1 Facoltà di Economia U niversità degli Studi di Parma Corso di Economia Industriale Cap. 11 Anno Accademico
2 Comportamento strategico
3 Le azioni delle imprese finalizzate a ridurre la concorrenza dei rivali diretti o potenziali (nuovi entranti) Le azioni (condotte) si basano su congetture sulle reazioni dei concorrenti
4 Comportamento strategico Comportamento strategico non cooperativo: azioni destinate a creare una condizione di vantaggio relativo dellimpresa rispetto ai concorrenti Comportamento strategico cooperativo: azioni finalizzate a rafforzare il coordinamento tra le imprese e a ridurre la tensione concorrenziale
5 Quesiti di base Perché le imprese adottano comportamenti strategici? Quali sono i vantaggi attesi dallavvio di una iniziativa strategica? A quali condizioni una azione strategica risulta efficace? Condotte strategiche portano inevitabilmente a riduzioni del benessere?
6 Comportamento strategico non cooperativo Iniziative delle imprese preesistenti dirette: a impedire lentrata a ridurre il flusso di entrata ad incentivare luscita dei concorrenti ad aumentare i costi (differenziale dei costi) dei concorrenti ridurre le quote di mercato dei rivali ecc.
7 Comportamento strategico non cooperativo Iniziative delle imprese entranti dirette: a ridurre il costo di entrata (differenziali di costo rispetto alle imprese preesistenti) ad accelerare i tempi di ingresso ad acquisire sufficienti quote di mercato ecc.
8 Comportamento strategico. Vincoli per il raggiungimento degli obiettivi Vantaggio della prima mossa Impegno vincolante Minaccia credibile
9 Vantaggio della prima mossa Agire in anticipo rispetto ai concorrenti può generare benefici stabili, evita di essere oggetto di azione strategica riduce gli effetti delle contromisure dei rivali
10 Impegno vincolante Limpresa deve dimostrare che è costretta a continuare a perseguire la strategia avviata indipendentemente dal comportamento della rivale
11 Minaccia credibile Limpresa deve dimostrare che lazione avviata è razionale e sostenibile nel tempo ( è in grado di determinare benefici netti di lungo periodo)
12 Condotte strategiche non cooperative Politiche predatorie dei prezzi Politiche di prezzo limite Politiche di innovazione Politiche di incremento dei costi dei concorrenti (cost-raising) Politiche di incremento dei costi di tutte le imprese
13 Politiche predatorie dei prezzi Strategia di riduzione dei prezzi allo scopo di espellere dal mercato le imprese rivali o per contrastare lentrata di nuovi concorrenti
14 Politiche predatorie dei prezzi Fase I: Limpresa A riduce il prezzo a p=p*=prezzo di esclusione dellimpresa B Limpresa A comprime il proprio profitto o incorre in perdite Fase II: Limpresa A, dopo aver costretto alluscita limpresa B, incrementa il prezzo fino al livello originario
15 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Nel caso di imprese con struttura dei costi identica e perfetta informazione, la politica di prezzi predatori non è perseguibile perché la minaccia non è credibile
16 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Limpresa A, monopolista nel settore j- esimo, fronteggia lentrata dellimpresa B=A
17 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche MR Pm D Qm P Q MC AC
18 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Limpresa A riduce il prezzo fino a P*. La quantità domandata è Q*
19 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche MR Pm P* Q* D Qm P Q MC AC
20 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Limpresa B decide di entrare, minimizzando le perdite
21 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche MR P* Q*Q2 D Qm P Q MC AC
22 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche La perdita per limpresa 2 è - 2
23 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche MR P* Q*Q2 D Qm P Q MC AC - 2
24 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Limpresa 1 produce Q*-Q2
25 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche P* Q*Q2 D D1=D-Q2 Qm P Q
26 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Pm P* Q* Q1=Q*-Q2 D D1=D-Q2 P Q
27 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche Producendo Q1=D-Q2, la perdita dellimpresa 1 è >- 2
28 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche P* Q*Q2 Q1=Q*-Q2 D D1=D-Q2 P Q ES
Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche P* Q*Q2 Q1=Q*-Q2 D D1=D-Q2 P Q
30 Politiche predatorie dei prezzi con imprese identiche P* Q*Q2 Q1=Q*-Q2 D D1=D-Q2 P Q
31 Conclusioni Lattuazione di strategie di prezzi predatori tra imprese identiche infligge maggiori perdite a chi le attua che a chi le subisce. La strategia risulta una minaccia credibile soltanto se: limpresa che la attua possiede elevate riserve finanziarie la vittima dispone di riserve finanziarie molto limitate, non è disponibile alcun nuovo entrante con riserve finanziarie sufficientemente ampie le imprese non sono perfettamente informate
32 Politiche predatorie dei prezzi con imprese differenti Le politiche predatorie con imprese differenti hanno una elevata probabilità di successo Differenze tra imprese rilevanti: costi (tecnologia esclusiva) apprendimento proliferazione dei prodotti (azione preventiva in concorrenza spaziale)
33 Politiche predatorie dei prezzi con imprese differenti: Costi Hp.1 Limpresa preesistente dispone effettivamente di una tecnologia più efficiente dei concorrenti (lattuazione di politiche predatorie corrisponde a decisioni previste nel processo concorrenziale). La riduzione dei prezzi quindi è solo temporanea. Dopo luscita della nuova impresa limpresa preesistente può ritornare ai prezzi originari
34 Politiche predatorie dei prezzi con imprese differenti: Costi Hp.2. Limpresa preesistente opera con modesti vantaggi di costo, ma riesce a convincere lentrante che il differenziale è molto più ampio. Questo risultato può essere raggiunto se limpresa preesistente ha una reputazione di pratiche predatorie attuate con successo. Lentrante può desumere lefficienza del concorrente dal livello minimo dei prezzi raggiunto durante una precedente azione predatoria
35 Politiche predatorie dei prezzi con imprese differenti: Proliferazione dei prodotti Limitare la domanda disponibile per la nuova entrante in modo da costringerla a operare in perdita: Accentuazione preventiva della differenziazione dei prodotti allo scopo di scoraggiare lentrata Reputazione di politiche predatorie a livello di differenziazione di prodotto (limpresa preesistente risponde sempre allentrata imitando il prodotto dellentrante)
36 Politiche predatorie dei prezzi con imprese differenti: Apprendimento In presenza di apprendimento (di livello intermedio), limpresa preesistente gode di un vantaggio stabile della prima mossa. Limpresa preesistente è così in grado di realizzare politiche predatorie efficaci sul piano della deterrenza della nuove entrate.
37 Apprendimento T AC
38 Politiche predatorie dellentrante I prezzi promozionali possono essere considerati prezzi predatori? Le politiche promozionali tendenzialmente possono essere considerate come investimenti informativi e uno strumento per accelerare lentrata
39 Conclusioni Le strategie predatorie hanno possibilità di essere realizzate con successo: in presenza di differenziali (effettivi o presunti) di efficienza e di produttività tra le imprese in presenza di differenziali rilevanti nella dotazione di riserve finanziarie delle imprese (mercato dei capitali imperfetto) Leffetto sul benessere è ambiguo: politiche di concorrenza e strategie predatorie talvolta si sovrappongono In termini di misure antitrust, lo scrutinio dei casi dubbi è attuato caso per caso.
40 Politiche di prezzo limite
41 Politiche di prezzo limite Il monopolista 1 fronteggia lentrata dellimpresa 2. I costi medi di ambedue le imprese sono identici. Si presentano due alternative: Hp.1) Limpresa 1 accomoda lentrata dellimpresa 2 Hp.2) Limpresa 1 definisce una strategia di prezzo limite di esclusione dellimpresa 2
42 Hp.1 Politiche di prezzo limite MC Qm Pm MR D
43 Hp.1 Politiche di prezzo limite MC Qm Pm MR D D2=D-Qm
44 Hp.1 Politiche di prezzo limite I costi medi sono inferiori ( per un tratto significativo) alla curva della domanda residuale dellimpresa entrante. Quindi lingresso è profittevole. In relazione alle assunzioni definite, lequilibrio finale si collocherà tra quello di Stackelberg e quello di Cournot
45 Hp.2 Politiche di prezzo limite Limpresa 1 decide di adottare una strategia di prezzo limite. Definisce un prezzo P*<Pm tale che la domanda residua del nuovo entrate sia tangente alla curva dei AC.
