Gestione del paziente in terapia intensiva Dall’accoglienza dalla sala operatoria al trasferimento in reparto Prata giuseppe& Sparago Massimiliano
Box paziente
Comandi letto
bilancia
Riscaldatore con coperta termica
Respiratore con circuito
Ventilatore con valori impostati
Carrello di emergenza
Tram con cavi
Posizionamento tram
Tram posizionato
Drenaggio “pleur-evac”
Drenaggi mediastinici e pleurici
Mungitura drenaggi
Porta trasduttore
Portatrasduttore con trasduttori
Bilanciamento sistema
Calibrazione sistema al monitor
Monitoraggio del paziente
Aspirazione sangue
Prelievo per EGA
Reinfusione sangue
Lavaggio del sistema
emogasanalizzatore
Modulo GEM per coagulazione
pulsossimetro
Sonda per temperatura periferica
Compressiva dopo prelevamento safena
Telecamera box paziente
Monitor controllo pazienti video per telecamere box pazienti
Respirazione spontanea con tubo a “T” tecnica usata nello svezzamento dal respiratore prima dell'estubazione
Trattare il paziente e non il monitor Conclusioni L’elevata tecnologia di cui dispone la T.I. di cardiochirurgia, può facilmente far pensare che anche non osservando il paziente si possono avere tutte le informazioni necessarie ricorrendo, al monitor oppure analizzando l’EGA.Invece i monitor ci forniscono solo dei numeri che sono soggetti ad interpretazioni, ad analisi, confronti, e anche a contestazioni se non opportunamente rapportati alla clinica e ad un’interazione di tutti i dati che disponiamo (RX, EGA, ECG, ECO, etc.). L’assistenza in T.I. è estremamente complicata perché si trova a dover gestire il delicato processo post-operatorio e, allo stesso tempo, è chiamata anche a saper preparare clinicamente e psicologicamente un paziente per l’ingresso in reparto. L’umanizzazione della T.I. e il complesso lavoro di analisi e gestione dei dati, correttamente amalgamati, sono sicuramente la migliore risposta assistenziale che si può fornire ad un paziente che si trova nella condizione di dover subire tutta una serie di eventi sconosciuti e drammatici.