Oggetti come strumenti per comunicare Il disvelamento di significati è una delle operazioni che il museo compie, a beneficio del pubblico, sulle collezioni.

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Oggetti come strumenti per comunicare Il disvelamento di significati è una delle operazioni che il museo compie, a beneficio del pubblico, sulle collezioni di oggetti che conserva e che mostra nelle sue vetrine. Questo è vero soprattutto nel caso dei musei scientifici!! Rivediamo il perché…

Gli “oggetti” dei musei scientifici e naturalistici non sono degli “unici”, irripetibili e insostituibili: sono degli esemplari di qualcosa che è esistito o esiste tuttora in migliaia o milioni di repliche.

In molti casi il reperto esposto in un museo scientifico contraddice anche altri enunciati sulle qualità che dovrebbe avere qualunque oggetto degno di essere musealizzato: di essere prezioso, o di essere raro o eccezionale, o almeno di essere bello

Abbiamo visto che una delle missioni principali di ogni museo è quella di operare una ricontestualizzazione di ciò che esibisce...

Nei musei d’arte, questa operazione deve esplicitare il valore intrinseco - essenzialmente estetico - delle opere esposte, che sono oggetti unici e irripetibili su una scala spazio- temporale. La loro ricontestualizzazione si limita infatti a collocarle al posto che spetta loro in tale scala spazio-temporale: epoche e scuole nazionali e/o regionali. (Salvo che nelle mostre temporanee, che sono spesso ‘a tema’).

Nel caso del museo scientifico, invece, ogni oggetto, che spesso di per sé è banale e senza un valore intrinseco immediatamente apprezzabile, per diventare interessante ha bisogno di essere ‘collocato’ all’interno di una griglia interpretativa che fa riferimento alle conoscenze che se ne hanno. Oppure, ancora più esplicitamente, deve essere accompagnato da spiegazioni che ci informino sulla sua natura: che cos’è, come si è originato, da dove proviene…

In sostanza, ad ogni oggetto che espone, il museo scientifico deve attribuire un significato, in forza del quale l’oggetto stesso viene utilizzato come elemento di un discorso, e quest’ultimo non è altro se non il disegno progettuale a cui risponde il percorso espositivo. Tale disegno progettuale può consistere nella rappresentazione di un ordinamento classificatorio (è pur sempre una griglia interpretativa…), ma almeno altrettanto spesso può vertere sulla delucidazione di concetti.

Esemplari, significati, concetti: sono questi i termini attraverso i quali si estrinseca la vocazione didattica del museo scientifico. Gli oggetti, nel museo scientifico, diventano degli strumenti per comunicare.

Proprio per questi motivi abbiamo definito i musei scientifici come musei ad alto valore aggiunto. Esponendo sassi e conchiglie, dunque oggetti di valore intrinseco pressoché nullo, ma intervenendo su di essi con operazioni sintattiche particolarmente elaborate, il museo scientifico riesce ad insegnare più cose e più efficacemente di un museo che conserva ed espone dei grandi capolavori.