46 Hp.2 Politiche di prezzo limite MC D MR Pm Qm
47 Hp.2 Politiche di prezzo limite P* MC D Pm Qm
48 Hp.2 Politiche di prezzo limite P* MC D Pm Qm
49 Hp.2 Politiche di prezzo limite P* MC D Pm Q1=D-Q2Qm
50 Hp.2 Politiche di prezzo limite Limpresa 1 annuncia che in caso di entrata la quantità prodotta (Q1) rimarrà inalterata (postulato di Sylos Labini) e che il prezzo scenderà a Plim
51 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q2 P* MC D Plim
52 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q2 P* MC D Plim
53 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q2 P* MC D Q=Q1+Q2 Plim
54 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q2 MC D Q=Q1+Q2Q1=D-Q2 Plim
55 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q2 MC D Q=Q1+Q2Q1=D-Q2 Plim
56 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q1 Q2 P* Plim MC Qm Pm D Q=Q1+Q2
57 Hp.2 Politiche di prezzo limite Se limpresa 2 non entra, il monopolista 1 vende al prezzo P* la quantità Q1. Ottenendo un profitto pari a 1. NB-Q1>Qm; P*<Pm
58 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q1 Q2 P* Plim MC Qm Pm D Q
59 1 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q1 Q2 P* Plim MC Qm Pm D Q
60 Hp.2 Politiche di prezzo limite Se limpresa 2 decide di entrare, limpresa 1 diminuisce il prezzo fino a Plim, mantiene un output pari a Q1 e ottiene un profitto pari a 2. Limpresa 2 ottiene un profitto nullo
61 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q1 Q2 P* Plim MC Qm Pm D Q
62 Hp.2 Politiche di prezzo limite Q1 Q2 P* Plim MC Qm Pm D Q 2
63 Conclusioni Se le imprese rivali sono identiche, lazione anticipata dellimpresa preesistente determina un significativo vantaggio della prima mossa. Ma: niente spiega perché lentrante non può attuare la stessa strategia per prima
64 Politiche di prezzo limite con imprese differenziate
65 Politiche di prezzo limite con imprese differenziate Hp.1 Differenziazione basata su Innovazione/ Apprendimento/ Costi di imitazione Limpresa 1 (incumbent) in t0 sviluppa una innovazione soggetta ad apprendimento e imitabile solo in t+1. Se il potenziale imitatore è una impresa di dimensioni simili, limpresa 1 sceglie di sacrificare elevati profitti di breve periodo e definisce prezzi tra P* e Plim. La presenza di margini prezzo costo limitati o nulli e un differenziale tecnologico stabile (vedi apprendimento) non permettono allimpresa entrante di ottenere profitti positivi. Tale strategia può evitare lingresso di nuove entranti.
66 Investimenti per ridurre i costi di produzione
67 Incrementi di efficienza dellorganizzazione produttiva (innovazioni di processo), non imitabili o imitabili in ritardo, riducono i costi e aumentano i profitti. Investimenti in RS possono quindi avere effetto sui costi e modificare la situazione di mercato. Investimenti per ridurre i costi di produzione
68 Investimenti per ridurre i costi di produzione Si immagini due imprese con struttura dei costi identica. Limpresa 1 e già attiva, mentre limpresa 2 è una potenziale entrante. Limpresa 1 decide di attuare un investimento in RS in t0, quando limpresa 2 non è ancora entrata. Linvestimento in RS modifica le condizioni di entrata, ma anche i profitti dellimpresa 1 sia in caso di entrata che in quello di non entrata NB- Le imprese adottano strategie alla Cournot NBB- I payoff sono la somma dei profitti dei due periodi considerati
69 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent Imp Ent (11.10, 0.63) (15.99, 0) (11, 3) (16, 0) Inv RS No Inv RS Entra Non entra Entra Non entra
70 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Limpresa 1 non investe. In t1 limpresa 2 entra Limpresa 1 è monopolista. In assenza di barriere, limpresa 2 entra avendo aspettative di profitto positive. Le due imprese raggiungono lequilibrio di duopolio di Cournot. In t1 ambedue conseguono un profitto positivo e identico. La quantità di output è superiore e il prezzo inferiore al periodo iniziale.
