+ EDUCARE LANZIANO ALLA SALUTE. + + Quali difficolta nel comunicaresaluteallanziano ?

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il counselling e la comunicazione con i genitori
Advertisements

SUPERARE IL PANICO.
DIALOGARE CON I FIGLI.
Anna Maria FAVORINI Il Contratto Educativo e Didattico.
Presentazioni internazionali Campobasso 13 e 14 ottobre 2003.
CRONOS la Banca del Tempo dei Ragazzi
Incontro di formazione per educatori alla I esperienza
La valutazione dei corsisti I si i no i pensavo e i vorrei dei commenti finali …..ad un certo punto della vita si pensa di sapere tutto poi si scopre.
Convegno Nazionale A.V.U.L.S.S., San Giovanni Rotondo, 18-19/11/2006
Lo sforzo di molti, la passione di tutti
L’ascolto Sapere ascoltare e un fatto psicologico diverso dall’udire, che è invece un fenomeno fisiologico. È la prima competenza comunicativa che apprendiamo,
CORSO HT TEST Principi per migliorare lefficacia del proprio management.
Relatore: Laura Marinelli- PressCom Srl
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
RISULTATI QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE ALUNNI DEL CIRCOLO a.s.2006/2007 Viene rappresentata la comparazione tra i risultati degli anni scolastici 2005/2006.
Scopriamo la forza che è in noi
Comunicazione e intelligenza emotiva
4^ - 5^ scuola primaria 1^-2^-3^scuola secondaria di primo grado
Oratorio di Ghedi Formazione catechisti Gennaio 2012 IL GRUPPO DEI BAMBINI SECONDO INCONTRO.
Dalla comunicazione alla relazione
29 MAGGIO 2009 Percorso di sostegno alla Genitorialità.
Comunicazione Prof.ssa Maria Grazia Strepparava
Il colloquio : l’arte del dialogo
“Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”
Progetto SKILL LAB Centro Giovanile Meltin Pop di Aron a
La nostra amicizia non dipende da cose come lo spazio e il tempo.
GUIDA PER ALUNNI E GENITORI
A cura di Veronica Navarra
Che cosa rappresenta per me il momento del circle time …
LA STORIA DI ANDRE’.
La mia autostima.
Il Centro di Ascolto: un modo di essere Caritas
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm. Secondo incontro di formazione per gli animatori.
Intervista alla maestra modello
La tua amicizia e' : un prezioso tesoro ....
Incontro Reflect-Or EMPOWERMENT RIFLESSIVO: ESPERIENZE SUL CAMPO
‘LA SCUOLA CHE VORREI’ Un progetto di ricerca dell’
DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi 31 marzo.
RE - START SPUNTI PER UNA RIPARTENZA TRAVOLGENTE.
Buona sera a tutti! Stasera apprendiamo come far esplodere i numeri nelle nostre squadre applicando il nostro Sistema di lavoro!
Le parole del dialogo.
“ La comunicazione è ormai saldamente riconosciuta tra i doveri dello Stato. E' un mezzo strategico e non sussidiario, per conseguire un bene pubblico.
Dialogo e conflittualità nella coppia
“Giovani e Impresa” “La vita in azienda” 1 La comunicazione e le relazioni interpersonali Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato.
TENER BOTTA COME GENITORI
“Come costruire una relazione genitori – figli positiva per entrambi”
Voglio parlare col dirigente! Conflitto e conflitti a scuola Incontro conclusivo Torino – 16 febbraio 2015 Relatore: Mauro Doglio.
LA COMUNICAZIONE DIDATTICA Corso Istruttori Nazionali di Sci Alpinismo Padova 25 ottobre 2008.
Le dinamiche di gruppo e la relazione educativa
Visibilinvisibili Giornate di Formazione operatori di sportello Torino, marzo 2006 PREMESSA: PER UN BUON INIZIO BISOGNA CREARE IL MIGLIOR CLIMA POSSIBILE.
L’ ascolto non è soltanto una funzione fisiologica legata all’organo di senso, ma è parte del processo di comunicazione, è un elemento fondamentale.
EMOZIONI IN GIOCO Progetto di Alfabetizzazione Emotiva A.S. 2014/2015
DAL GRUPPO ALLA SQUADRA Come creare coesione agonistica
Assistenza Volontaria Domiciliare “CONOSCERE PER AIUTARE”
RIPRODU1ZIONE DEL MODELLO-MAPPA (PUZZLE) E VERBALIZZAZIONE
IL RUOLO DEI GENITORI NELLO SVILUPPO DELL’AUTOSTIMA
Tutto il problema della vita è dunque questo:
Comunicazione come relazione
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole C31 -2 MODULO C Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
C’ERA UNA VOLTA… C’era una volta un uomo, uno qualunque, che dopo un lungo peregrinare si trovò vicino al baratro del “fine vita”. Al di là il buio…
Cosa è la Religione La Religione riguarda il rapporto dell’uomo con Dio. Alla base di ciascuna religione c’è la convinzione che il mondo e la vita dell’uomo.
Le persone possono essere raggruppate in tre tipologie di personalità PASSIVIAGGRESSIVI ASSERTIVI.
Dott.ssa Graziani Marina Psicologa dell’età evolutiva Sito Web:
Paola Gentile-Flora Olivieri A.R.I.A.C.- Associazione Ricerca Italiana Apprendimento Cooperativo 7° SEMINARIO ANNUALE Con il Patrocinio Università degli.
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali IL COLLOQUIO.
Comunicazione è Relazione 18/2/2014. DOVE ERAVAMO RIMASTI …
Corso di comunicazione efficace Carlo Bosna
Autenticità (o congruenza)  “Tutti noi conosciamo individui di cui ci fidiamo perché sentiamo che essi sono realmente come appaiono, aperti e trasparenti;
Transcript della presentazione:

