Prato Dr. Giuseppe Nocera

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Transcript della presentazione:

Prato 23.02.08 Dr. Giuseppe Nocera OBESITA’ E MMG Prato 23.02.08 Dr. Giuseppe Nocera

“Se insistete a voler dimagrire, questo è il mio consiglio: mangiate quanto vi pare, soltanto non ingoiate” H.Secombe “Dimagrire è semplicissimo: basta mangiare caviale senza pane e bere champagne senza bollicine” Lyz Taylor

L’obesità è una vera e propria pandemia globale che pertanto si può definire GLOBESITA’ OMS

Per definire la S. METABOLICA, occorre la manifestazione di almeno tre dei seguenti cinque parametri: - circonferenza addominale > 102 cm nel maschio e > 88 nella femmina - PA > 130/85 mmHg - trigliceridi > 150 mg/dl - HDL < 40 mg /dl nel maschio e 50 nella femmina - glicemia a digiuno > 110 mg/dl In Italia la prevalenza della s. metabolica è del 40 % negli ultra 50 enni

Nel San Antonio Heart Study, il doppio delle donne rispetto agli uomini aveva una circonferenza vita superiore ai limiti delle linee guida, mentre la prevalenza di s. metabolica era simile in entrambi i sessi, facendo perciò supporre che l’obesità addominale sia sovrastimata nelle donne. BMJ 2005;330:1363-1364

La circonferenza vita < 100 cm esclude per entrambi i sessi il rischio di diventare insulinoresistenti e quindi di sviluppare in futuro diabete e malattie cardiovascolari BMJ April 186,2005

In Italia, 4 milioni di persone sono obese e circa 16 milioni in sovrappeso. Il 25 % dei bambini fra i 6 e i 13 anni è in sovrappeso e il 5 % obeso. Nel mondo circa 1 miliardo in sovrappeso.

Il costo dell’emergenza obesità per lo stato italiano è lievitato a 22,8 miliardi di euro e il problema stesso è destinato a aumentare al ritmo del 25 % ogni 5 anni. Centro studi e ricerche Università Milano

In tutte le culture il cibo non è solo apporto calorico necessario alla sopravvivenza, ma si riveste di molteplici significati affettivi, sociali, culturali: cibo= amore, veicolato in prima istanza dal latte materno. L. Merati, docente all’istituto di psicoterapia ANEP, MI

Shape of the nations,2006

Shape of the Nations,2006

Shape of the Nations, 2006

L.Merati, docente istituto di psicoterapia ANEB,MI Spesso e in gran parte inconsciamente, il MMG manifesta sentimenti negativi nei riguardi del soggetto con obesità che non riesce a perdere peso, tende a inculcare un senso di colpa che interrompe la relazione terapeutica e spinge a rinunciare o a cercare nuove soluzioni, cadendo allora facilmente nella trappola della “diet industry”……. L’insoddisfazione, la svalutazione del corpo, le preoccupazioni eccessive per la propria immagine e le aspettative irrealistiche sono aspetti psicologici da valutare L.Merati, docente istituto di psicoterapia ANEB,MI

Il calo medio ponderale ottenibile con la terapia comportamentale è dell’8-10 % e si associa a una riduzione dei principali fattori di rischio associati all’obesità National institute of health clinical guidelines on the …. Treatment of overweight and obesity in adults 1998 sep; 6 suppl. 2:51S-209S

Ma un calo del 10 % tende a non essere apprezzato dai pazienti Ma un calo del 10 % tende a non essere apprezzato dai pazienti. Lo studio QUOVADIS ha evidenziato che i pazienti obesi che richiedono un trattamento per perdere peso hanno un BMI sognato che corrisponde a una perdita di peso del 32 % e un BMI massimo accettabile che corrisponde a un decremento ponderale del 23 % Dalle Grave, 2006

Cooper Z,Fairburn CG, Hawker DM, New York: Guilford Press; 2003 Maggiori sono le aspettative di perdita di peso a un anno e maggiore è il drop out a 1 e 3 anni. Il mancato raggiungimento dell’obbiettivo di peso e la percezione di non riuscire a raggiungerlo,porta il paziente a pensare che non valga la pena sforzarsi per cercare di continuare a modificare il suo stile di vita… con il risultato che il peso perduto è rapidamente recuperato Cooper Z,Fairburn CG, Hawker DM, New York: Guilford Press; 2003

I MMG non hanno formazione adeguata su come debba essere affrontato il problema obesità. Un recente sondaggio su 2500 pazienti, ha evidenziato che solo 1 su 5 era stato segnalato come obeso nella cartella clinica e aveva ricevuto di conseguenza un piano alimentare Dr. W. Thompson, MAYO Clinic, Rochester, Minnesota

E’dimostrato un significativo impatto del counselling del MMG sulla modificazione in senso positivo dello stile di vita… e sono state individuate alcune difficoltà nella scarsa motivazione (economica per mancanza di risorse), nel poco tempo disponibile, nella desuetudine al counselling e nella difficoltà del contatto periodico dei pazienti in counselling da parte dei MMG Bruna Zani, Massimo Bolognesi,Università di Bologna, facoltà psicologia,2001

L’educazione alimentare può diventare non solo l’occasione per fare informazione sul cibo e sulla fisiologia della nutrizione, ma soprattutto per rendere il cittadino- consumatore consapevole dei rischi che può incontrare nelle scelte legate all’alimentazione e dei modi per far fronte a tali rischi P. Di Fiore, presidente SIAS, The european journal of health,2007, 12-26

L’approccio medico tradizionale basato sulla sola restrizione calorica ha prodotto il fallimento del mantenimento del peso corporeo, ma anche danni alla sfera psicologica e comportamentale, sensi di colpa, di fallimento e incapacità a controllarsi che sfocia nella sindrome dello yo-yo

La terapia va oltre la dieta: deve guardare non ai chili, ma alla persona che è fatta di vissuti, idee e convinzioni che vanno “bonificate”.

solo il 78% dei medici sedentari consiglia regolarmente l’attività fisica e la percentuale sale al 92 % fra i medici non sedentari, che a loro volta indicano modalità precise per la sua esecuzione nel 41 %, contro il 26 % dei sedentari O.F. Moghadam,P:Bertuzzi,N.Bietta,2006; studio PASSI

Camminare può essere considerata l’attività fisica principale per la maggior parte delle persone

15-30 min /die di cammino per mantenere il peso corporeo almeno 80 (o almeno 35 di jogging) per dimagrire sensibilmente senza utilizzare dieta ipocalorica E.Arcelli, Univ. MI, SIAS 2007:12-26

Misurare la circonferenza addominale 2 Misurare la circonferenza addominale 2.stimolare maggiormente l’attività fisica