michael Anderson Storico-demografico (es. Laslett) Dati relativi età al matrimonio, fecondità, ecc Storia dei sentimenti Interesse verso la qualità e il significato attribuito alle relazioni Economia dell’aggregato domestico Concetto di strategie familiari, adoperate dai componenti per mantenere il livello di vita tradizionale

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici Gli studi storici, Alcuni insegnamenti: Le esperienze ritenute naturali, come essere bambino, ragazzo, donna e uomo, sono segnate da esperienze storico-sociale; La varietà delle strutture familiari nel passato

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici Gli studi delle donne, Alcuni insegnamenti: La famiglia non è un’entità omogenea e unitaria, organizzata intorno a ruoli e funzioni, ma il luogo privilegiato delle differenze La famiglia e la divisione sociale del lavoro sono strutturate sia da rapporti di genere (di coppia) che di età (di generazione), dunque le esperienze familiari vanno destrutturate sulla base dell’età e del genere.

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici Come tracciare i confini della famiglia? In base a quali criteri definire la famiglia? Primo criterio: Criterio del chi vive con chi? Vivere sotto lo stesso tetto CRITERIO SPAZIALE-RESIDENZIALE Secondo criterio: Vincolo/relazione: di matrimonio/affettivo, di discendenza, di parentela/affinità CRITERIO RELAZIONALE

Le dimensioni di analisi della famiglia: aspetti concettuali e metodologici Attenzione al vincolo familiare (di sesso e di filiazione), ossia, alla collocazione lungo le due assi verticale/orizzontale, ovvero, ai rapporti di generazione e di genere Proposta studiosi del gruppo di Cambridge (Laslett et al. ), classificare le famiglie da un punto di vista di residenzialità e vincolo in 4 tipi

La tipologia delle convivenze familiari secondo Laslett Criterio base: individuazione dei nuclei familiari, costituiti in base a vincoli coniugali (coppie sposate) o di filiazione (genitori e figli) Nucleare/Semplice Multiplo Esteso Senza struttura Tutti i componenti della household fanno parte di uno stesso nucleo, in qualità di coniuge oppure di genitore oppure di figlio. Esempi: due coniugi senza figli, un solo genitori con figli. Nella household si ha la presenza di più di un nucleo familiare. Ad esempio, coppia dei genitori, con figlio sposato e relativo coniuge presente, si parla in questo caso di famiglia a ceppo. Vi è un solo nucleo tra i conviventi, ma vi sono anche persone che non appartengono a questo nucleo, ma sono con esso imparentate (in qualità di fratelli, suoceri, ecc.). Ad esempio: coppia sposata con o senza figli con madre moglie Convivenza tra persone senza legame o con un legame di parentela diversa da quello coniugale e di filiazione, oppure una persona che vive sola

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici DIMENSIONE TEMPORALE:IL CICLO E IL CORSO DI VITA Berkner critica Laslett, perché: “Si può parlare correttamente di struttura familiare solo nel senso di regole che presiedono al definire chi vive con chi e entro quali rapporti di autorità lungo il ciclo di vita, e non solo in un particolare momento o fase del corso di vita”.

La famiglia: aspetti concettuali e metodologici DIMENSIONE TEMPORALE: IL CORSO DI VITA Importanza nell’analisi delle convivenze familiari della dimensione temporale Un esempio: Una famiglia coniugale-nucleare (coppia + figli), diviene una famiglia multipla allorquando il figlio si sposa e porta la moglie nella casa paterna, alla morte dei genitori anziani, la famiglia torna ad essere una famiglia nucleare, fino a quando, nuovi eventi non ne alterino la struttura

Il ciclo di vita familiare/corso di vita Dimensione temporale: con l’andare del tempo, con il trascorrere dell’età, da una fase all’altra del ciclo di vita o del corso di vita mutano: I componenti di una famiglia (per nascite, morti, matrimoni, scelte) I rapporti che li legano (il tipo di vincolo) Le posizioni nella famiglia (ad es. l’attribuzione di competenze, potere, autorità)

