in rete interospedaliera di un infarto acuto ST elevato

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Transcript della presentazione:

in rete interospedaliera di un infarto acuto ST elevato Trattamento in rete interospedaliera di un infarto acuto ST elevato Caterina Violo U.O. Cardiologia Pontedera Casciana Terme, 12-01-2008 Grand Hotel San Marco

Necrosi miocardica

il tempo è muscolo

Attualmente sono disponibili a questo scopo due tipi di trattamento: Farmacologico (fibrinolisi) Meccanico (rivascolarizzazione mediante PTCA)

.. Si considera come “primo contatto medico” il momento preciso in cui è posta la diagnosi certa di IMA, indipendentemente dal luogo ove essa viene posta (tempo 0 chiamato door)..

TEMPI DIVERSI ? SOLUZIONI DIVERSE ! Tempo all’Angioplastica < 60’  PTCA Tempo all’Angioplastica 60’-90’ Insorgenza IMA > 3h  PTCA Insorgenza IMA < 3h  Fibrinolisi Tempo all’Angioplastica > 90’  Fibrinolisi

Linee guida ESC STEMI ..Per i pazienti che si presentano entro 3 ore dall’esordio dei sintomi, la PCI primaria è preferibile alla trombolisi sistemica SOLO quando la differenza tra il door-to-balloon time e il door-to needle time è inferiore a 60’.. ..qualora si superi tale tempo la PCI è ancora da preferire se shock, scompenso cardiaco o controindicazioni a trombolisi..

e non l’angioplastica a tutti i costi!! ...da quanto detto nelle LG emerge che l’obiettivo da perseguire è la riperfusione rapida e non l’angioplastica a tutti i costi!!

Le linee guida più recenti sul trattamento dell’ IMA STEMI sottolineano l’aspetto organizzativo : - Modello di rete integrata tra territorio e ospedali a complessità diversa ( Hub-Spoke ) - Condivisione di protocolli diagnostici e terapeutici tra tutti gli attori del processo.

Consensus :”la rete interospedaliera per l’emergenza coronarica” Struttura di una rete 118, PS,UTIC EMO 24h/24h 7gg/7gg omogeneità del trattamento brevità dei percorsi investimenti per tecnologie, professionalità Italian Heart Journal 2005

OBIETTIVI - Aumentare il numero dei pazienti che giungono vivi in ospedale - Aumentare la percentuale dei trattati con terapie di riperfusione - Iniziare il più rapidamente possibile il trattamento riperfusivo nelle UTIC appropriate - Rendere disponibili trattamenti adeguati a tutti i pazienti, indipendentemente dal luogo dove viene formulata la diagnosi - Assicurare il trattamento interventistico ai pazienti con più alto rischio

… L’obiettivo della rete integrata è rendere disponibile la più rapida e la più efficace terapia riperfusiva per il maggior numero di pazienti tenendo conto in modo ‘intelligente’ del contesto temporale, geografico e organizzativo nel quale si opera …

I casi totali di Ima STEMI+Nstemi ospedalizzati e non ( morti preospedaliere stimate per Ima) Per la Toscana sono circa 10.000 per anno I ricoverati sono mediamente il 65% cioe’ 6500/anno Marzo 2005

- in Toscana non abbiamo una rete regionale per l’infarto - l’impegno dei professionisti si è tradotto in una serie di reti locali che sono già operative o che diventeranno operative a breve - la scelta delle reti locali è stata quella di adattare il percorso assistenziale alle risorse disponibili e al territorio - è auspicabile un coordinamento centrale che uniformi le rete su tutto il territorio in modo da omogeneizzare le scelte strategiche e migliorare la qualità delle cure

Rete Pisa Inizio attivazione 2005 Bacino di utenza 395.000 abitanti 30 85 Inizio attivazione 2005 Bacino di utenza 395.000 abitanti Hub: Cisanello/CNR/S. Chiara Spokes: 2 Ospedali con CCU (saltuariamente altri 4 ospedali con CCU), 13 postazioni 118 Teletrasmissione ECG attiva sul 100% delle ambulanze Strategia riperfusiva PCI primaria Pre-trattamento con ASA, clopidogrel, eparina, abciximab Rientro precoce da Hub a spoke per gli infarti a basso rischio 25 18 60 Caratteristiche: hub variabile secondo turnazione predefinita 50

Gruppo tecnico multi professionale per la elaborazione, definizione e Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici nel sistema di emergenza – urgenza territoriale. INFARTO del MIOCARDIO Coordinatori: Prof. Anna Sonia PETRONIO Dott. Giuseppe TARTARINI Azienda Ospedaliera CNR - CREAS - IFC – U.O. di Cardiologia - Azienda USL 5 di Pisa – U.O. di Cardiologia - U.O. Medicina d’Urgenza e P.S. Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana – U.O. di Cardiologia - U.O. Medicina d’Urgenza e P.S.

Flusso delle informazioni TRASMISSIONE ECG 12 Derivazioni Per Conferma Diagnosi e/o Condivisione dei dati raccolti Corretta destinazione del paziente S.Chiara Via GSM,GPRSM UTMS o Satellitare Cisanello Triage diretto CNR Centrale Operativa Pontedera dal Territorio Funzioni di coordinamento Volterra Garantita l’autonomia di giudizio e decisionale del medico che assiste direttamente il paziente

e rispondete con attenzione alle domande che vi verranno poste. CHIAMATE SUBITO uno - uno - otto 1 - 1 - 8 e rispondete con attenzione alle domande che vi verranno poste. Solo così il sistema di emergenza sanitario interverrà nel modo più rapido, più sicuro e più efficiente con una ambulanza attrezzata ed in collegamento con tutti gli Ospedali

Lo studio Blitz ha dimostrato come molto spesso i pazienti con IMA contattino in prima istanza : Medico di famiglia ( 20% ) Medico della continuità assistenziale ( 8% )

EDUCAZIONE SANITARIA Ruolo fondamentale del medico di medicina generale e di continuità assistenziale nell’istruire i pazienti sul comportamento più opportuno da adottare in caso di dolore toracico in quanto ciò riduce in modo rilevante i tempi decisionali

Pazienti ad alto rischio Presenza di segni di scompenso ( classe Killp > 1 ) Pressione arterioso < 100 mmHg Frequenza cardiaca > 100/min Età avanzata ( > 75 ) Infarto esteso ( > 6 derivazioni ECG con sopraslivellamento del tratto ST ) Pazienti con pregesso by-pass aorto-coronarico