Le azioni di sistema per promuovere il reinserimento sociale per persone in esecuzione penale esterna
La presentazione La presentazione si articola secondo i seguenti punti: Cenni e riferimenti sulla normativa inerente l’esecuzione penale in Italia Un ambito di applicazione: il Progetto ARIA Un esempio di azione di sistema in corso: il Progetto MAMI’ (MAcroprogetto MIlano) Le azioni di sistema in avvio ex lr 8/05
La normativa di riferimento In Italia esiste un quadro normativo/giuridico di riferimento per le azioni di sistema che promuovono l’accompagnamento sociale/inclusione sociale di persone in esecuzione penale, in particolare se si tratta di esecuzione penale esterna. Senza nessuna pretesa di esaustività, alcuni riferimenti e cenni normativi, preceduti prima da un breve riassunto delle diverse forme di esecuzione della pena previste dall’Ordinamento Penitenziario italiano, possono aiutare ad inquadrare meglio in seguito le azioni progettuali che presenteremo
La normativa di riferimento: le forme di esecuzione della pena In estrema sintesi: Esecuzione penale interna all’Istituto Penale (circuiti regionali fra Case Circondariali e Case di Reclusione) Permessi esterni (motivi familiari, di salute, di studio, etc) Permesso di lavoro esterno ex art 21 OP (valido anche per studio, volontariato, etc) Misura alternativa: la detenzione domiciliare Misura alternativa: la semilibertà Misura alternativa: l’affidamento ai servizi sociali in prova (anche per tossico e alcol dipendenti) La “messa alla prova” per adulti Misure di sicurezza e arresti domiciliari
La normativa di riferimento: le principali leggi di riferimento In estrema sintesi le normative più importanti che interessano la cooperazione sociale, le esecuzioni della pena esterne e in generale la detenzione sono: Legge 354/1975 Ordinamento Penitenziario Legge 381/91 sulla Cooperazione Sociale La legge 193/2000 cosiddetta legge “Smuraglia” Le recenti normative (decreto “svuota carcere” e l 67/2014) Legge regionale 08/05
Le azioni di sistema per l’accompagnamento sociale in misura alternativa: Il Progetto ARIA Il Progetto ARIA, (concluso il ) finalizzato al potenziamento dell’ accesso alle misure alternative alla detenzione attraverso lo sviluppo di progetti individuali di accompagnamento sociale/inclusione sociale, finanziato da Fondazione CARIPLO e Regione Lombardia, poggiava su 3 assi di intervento: Azioni di formazione e accompagnamento al reinserimento lavorativo Azioni di accompagnamento al reinserimento abitativo (housing sociale) Azioni di accompagnamento al reinserimento sociale Nello specifico le azioni di accompagnamento al reinserimento sociale poggiavano su: Interventi di supporto educativo Interventi di mediazione familiare (al momento del rientro in famiglia) Interventi di supporto psicologico (soprattutto in prima fase di accesso alla misura) Interventi di mediazione dei conflitti (sul lavoro e in famiglia) Interventi legati a LPU (per trasgressori codice della strada) Supporto legale per stranieri in misura alternativa
Le azioni di sistema per l’accompagnamento sociale in misura alternativa: Il Progetto MAMI’ Il Progetto MAMI’ o MAcroprogetto MIlano, (in corso e con conclusione a Luglio) ha ereditato il sistema di intervento promosso dall’azione di sistema ARIA, con alcune specifiche legate alle peculiarità del bando. Il progetto è finanziato da Regione Lombardia ex lr 08/05. MAMI’ poggia i suoi interventi su 3 assi: Azioni di accompagnamento al reinserimento lavorativo Azioni di accompagnamento al reinserimento abitativo (housing sociale) Azioni di accompagnamento al reinserimento sociale Nello specifico le azioni di accompagnamento al reinserimento sociale poggiano su: Azioni di accompagnamento sociale sul territorio agite dagli Agenti di Rete Accompagnamento e supporto psico-educativo al reinserimento abitativo (housing sociale)
Le azioni di sistema per l’accompagnamento sociale in misura alternativa: I progetti TRIO A Luglio 2014 partiranno in Regione Lombardia, le azioni di sistema per persone in esecuzione penale che fanno riferimento alla lr 8/05, azioni finanziate da Regione Lombardia. Le azioni di accompagnamento al reinserimento sociale specifiche previste, ad esempio dai progetti TRIO attivi sulla Provincia di Milano, sono: Azioni di accompagnamento sociale sul territorio effettuate dagli Agenti di Rete (soprattutto per persone fine pena e detenuti stranieri) Azioni di supporto educativo territoriale (continuità con azioni agenti di rete con specifiche territoriali e collegamento con servizi territoriali) Azioni di costruzione di progetti individuali integrati e sinergici a opera dei case manager (interventi multidimensionali e misure alternative) Azioni di supporto psico-educativo a favore dei detenuti fragili (sex offenders e continuità terapeutica per persone con problematiche psichiche) Azioni di sensibilizzazione (attività teatrali e progetti di pubblica utilità)
Le azioni di sistema per l’accompagnamento sociale in misura alternativa: I punti di forza A partire da questa veloce panoramica, si possono individuare degli elementi qualificanti di forza che ormai caratterizzano le azioni di sistema a favore dell’accompagnamento sociale per persone in esecuzione penale, e che sono all’origine del loro successo: Capacità di questi progetti/azioni di sistema, di integrare risorse pubbliche (Regione Lombardia, Enti Locali) con risorse private (Fondazioni bancarie e cofinanziamenti specifici del Privato Sociale) Capacità di questi progetti/azioni di creare un sistema integrato con i servizi pubblici già operativi sul territorio (ASL, CPS, SERT, SIL) per sviluppare azioni integrate di sistema che non creino duplicazioni. Capacità di offrire ai destinatari progetti individuali di reinserimento sociale integrati, a 360°, per una gestione sincrona degli interventi multidimensionali che rispondono a situazioni multiproblematiche (formazione/lavoro, casa e accompagnamento sociale) attraverso l’azione di figure professionali specifiche (case manager o educatori di rete)
Punti di riflessione L’analisi di queste riflessioni sintetiche consente di focalizzare l’attenzione su alcuni punti specifici della situazione italiana (e lombarda). Nello specifico: Oggi l’Italia si sta dotando di una serie di normative e progetti /azioni di sistema che potenziano e facilitano il ricorso alle diverse forme di esecuzione della pena; il processo va comunque implementato in modo che il ricorso alla detenzione in carcere rimanga la extrema ratio; Diversi interventi, soprattutto quelli economici che tendono a facilitare l’assunzione lavorativa di persone in esecuzione penale esterna e che quindi risultano fondamentali per l’accesso alle stesse, rimangono interventi precari e soggetti a continui rifinanziamenti e mancano del necessario carattere di strutturalità ( vedi legge 193 “Smuraglia”); Gli stessi interventi/azioni di sistema non sono servizi strutturali, ma soggetti a continui rifinanziamenti che non facilitano una progettualità di più ampio respiro; A livello puramente normativo si rileva la necessità di avere un atteggiamento che dia continuità allo sforzo intrapreso negli ultimi mesi per l’individuazione di forme diverse di pena (messa alla prova, progetti di pubblica utilità, progetti di riparazione vittima/reo, etc).