“Buone pratiche” per un percorso inclusivo

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Transcript della presentazione:

“Buone pratiche” per un percorso inclusivo UMBERTIDE, 30 MARZO 2006

La scuola come luogo dell’apprendere Comunica Al suo interno Con le famiglie Con le altre scuole Con il territorio In rete

La scuola come luogo dell’apprendere

Cosa fare… (Scuola Infanzia) Oltre alle abituali attività, sarebbe opportuno contestualizzare nei vari campi di esperienza: Giochi e attività per educare a : Sentire , ascoltare, analizzare Riconoscere memorizzare, ripetere, produrre suoni Differenziare il significato di una parola dalla sua veste sonora Individuare di una parola: - Come inizia? Come termina?, E’ lunga? È corta? ( Arriva un bastimento… carte, filastrocche, rime, assonanze…)

Cosa fare… (Scuola Primaria – classe prima) Organizzare giochi e attività per la rilevazione delle competenze fonologiche (Il carrello della spesa, la lista della spesa, scritture su disegni) Giochi ed attività per individuare: Sillaba iniziale, fonema iniziale Sillaba e fonema finale Lunghezza della parola Sillabe che la compongono (Cerco cose che cominciano come… nomi lunghi, nomi corti, che finiscono…) Prevedere attività differenziate in relazione alle diverse fasi in cui si collocano gli alunni

Cosa fare … Il carrello della spesa (scuola infanzia / 1° classe)

Registrazione parole lette RISO SALE LATTE FARINA ORZO CAFFE’ PASTA TONNO ZUCCHERO ALUNNI DATA RILEVAZIONE

Approccio sensoriale ai grafemi

Cerco…e…

LA CASA DEI SUONI fase alfabetica

COMPETENZA FONOLOGICA E CREATIVITA’ GLI AMICI DEL SIGNORE B BUCA LA BESTIA BRUTTA VA SUL BORDO BORDO’ BRISCOLA? DICE LA BALENA? BUE? DICE LA BESTIA! BABBO NATALE? E’ DI BURRO? DICE IL BACO BRRUCO? BACO? BèCO? BABBèO E BRUMOSO IL BEL BAMBINO LLC LO AMMETTO SONO BRAVO COMPLIMENTI

Cosa fare… classe prima Presentare un carattere alla volta, a partire solo dallo stampato maiuscolo Passare ad un altro carattere solo quando tutti i bambini hanno consolidato il rapporto suono/segno Apportare eventuali correzioni in stampato maiuscolo chiare e leggibili Utilizzare il laboratorio di informatica per attività di videoscrittura e di lettura/scrittura con software interattivo Presentare gradualmente le “difficoltà ortografiche” Motivare alla lettura attraverso semplici testi corredati di immagini - in stampato maiuscolo, con parole semplici e ad alta frequenza -

Cosa fare… (Scuola Primaria - primo e secondo biennio) Riconoscere le varie tipologie di errore: Fonologici (b/p, d/t, m/n, f/v, s/z , e a matrice visiva)fonetici (doppie, accenti) ortografici (digrammi, trigrammi ) Strutturazione graduale delle varie tipologie testuali Pianificazione del testo Elaborazione testuale di tipo collettivo Trasformazioni del testo Costruzione di matrici cognitive e mappe concettuali, inerenti apprendimenti essenziali, chiare e leggibili da tutti Verbalizzazione mappe Privilegiare le verifiche orali rispetto a quelle scritte

Cosa fare…3 (Scuola primaria primo e secondo biennio) Richiamare continuamente conoscenze e abilità essenziali Sviluppare le abilità relative all’uso ottimale dei mediatori didattici di tipo attivo, analogico, iconico, simbolico, quali: tavola pitagorica, linea dei numeri, figure geometriche, cartine geografiche, mappe, strumenti vari… Utilizzare computer e software interattivi per consolidare le abilità di base relative alla scrittura, alla lettura, al calcolo … Dare + tempo Semplificare attività Favorire attività di riflessione per lo sviluppo di modalità metacognitive

Cosa non fare Correggere hard magari con la penna rossa Sovrapporre la correzione alla scrittura del bambino Far svolgere la stessa attività ipotizzata per la classe senza introdurre elementi di semplificazione delle procedure

Cosa non fare? Non far: Scrivere in corsivo se l’abilità non si automatizza Leggere a voce alta Prendere appunti Copiare testi , operazioni matematiche ect… per migliorarne la qualità Puntare sullo studio mnemonico Dare prove di verifica troppo complesse Pensare che risultati scadenti siano dipendenti da scarso impegno

Quali prospettive operative? Dalle “buone pratiche” a: Costituzione di una comunità di pratiche professionali all’interno dell’istituzione scolastica PER Elaborazione di “memoria comunitaria” Costruzione di “oggetti didattici” caratterizzati da facile trasferibilità e ricombinabilità IN UNA LOGICA DI “RETE” CON ALTRE COMUNITA’ DI PRATICHE E CON LA RICERCA TEORICA