IL RINASCIMENTO 1400-1500 FIRENZE
ORIGINI DEL TERMINE LA PAROLA “RINASCIMENTO” SIGNIFICA : RINASCITA DI QUALCHE COSA CHE ERA SCOMPARSO LO STORICO VASARI NEL 1500 UTILIZZO’ IL TERMINE” RINASCITA “ PER INDICARE IL RINNOVAMENTO DELLA PITTURA OPERATO DA GIOTTO IL TERMINE RINASCIMENTO FU USATO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1800 DA UNO STORICO SVIZZERO CHE SCRISSE IL SAGGIO “La civiltà del rinascimento in Italia” Egli scrisse: “In questo momento storico più che altrove si era acquistata una conoscenza più seria e più perfetta dell’uomo in particolare e dell’umanità in generale
UMANESIMO TERMINE CON CUI SI DEFINISCE QUEL VASTO MOVIMENTO DI RECUPERO E STUDIO DEI TESTI LETTERARI E FILOSOFICI CLASSICI LATINI E GRECI GLI STUDIA HUMANITATIS SI AFFERMA PRIMA NELLA LETTERATURA CHE NELLE ARTI FIGURATIVE ( FINE DEL 1300) FRANCESCO PETRARCA L’INTERESSE AL MONDO CLASSICO NON E’ SOLO ESTERIORE MA INTENDE RECUPERARE I GRANDI VALORI DELLA CLASSICITA’ AL FINE DI FORMARE UN UOMO COMPLETO E AUTONOMO CAPACE DI DETERMINARE IL PROPRIO DESTINO.
IL RINASCIMENTO ARTISTICO ALL’INIZIO DEL 1400 I LETTERATI TRASMETTERANNO L’AMORE PER L’ANTICO AGLI ARTISTI IN PITTURA CI SI AVVIO’ VERSO UN NATURALISMO BASATO SULLO STUDIO SCIENTIFICO DEL MONDO ESTERNO CON L’AIUTO DEI NUOVI STRUMENTI OFFERTI DALLA PROSPETTIVA E DALL’ANATOMIA
Simone Martini Annunciazione 1333 Uffizi Firenze
Giotto Assisi
Piero della Francesca La Flagellazione
ESPERIMENTO PROSPETTIVA FILIPPO BRUNELLESCHI TAVOLETTA BATTISTERO FIRENZE
Nuovo ruolo dell’architetto TRATTATISTICA VITRUVIO “De Architectura” I sec. a.C. 1486 prima edizione stampata LEON BATTISTA ALBERTI “De pictura” Codificazione della prospettiva “De re aedificatoria” Nuovo ruolo dell’architetto
UOMO VITRUVIANO
ANTROPOCENTRISMO
Nuovo ruolo dell’architetto nella società rinascimentale MEDIOEVO RINASCIMENTO Il pittore e l’architetto erano artigiani che svolgevano un mestiere sotto la guida della chiesa e delle GLI ARTISTI DIVENTANO INTELLETTUALI: FILIPPO BRUNELLESCHI PER LIBERARSI DAGLI OBBLIGHI DELLE CORPORAZIONI GLI ARTISTI ENTRANO NELLE CORTI SIGNORILI PONENDOSI ALLE DIPENDENZE DEL PRINCIPE corporazioni Associazioni di mestiere i cui membri avevano gli stessi diritti e doveri e dovevano sottostare a rigide regole che impedivano l’affermazione della singola individualità GIOTTO