P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 1 L’INTERVISTA “QUALITATIVA” o “non-standard” PREMESSA.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I FOCUS GROUP Conoscere e capire per intervenire.
Advertisements

RICERCA - AZIONE Macro-concetto Portatore di
LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
Adempimento dell’obbligo d’istruzione (D.M. n°139 del 22/08/2007)
PROCESSI DI RICERCA deduttivo induttivo TEORIA DATI idee
Metodologia come logica della ricerca
Ricerca sociale in ambito urbano Lezione 19 marzo 2010 Metodi qualitativi per la ricerca sociale Lorenza Maluccelli Università di Ferrara a.a
I METODI DI RICERCA IN PEDAGOGIA DELLO SPORT
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
Seminario sostitutivo dello stage
Raccolta dei dati e relazioni tra variabili
Significati dell’esperienza lavorativa
La logica della ricerca sociale
Comunicazione a due stadi
linguistico-artistico-espressiva
Dal colloquio al resoconto. REPORT O TRASCRIZIONE SU MEMORIA riflessione a posteriori; dare vita ad un processo di conoscenza e comprensione dellintervento;
Le fasi della ricerca Differenze e concordanze tra psicologia ingenua e psicologia scientifica (1)
Qualità degli apprendimenti e loro valutazione La valutazione.
Lezione di economia e direzione
La ricerca sociale: oggetto e finalità. Cosa imparerete in questa lezione La distinzione tra ricerca e teoria La distinzione tra micro e macro sociologia.
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
IL FOCUS GROUP.
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Teoria della pertinenza Sperber-Wilson Prima teoria cognitiva della comunicazione Entrano nellambito della discussione tra comunicazione e psicologia vs.
impostazioni e strumenti KATIA BARCALI – PerFormat srl
Servizio Sociale e teorie di riferimento
La ricerca qualitativa. Le coordinate spazio-temporali dell’analisi
La teoria sociologica.
Ricerca quantitativa e ricerca qualitativa. Contenuti della lezione Lapproccio quantitativo Lapproccio quantitativo Lapproccio qualitativo Lapproccio.
Corso di Antropologia Culturale
Comprensione di lettura Profilo di competenza Fine quinta
PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
Quando la valutazione è ricerca a cura di Fabiana Fabiani.
Metodologia della ricerca sociale lorenzo bernardi
Caratteristiche fondamentali del sapere scientifico
VALUTAZIONE QUALITÀ E STANDARD
Intervista.
Metodologia come logica della ricerca
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DOCENTE: PELLEGRINETTI ENRICA
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Ciclo metodologico della ricerca sociale
1 PRIMA SCIENZA PONTEDERA 4 DICEMBRE 2014 PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO Cristina Duranti.
PSICOLOGIA DELLA FORMAZIONE a.a. 2012/2013 dott. ssa Di Petta Grazia.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE DIDATTICA GENERALE - MODULO A I SEMESTRE.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Intervista/interviste Modalità di effettuazione
L’intervista in valutazione e ricerca sociale Parole di chi non ha voce Progettazione e valutazione nelle politiche sociali Università di Genova Scienze.
Costruire un curricolo
Teoria: si postulano delle relazioni tra eventi, comportamenti, etc. per spiegare un fenomeno. Le teorie possono derivare da problemi con altre teorie,
Aspetti Principali: Metodo scientifico
Cap. II: Metodologia della ricerca politica Struttura del capitolo
INDICATORI SOCIALI E VALUTATIVI
Conoscenze, abilità, competenze
NB: La lettura delle slide è solo un supporto allo studio che non sostituisce i testi di esame Metodi e tecniche della ricerca sociale - Prof. Flavio Ceravolo.
Scuola superiore della pubblica amministrazione LA NUOVA DIRIGENZA E IL CAMBIAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ITALIA LA RICERCA SU “MERCATO DELLE.
RICERCA QUALITATIVA VS QUANTITATIVA Federico Batini – Giulia Toti
METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA
____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Il focus group E’
____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Briefing ed esercitazione.
VALUTAZIONE L’AZIONE FORMATIVA:
____________________________ Stefano Scarcella Prandstraller Relazioni istituzionali e Gestione della responsabilità sociale d’impresa Metodo e tecniche.
Positivismo: - Ontologia: realismo ingenuo;
PSICOLOGIA DELLA FORMAZIONE a.a. 2011/2012 Aspetti teorici dott. ssa Di Petta Grazia.
PROF.SSA ENRICA AMATURO LA RICERCA VALUTATIVA METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE Annoaccademico2012/13.
Definizione operativa e indicatori. Definizione operativa La definizione operativa è l’insieme di operazioni cognitive e materiali, di regole e convenzioni.
Costruire comunità di pratiche riflessive nei contesti formativi e professionali Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II.
Laboratorio di verifica Omar Gelo, Ph.D.. 1) Approcci quantitativi e qualitativi.
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Transcript della presentazione:

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 1 L’INTERVISTA “QUALITATIVA” o “non-standard” PREMESSA

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 2 1) Famiglia sperimentale standard 2)F. dell’associazione 3)Insieme non-standard UNA TIPOLOGIA DEGLI APPROCCI NELLA RICERCA EMPIRICA (Marradi 1996) v. Presentazione Più formalizzata;

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 3 Assunti COMUNI della famiglia sperimentale e di quella dell’associazione: 1)compito della scienza è decidere, formulare e controllare asserti su relazioni matematiche fra proprietà quantificabili degli oggetti. 2) Qs. asserti sono impersonali (= non ricorrono a sapere personale, tacito, senso comune, etc.). Se vi ricorrono lo indicano e lo riducono al minimo.