+ EDUCARE LANZIANO ALLA SALUTE

+

+ Quali difficolta nel comunicaresaluteallanziano ?

+ In concreto cosa troviamo difficile?

+ Attivare una telecamera Consapevolezza

+ La Comunicazione Spontanea Dare per scontato Malintesi Insinuazioni Interpretazioni Peggioramento del clima relazionale

+ OBIETTIVI La Comunicazione Professionale Consapevole si caratterizza per la presenza di

+ Ottenere il consenso da tutti Far capire tutto e subito Rendere ragionevoli (razionali) Avere le stesse priorità Che gli altri la pensino come me Che gli altri si comportino come io penso sia giusto GLI OBIETTIVI IMPOSSIBILI

+ Convinzioni Abitudini Informazioni Pregiudizi Timori Ricordi Progetti Conoscenze scientifiche DatiStatisticheInformazioni ConsigliIndicazioniPrescrizioni ANZIANOPROFESSIONISTA

+ Lanziano NON È UNA TABULA RASA Partire da Cosa pensa eun segnale relazionale forte E riduce il rischio di malintesi S.Ivis M.A.Longo

+ Larte di domandare Le domande buone abbastanza devono: avere come obiettivo, conoscere qualcosa di più dellanziano: le sue esperienze, la sua storia, le sue aspettative essere utili: capaci di portare informazioni e dati significativi essere accettabili: non troppo imbarazzanti e lontane dalla realtà cognitiva dellanziano

+ OGNI SCAMBIO COMUNICATIVO è composto da 2 elementi: La Relazione (come viene detto) segnalato soprattutto dal non verbale Il Contenuto (che cosa viene detto) un dato, un fatto, una richiesta

+ Cosa mi aspetto che tu faccia Come ti giudico e ti considero Che rapporto voglio/accetto che ci sia tra noi Ogni messaggio indica non solo di cosa stiamo parlando ma anche:

+ Informazioni BREVI Semplici Linguaggio adeguato un campo informativo per volta

+ Informazioni se modificano ciò che laltro sa senza creare rifiuto o non ascolto Accettabili

+ Traducibili in comportamenti Integrabili con i progetti Concrete Informazioni

+ La sordita informativa Information over load Confirmation bias

+ Nessuna informazione TROPPE INFORMAZIONI

+ LE ABITUDINI Ogni comportamento nasce dalla nostra storia, esperienza e contribuisce a costruire la nostra immagine. Tendenza alla ripetizione di un determinato comportamento

+ LE ABITUDINI Un abitudine non può essere stravolta dalloggi al domani: abbiamo bisogno delle nostre abitudini quali sinonimi di certezze, come dei punti di riferimento stabili.

+ Da insistere… A rendere POSSIBILE Prima di Aggiungere informazioni Chiedere che informazioni hanno già Imporre comportamenti Chiedere che cosa hanno pensato di fare Sottolineare le scelte che non condividiamo Valorizzare i comportamenti positivi

22 PARTE PRATICA

+ Meglio morire contenti (Un dialogo tra medico e paziente) Leggere la trascrizione del dialogo (v. manuale) Individuare: gli obiettivi possibili gli interventi efficaci gli interventi poco utili Una possibile risposta del medico allultima frase della paziente.

+ Si ringrazia listituto change di torino per aver autorizzato lutilizzo dei supporti audiovisivi