Il ciclo di vita familiare/corso di vita Ciclo di vita familiare “normale” (criticato): formazione della famiglia nucleare (la coppia) espansione numerica (nascita dei figli) contrazione delle dimensioni (i figli lasciano la casa) ‘nido vuoto’ (resta la coppia di origine) estinzione della famiglia

La famiglia occidentale nel passato: la tesi del “processo di contrazione” (Durkheim): con l’industrializzazione si è assistito ad un passaggio progressivo ed inevitabile dalla famiglia multipla (prevalente nel passato) alla famiglia coniugale-nucleare moderna. In altre parole, secondo tale tesi, ogni matrimonio ora dava luogo ad una nuova famiglia (dal punto di vista residenziale) (Tesi fortemente criticata dagli storici)

La famiglia occidentale nel passato: Rovesciamento della tesi di Durkheim Il gruppo di Cambridge (Laslett et al. The Household and Family in the Past Time) rovescia la tesi del “processo di contrazione” Si smentisce la linearità dello sviluppo delle forme familiari e del rapporto di dipendenza univoco tra formazioni socio-economiche e strutture familiari. In Inghilterra nel XV secolo prevaleva già la famiglia nucleare-coniugale, ben prima dell’avvento dell’industrializzazione. Conclusioni: Forte diversificazione delle forme familiari nel passato, a seconda di città o campagna, delle diverse forme di accesso alla proprietà, dei sistemi di eredità e tipi di contratti agricoli, forme di accesso ai mestieri, ecc.

La famiglia occidentale nel passato: i due tipi ideali di Hajnal-Laslett La famiglia “orientale” Età al matrimonio: BASSA Differenze di età nella coppia: ALTA Regola residenza: PATRI-LOCALE Non usava andare a servizio Età al matrimonio: ALTA Differenze di età nella coppia: BASSA Regola residenza: NEO-LOCALE Presenza servi

La famiglia occidentale nel passato: i Paesi dell’Europa del Sud Il modello Hajnal/Laslett è adeguato a spiegare il sistema di formazione della famiglia dei Paesi Mediterranei? In questi Paesi vi è una eterogeneità più ampia che nei Paesi settentrionali e in quelli orientali In alcune regioni Italiane era prevalente come nel modello orientale il tipo di famiglia multipla o estesa (Emilia Romagna e Toscana), ma laddove si seguiva la regola neolocale (prevalentemente nelle regioni del Sud) ci si sposava presto In Italia frattura e differenze anche tra città e campagna e tra ceti sociali

La famiglia occidentale nel passato: L’instabilità della famiglia nel passato Forte instabilità della famiglia nel passato Cause: 1)Mortalità diffusa (epidemie, morte al parto della madre, cattive condizioni igieniche, ecc.), 2) Emigrazioni di alcuni membri familiari, elevata mobilità geografica Effetti e caratteristiche della instabilità coniugale: Matrigne, patrigni, figli di secondo letto ecc, Segalen, parla di “Poligamia successiva”, Forte similarità in termini di strutture familiari e di relazioni familiari con le famiglie “ricostituite” o “ricomposte”, ma anche con le famiglie “monogenitore” L’emigrazione per le famiglie povere era uno strumento per mantenere un equilibrio tra le RISORSE e i BISOGNI

Industrializzazione e trasformazioni della famiglia La famiglia non più unità produttiva, l’emergere dello spazio domestico Separazione tra spazi produttivi e spazi riproduttivi Mutamenti di genere della famiglia: spazi maschili e spazi femminili, nascono due figure speculari: Operaio e Casalinga Mutano i rapporti tra le generazioni nella famiglia Prima transizione demografica (passaggio da alto tasso di mortalità e natalità a bassa mortalità e fecondità) L’accesso al reddito rese possibile il matrimonio anche nei ceti più bassi