71 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent (11, 3) (16, 0) No Inv RS Entra Non entra
72 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent (11, 3) (16, 0) No Inv RS Entra Non entra
73 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Limpresa 1 investe in RS. In t1 limpresa 2 può entrare o no Linvestimento in Rs riduce i profitti dellimpresa 1 in t0. In t1 i profitti saranno più elevati di quanto lo erano in t0 senza investimenti. Limpresa 1 massimizza i propri profitti a un livello di output maggiore e di prezzo inferiore di quello corrispondente allequilibrio di duopolio di Cournot. Lasimmetria derivante dai vantaggi della prima mossa conduce ad un equilibrio di Stackelberg (il profitto dellimpresa 2 (follower) è inferiore a quello di duopolio di Cournot)
74 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent (11.10, 0.63) (15.99, 0) Inv RS Entra Non entra
75 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent (11.10, 0.63) (15.99, 0) Inv RS Entra Non entra
76 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Il confronto dei payoff conduce limpresa 1 a scegliere di investire in RS
77 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent Imp Ent (11.10, 0.63) (15.99, 0) (11, 3) (16, 0) Inv RS No Inv RS Entra Non entra Entra Non entra
78 Investimenti per ridurre i costi di produzione (gioco in forma estesa) Imp inc Imp Ent Imp Ent (11.10, 0.63) (15.99, 0) (11, 3) (16, 0) Inv RS No Inv RS Entra Non entra Entra Non entra
79 Investimenti per ridurre i costi di produzione Linvestimento in RS e la riduzione dei costi di produzione possono determinare una significativa asimmetria tra le imprese e vantaggi stabili per chi muove per primo.
80 Effetti sul benessere In assenza di entrata, per limpresa monopolista è più vantaggioso non investire in RS. La presenza di una asimmetria tra le imprese dal lato dei costi produce un incremento del benessere (prezzi inferiori e quantità superiori rispetto alla soluzione senza investimenti in RS)
81 Strategie di incremento dei costi dei concorrenti
82 Strategie di incremento dei costi dei concorrenti Obiettivi: aumentare il differenziale dei costi a svantaggio dei rivali. Tanto maggiore è il differenziale dei costi : tanto maggiore è il profitto tanto più elevate sono le barriere allentrata (asimmetria rispetto alle entranti)
83 Strumenti metodi diretti (es. frode) regolamentazione governativa prodotti complementari e switching costs costi degli input (es. lavoro)
84 Strategie di aumento dei costi di tutte le imprese
85 Strategie di aumento dei costi (fissi) di tutte le imprese Se limpresa preesistente ha effettuato elevati investimenti fissi irrecuperabili ha di fatto vincolato sé stessa a rimanere nel settore. Questa asimmetria nei confronti di un nuovo entrante la incentiva ad attuare elevati investimenti in costi fissi anche a detrimento del livello complessivo dei profitti.
86 Strategie di aumento dei costi (fissi) di tutte le imprese Esempio: Sia 100 il profitto di monopolio dellimpresa preesistente. Nel caso di entrata di una impresa identica, il profitto di duopolio è 80/2=40 (non equilibrio di cartello). Limpresa entrante sarebbe disponibile a sostenere costi pari a 40 per entrare Limpresa preesistente, comunque, è disponibile a sostenere costi più elevati (100-40=60) per evitare lentrata
87 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent Imp Ent (-10, -10) (50, 0) (40, 40) (100, 0) Aum Costi No Aum Costi Entra Non entra Entra Non entra
88 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Nel caso di non aumento dellinvestimento pubblicitario
89 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent (40, 40) (100, 0) No Aum Costi Entra Non entra
90 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent (40, 40) (100, 0) No Aum Costi Entra Non entra
91 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Nel caso di aumento dellinvestimento pubblicitario
92 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent (-10, -10) (50, 0) Aum Costi Entra Non entra
93 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent (-10, -10) (50, 0) Aum Costi Entra Non entra
94 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent Imp Ent (-10, -10) (50, 0) (40, 40) (100, 0) Aum Costi No Aum Costi Entra Non entra Entra Non entra
95 Spese per aumentare i costi dei rivali (gioco in forma estesa) Limpresa preesistente aumenta di +50 le spese in pubblicità Imp inc Imp Ent Imp Ent (-10, -10) (50, 0) (40, 40) (100, 0) Aum Costi No Aum Costi Entra Non entra Entra Non entra
96 Conclusioni La strategia di aumento dei costi rappresenta una scelta razionale per una impresa preesistente (minaccia credibile): i profitti sono superiori a quelli di accomodamento
97 Temi trattati Comportamento strategico non cooperativo (Comportamento strategico cooperativo) Situazione di mercato Vantaggio della prima mossa Impegno vincolante Minaccia credibile Politiche predatorie dei prezzi Politiche di prezzo limite Investimenti per ridurre i costi di produzione Strategie di incremento dei costi dei concorrenti Strategie di aumento dei costi di tutte le imprese