Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 6 b I normanni Prof. Marco Bartoli.

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Noi e gli altri [Roma e il mondo] appunti di storia medievale (IV-XV secolo) Lez. 6 b I normanni Prof. Marco Bartoli

Dall’altra parte dell’Europa La storia europea è tutta interconnessa. Dopo aver parlato dell’Italia meridionale e aver sottolineato la sua centralità nella storia del mediterraneo, a partire dall’XI secolo anche questa parte della Penisola entra a far parte stabilmente del processo politico europeo. In questo caso si tratta della straordinaria capacità militare e politica dei normanni che si erano stanziati nel nord della Francia, dove avevano costituito il ducato di Normandia. Dalla Normandia presero avvio due grandi avventure di conquista: L’Italia meridionale La Gran Bretagna

Tutto ha inizio da un gruppo di pellegrini 1016 un gruppo di normanni, in pellegrinaggio al santuario di S. Michele sul monte Gargano, viene convinto da Melo di Bari a coinvolgersi nella sua rivolta antibizantina 1032 Rainulfo Drengot, che aveva partecipato alle lotte tra Napoli e il principato di Benevento, viene insignito della contea di Aversa

La famiglia d’Altavilla Tra i normanni giunti in Italia per esercitare il mestiere delle armi, Guglielmo d’Altavilla, detto Braccio di Ferro, e suo fratello Drogone, si misero al servizio dei bizantini, acquisendo la contea di Melfi (nel 1046 Drogone si proclamava conte di Puglia e di Calabria) Altri due fratelli della stessa famiglia, Roberto, detto il Guiscardo, e Ruggero, venenro in Italia imponendosi rapidamente.

La reazione pontificia Nel 1053 il papa Leone IX, rispondendo all’invito di Benevento, che ne aveva riconosciuto la sovranità, si mise a capo di un’alleanza anti normanna. Il 17 giugno a Civitate sul Fortore Roberto il Guiscardo sconfigge l’esercito papale, facendo prigioniero il papa scelse, però, di trattare con devozione il pontefice, ottenendo di essere riconosciuto come duca di Puglia e di Calabria Nel 1059 il successore di Leone IX, Niccolò II sancirà solennemente quest’alleanza con l’accordo di Melfi.

Si completa la conquista Nel 1060 il Guiscardo conquista Reggio Calabria Nel 1061 Ruggero inizia la conquista della Sicilia (che sarà completata 30 anni dopo) Nel 1076 il Guiscardo conquista Amalfi Nel 1076 si completa la conquista del principato di Salerno: il Guiscardo sposa la principessa longobarda Sichelgaita

L’Italia meridionale non basta più Negli stessi anni, approfittando delle difficoltà della corte di Bisanzio, il Guiscardo concepisce il progetto di impadronirsi dell’Impero di Costantinopoli e, a questo scopo, sbarca a Durazzo. Il nuovo imperatore, Alessio Commeno, riesce a sbarrargli il cammino, mentre, con l’aiuto di Venezia, gli impedisce i rifornimenti attraverso l’Adriatico 1082: Venezia riceve la Bolla d’oro con la quale venivano riconosciuti importanti privilegi al suo commercio a Bisanzio 1084 il Guiscardo è richiamato in Italia da Gregorio VII, che è prigioniero in Castel Sant’Angelo

I successori del Guiscardo Nel 1085 il Guiscardo muore Il figlio di primo letto Boemondo (che guidava la spedizione verso Bisanzio) rientra in Italia. L’erede designato, il secondo figlio Ruggero Borsa, riesce con difficoltà a imporsi sugli irrequieti signori normanni Nel 1096 Boemondo e altri signori partono per la crociata Nel 1111 Ruggero Borsa muore, gli succede il figlio Guglielmo Nel 1127 muore Guglielmo: l’Italia meridionale peninsulare passa al conte di Sicilia Ruggero II

Intanto in Sicilia Ruggero, chiamato il gran Conte, completa la conquista nel 1091 Costruisce uno stato multietnico, in cui il potere politico e militare era in mano ai normanni, ma l’amministrazione, la cultura e la vita artistica vedevano una buona partecipazione di tutti i sudditi (compresi gli arabi) Nel 1101 gli succede il figlio Ruggero II

Coronazione di Ruggero II Dopo aver acquisito anche i territori continentali, Ruggero II è per la prima volta, signore di tutta l’Italia meridionale, ma ha bisogno di una legittimazione, che non può venire che dal papa, cui già il Guiscardo aveva riconosciuto l’alta sovranità. L’occasione si presenta nel 1130: nello scisma che contrappone Innocenzo II a Anacleto II, Ruggero si schiera per quest’ultimo, che lo fa coronare solennemente a Palermo re di Sicilia Quando poi lo scisma si risolve e resta come unico papa Innocenzo II, questi riconosce il passo compiuto dal suo avversario. E’ nato il Regno di Sicilia.

L’Inghilterra Quasi contemporaneamente alla conquista dell’Italia meridionale, i normanni procedettero alla conquista dell’Inghilterra. L’impresa fu militarmente assai più impegnativa. Nel 1066 il duca di Normandia, Guglielmo (detto poi il Conquistatore), che era stato designato erede al trono dal re Edoardo III il Confessore, sbarca in Inghilterra per contrapporsi all’usurpatore Aroldo di Kent Il 29 settembre 1066 nella battaglia di Hastings, i normanni ebbero la meglio Il giorno di Natale dello stesso anno, Guglielmo era coronato re a Westminster

Le caratteristiche del regno d’Inghilterra Guglielmo confiscò i feudi ai fedeli del sovrano sconfitto, sostituendoli con signori normanni (ma distribuendo piccoli feudi dispersi nel regno) Tutti gli obblighi e gli impegni vennero registrati nel Domesday Book (1086) Si crea l’organizzazione degli sheriff

Alla morte di Guglielmo Nel 1087, alla morte di Guglielmo il conquistatore, contrariamente alle sue intenzioni, il ducato di Normandia e il regno di Inghilterra passarono nelle mani dell’unico figlio superstite, Guglielmo II il Rosso (che era quindi, in quanto duca, fedele del re di Francia) Dopo di lui governò Enrico I, il quale, prima di morire senza eredi maschi, designò alla successione la figlia Matilde (1127), che sposò Goffredo Plantageneto, conte d’Angiò Il figlio di Matilde, Enrico II, fu il più grande re dell’Inghilterra medievale, iniziatore della dinastia dei Plantageneti.