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 4 Ricerca “Standard” e “Non-standard” Ricerca Standard: Famiglia sperimentale e famiglia dell’associazione (matrice-dati + co-variazioni); più formalizzata; tende a - / pretende di - produrre asserti impersonali sulle relazioni fra proprietà; L’esperimento tende a produrre asserti anche sui nessi di causalità fra proprietà. Ricerca non-standard: Interviste non direttive, metodo biografico, focus group, osservazione… È meno formalizzata, più eterogenea Il sapere personale (espresso e/o tacito) è considerato una risorsa ermeneutica. v. Presentazione

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 5 Una questione di metodo La distinzione fra standard e non standard non costituisce una graduatoria di merito. Dal punto di vista della dignità scientifica sono sullo stesso livello ( Marradi 1996, 168 ); Questa distinzione serve a: - classificare in maniera rigorosa gli approcci alla ricerca empirica nelle scienze umane; - cogliere assunti (espliciti ed impliciti), potenzialità e limiti di ciascun approccio; - quindi: orientare le scelte operative del ricercatore in funzione dei suoi obiettivi cognitivi. v. Presentazione

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 6 INSIEME “NON STANDARD”: caratteri generali

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 7 Esempi di ricerche non-standard Ricerche etnografiche: p. es. osservazione Interviste “qualitative” = non direttive, non strutturate, non standard (focalizzate, in profondità, ermeneutiche, biografiche …); analisi del discorso testuale; Analisi delle strutture retoriche, sintattiche, tematiche (p. es. di sceneggiatura o scelta lessicale di notizie); Analisi di metafore, slogan, parole-chiave, altri dispositivi simbolici…; etc. Le informazioni raccolte non sono organizzate in matrice

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 8 Assunti dello “insieme non-standard”: Rifiuto del “monismo metodologico” (= dell’unità del metodo rispetto alla diversità degli oggetti e degli obiettivi cognitivi); Orientamento tendenzialmente idiografico (= attenzione ai particolari, ai dettagli, alle differenze che interessano in sé);

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 9 Diffidenza per generalizzazioni [ vs. leggi esprimibili in funzioni matematiche, modelli molto formalizzati e astratti, assunto fungibilità]; Forte dipendenza dal contesto particolare che si investiga; Preferenza per problemi “micro” (almeno come punto di partenza);

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 10 Orientamento induttivo = NON ipotesi  verifica, ma “ascolto”, esplorazione”, apertura all’imprevisto; Ridurre al minimo la distanza fra ricercatore, “oggetto” (= testo, evento, soggetto…) e contesto [vs. assunto di impersonalità];

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 11 Il ricercatore, avvicinandosi ed interagendo con lo “oggetto” interpretato, contribuisce a costruire la base empirica (p. es. perché un testo riprenda vita, occorre l’interpretazione del ricercatore; l’intervista include l’interazione intervistato- intervistatore; etc.); Centralità interazione (modello costruttivista) : il ricercatore interagisce con il suo oggetto di analisi che, a sua volta, è frutto d’interazione: (p. es. analisi news; ma news  gruppi sociali, istituzioni, ideologie lottano fra loro per definire e costruire la realtà sociale Gurevitch e Levy 1985, 18 ).

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 12 Di ogni fenomeno analizzato viene privilegiata la sua dimensione simbolica (= segni, simboli e loro significazione + loro produzione e riproduzione: p. es. “mondo della vita quotidiana ”)  APERTURA: ogni simbolo non è indipendente da altri simboli e dal suo contesto (Husserl, Schütz, Ricoeur, Thompson…) ; Paradigma del testo: vengono privilegiati i testi; altri fenomeni vengono assimilati a testi (Ricoeur) ; Testo = non veicolo “neutro” di significati; il testo ha una propria consistenza autonoma (propri codici linguistici – grammaticali, sintattici e stilistici – culturali, e ideologici)

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 13 Orientamento tendenzialmente olistico (p. es. organicità di un testo vs. assunto atomista; un testo non è la semplice somma delle sue parti); Analisi non di rapporti (causali lineari) fra variabili ma di porzioni più ampie e configurative (p. es. un articolo, la vita quotidiana di una redazione, l’ambito di fruizione del TG, etc.); Di solito il concetto di causa viene usato in strutture narrative: - evento antecedente  evento susseguente; - motivazioni, intenzioni  opzioni, azioni; - analisi effetti di testi mediali mediante narrazione (Losito);

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 14 Es.: analisi effetti di testi mediali mediante narrazione Presupposti: 1)Testo + Comprensione  interpretazione  narrazione 1)Testo + Comprensione  interpretazione  narrazione; 2)Un medesimo testo mediale viene compreso ed interpretato in maniera (molto) diversa dai vari fruitori  selezione + sintesi  criteri di rilevanza, memoria, etc. (= soggettività);

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 15 Per cogliere gli effetti del testo (= come è stato compreso e interpretato), il ricercatore invita l’intervistato a RACCONTARE (in maniera non strutturata, non direttiva) il contenuto del testo, immaginandosi di narrarlo a un non-fruitore. Narrazione  interpretazione  comprensione + testo

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 16 Critiche allo “insieme non standard”: CARENZA DI PROCEDURE CODIFICATE E REPLICABILI: -Grande importanza della qualità del ricercatore e dei suoi collaboratori; -Rischi di cadere nel banale, aneddotico.

P. MontesperelliIntervista non-standard: caratteri generali 17 -Importanza del sapere personale del ricercatore  a seconda del ricercatore si producono risultati diversi (non replicabilità della ricerca); -paradosso dell’unicità, specificità e irripetibilità dell’oggetto di studio dice: se si assume l’assoluta unicità dell’oggetto / soggetto / evento di indagine, questo non potrà coesistere né con semplici asserti comparativi, né con generalizzazioni o classificazioni (Campelli 1992) ;