Mercati finanziari e aspettative Lezione 16 Mercati finanziari e aspettative Corso di Macroeconomia (L-Z) Prof. Andrea Fumagalli, Università di Pavia
1. Prezzo dei titoli e curva dei rendimenti I titoli differiscono in due aspetti: rischio di insolvenza, cioè il rischio che l’emittente del titolo non rimborsi l’intero ammontare promesso dal titolo stesso; maturità del titolo, cioè il periodo di tempo durante il quale il titolo promette di effettuare pagamenti al suo possessore.
1. Prezzo dei titoli e curva dei rendimenti Rendimenti dei titoli a maturità breve sono chiamati tassi di interesse a breve termine Rendimenti dei titoli con maturità più lunga sono detti tassi di interesse a lungo termine
1. Prezzo dei titoli e curva dei rendimenti Fig. 14.1. Curve dei rendimenti negli Stati Uniti, 1° novembre 2000 e 1° giugno 2001. La curva dei rendimenti o struttura a termine dei tassi di interesse è la relazione tra rendimento di un titolo e maturità del titolo (la parole termine è sinonimo di maturità).
1.1. Prezzo dei titoli come valore attuale Poiché un titolo annuale è una promessa di pagamento di 100 euro l’anno prossimo, il suo prezzo sarà dato da: Cioè il prezzo di un titolo annuale varia inversamente al tasso di interesse nominale. Poiché un titolo biennale è una promessa di pagamento di 100 euro tra due anni, il suo prezzo sarà:
1.2. Arbitraggio e prezzo dei titoli Fig. 14.2. Rendimenti annui di titoli annuali e biennali.
1.2. Arbitraggio e prezzo dei titoli Se due titoli, uno annuale e uno biennale, offrono lo stesso rendimento atteso, si avrà: Questa equazione spiega la condizione di arbitraggio – cioè afferma che i rendimenti attesi di due attività devono essere uguali.
1.2. Arbitraggio e prezzo dei titoli Riscriveremo: Quindi il prezzo atteso per l’anno prossimo di un titolo annuale sarà: E sostituendo, il prezzo di un titolo biennale:
1.3. Dal prezzo dei titoli al rendimento dei titoli Il rendimento alla scadenza di un titolo a n anni o allo stesso modo il tasso di interesse a n anni è definito come il tasso di interesse costante che uguaglia il prezzo del titolo oggi al valore attuale dei pagamenti futuri. e quindi: Si ottiene:
1.3. Dal prezzo dei titoli al rendimento dei titoli Risolvendo per i2t, si ottiene: Questa equazione ci dice che il tasso di interesse a due anni è approssimativamente una media del tasso corrente a un anno e del tasso atteso a un anno che prevarrà l’anno prossimo.
1.4. Come interpretare la curva dei rendimenti Riordinando i termini otteniamo: Quando una curva dei rendimenti è crescente, cioè quando i tassi di interesse di lungo termine sono più alti di quelli a breve termine, i mercati finanziari si aspettano maggiori tassi di interesse a breve in futuro. Quando una curva dei rendimenti è decrescente, cioè quando i tassi di interesse a lungo termine sono più bassi dei tassi di interesse a breve termine, i mercati finanziari si aspettano minori tassi di interesse a breve in futuro.
1.5. Curva dei rendimenti e attività economica Fig. 14.3. L’economia statunitense nel novembre 2000. Nel novembre 2000 l’economia statunitense aveva un livello di produzione superiore a quello naturale. Le previsioni indicavano un soft landing, un ritorno della produzione verso il suo livello naturale e una piccola diminuzione dei tassi di interesse.
1.5. Curva dei rendimenti e attività economica Fig. 14.4. L’economia statunitense dal novembre 2000 al giugno 2001. Dal novembre 2000 al giugno 2001 una riduzione inattesa della spesa, insieme a un’espansione monetaria, ha determinato una riduzione del tasso di interesse a breve termine.
1.5. Curva dei rendimenti e attività economica Fig. 14.5. Il sentiero atteso dell’economia statunitense nel giugno 2001. Nel giugno 2001 i mercati finanziari si aspettavano una spesa maggiore e una politica monetaria più restrittiva, che conducessero a tassi di interesse a breve più elevati nel futuro.
2. Il mercato azionario e l’andamento del prezzo delle azioni Il finanziamento con debito, può assumere la forma di obbligazioni e di prestiti. Il prestito azionario avviene attraverso l’emissione di azioni: invece di pagare importi predeterminati, come nel caso di titoli, le azioni pagano dividendi di ammontare deciso discrezionalmente dalla società.
2. Il mercato azionario e l’andamento del prezzo delle azioni Fig. 14.6. Indice azionario S&P in termini reali dal 1980.
2.1. Prezzo delle azioni come valore attuale Il prezzo dell’azione è uguale al valore attuale del dividendo dell’anno successivo, scontato usando il tasso di interesse corrente a un anno, più il valore attuale del dividendo che verrà pagato dopo due anni, scontato usando il tasso di interesse a un anno corrente e il tasso di interesse a un anno atteso per l’anno successivo, e cosi via. In termini reali:
2.1. Prezzo delle azioni come valore attuale Il prezzo reale di un’azione è il valore attuale dei dividendi reali futuri attesi, scontati usando la serie dei tassi di interesse reali attesi a un anno. Maggiori dividendi futuri attesi fanno aumentare il prezzo reale dell’azione. Maggiori tassi di interesse reali a un anno – correnti e attesi – riducono il prezzo reale dell’azione.
2.2. Il mercato azionario e l’attività economica Fig. 14.7. Politica monetaria espansiva e mercato azionario. Un’espansione monetaria riduce il tasso di interesse e aumenta la produzione. Quello che accade al mercato azionario dipende dal fatto che il mercato azionario anticipi l’espansione monetaria oppure no.
2.2. Il mercato azionario e l’attività economica Fig. 14.8. Aumento della spesa per consumi e mercato azionario. (a) L’aumento della spesa per consumi determina un tasso di interesse e un livello di produzione più elevati. Quello che succede nel mercato azionario dipende dall’inclinazione della curva LM e dal comportamento della Fed.
2.2. Il mercato azionario e l’attività economica Fig. 14.8. Aumento della spesa per consumi e mercato azionario. (b) Se la curva LM è rigida, il tasso di interesse subisce un cospicuo aumento e la produzione aumenta poco. I prezzi azionari diminuiscono. Se la curva LM è piatta, i tassi di interesse aumentano poco, mentre la produzione aumenta in modo considerevole. I prezzi azionari aumentano.
2.2. Il mercato azionario e l’attività economica Fig. 14.8. Aumento della spesa per consumi e mercato azionario. (c) Se la Fed decide di effettuare una politica monetaria accomodante, i tassi di interesse non aumentano, al contrario della produzione. I prezzi azionari aumentano. Se invece la Fed decide di mantenere la produzione costante, aumenta il tasso di interesse, ma non la produzione. I prezzi azionari diminuiscono.
3. Bolle speculative e prezzo delle azioni I prezzi delle azioni possono essere soggetti a bolle speculative o a mode passeggere, che causano una discrepanza tra il valore fondamentale del titolo e il suo prezzo effettivo. Le bolle sono episodi in cui gli investitori finanziari acquistano un’azione a un prezzo più alto del suo valore fondamentale, anticipando di rivendere la stessa per un valore ancora più elevato in futuro. Una moda passeggera è un periodo in cui, per un eccesso di ottimismo, gli investitori finanziari sono disposti a pagare più del valore fondamentale dell’azione.