1 Politiche di sviluppo rurale e strumenti di finanziamento 3° Parte IL FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Advertisements

Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo P R O P O S T A.
Dipartimento Regionale Interventi Strutturali per l'Agricoltura
Azioni Strutturali Politica regionale Organizzazione di partenariati Una politica di coesione più decentrata Negli Stati membri : – una definizione.
Azioni Strutturali Politica regionale Rafforzare la concentrazione Obiettivi7 3 Iniziative comunitarie13 4 % della popolazione.
UNA BUSSOLA PER NAVIGARE NELLA UE La politica di coesione nellU.E. Corso in TECNICHE DI PROGETTAZIONE: Fund Raising per lUniversità A CURA DELLASSOCIAZIONE.
per un’agricoltura sostenibile
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
La PAC del nuovo millennio luglio 2002: Comunicazione sulla revisione intermedia della PAC: verso una Politica Agricola Sostenibile 21 gennaio 2003: viene.
Torino, 8 aprile 2009 Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino Confidi: Credito Agevolato e Garanzia per.
LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA
Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA 1 Presentazione di Riccardo Perugi Ufficio Studi UNIONCAMERE TOSCANA Firenze, 19 dicembre 2000.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
1 Pregnana Milanese Assessorato alle Risorse Economiche Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Bilancio Preventivo 2011 APPROVAZIONE Consiglio Comunale.
REG. (CE) N. 1080/2006 Disposizioni FESR Articolo 1 – Oggetto 1. Il regolamento definisce i compiti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il.
REG. (CE) N. 1081/2006 relativo al FSE
Dott. Mauro Scattolini – Confcooperative Marche - Fedagri
Politica di sviluppo rurale
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
SEMINARIO RESIDENZIALE DIRETTORI Fondo Unico, decentramento e politica industriale regionale Sanremo, 7 novembre 2008.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Obiettivo CReO Competitività Regionale e Occupazione FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale VAS - VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Avvio delle.
Progetti Integrati di Filiera (PIF)
Testo Unico sulla Sicurezza e Salute
Strumenti economici per il turismo in Sicilia
Il pacchetto giovani nella politica di sviluppo rurale
Presentazione della Strategia Integrata di Sviluppo Locale a cura di Gian Paolo Soria Volterra, 16 dicembre 2008 Seminario di informazione e aggiornamento.
1 La programmazione 2007/13 Asse III e IV Carmela De Vivo, INEA Potenza, 28 Giugno 2005.
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori
Studio di Consulenza Aziendale Impallomeni - Politi
Gli elementi innovativi della politica di sviluppo rurale La politica di sviluppo rurale nella PAC Palermo 17 e 18 Dicembre 2007 A cura di Serena Tarangioli.
PO FSE Basilicata RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 2012 VI riunione del Comitato di Sorveglianza Matera, 13 giugno 2013.
1 secondo forum pubblico con la cittadinanza F a b r i a n o 30 _settembre_ 2006 L E I D E E P E R I L T E R R I T O R I.
Lo sviluppo rurale in Italia: fabbisogni e strategia dintervento Palermo, 23 Aprile 2008 Gli interventi a favore della diversificazione e della qualità
La programmazione 2007/13 Serena Tarangioli, INEA Potenza, 28 Giugno 2005 La Politica di Sviluppo Rurale.
La consulenza aziendale nella PAC 2014/2020: prospettive
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Michele Pasca-Raymondo Commissione europea DG Politica Regionale Bruxelles, 28 novembre 2006 Confcommercio International.
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
Volterra 16 dicembre 2008 “La SISL del GAL Etruria” Riflessioni sulla passata programmazione : punti di forza e criticità a cura di M.Cristina Galli.
NUOVI CONTRIBUTI PUBBLICI di INVITALIA
Sviluppo e rinnovament o villaggi Cultura Promozione ECN.sys Promozione ECN.sys Aiuti diretti alle imprese Natura Filiera corta Giovani e categorie deboli.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Cofinanziato dalla Commissione Europea. LA NUOVA PAC A partire da Gennaio 2015 Approccio più mirato e adattabile rispetto al passato  Ampia scelta di.
Le misure per la competitività della filiera agroalimentare Farra di Soligo 16 ottobre 2014.
La Politica Agricola Comune
IL GIOCO DEL PORTIERE CASISTICA. Caso n. 1 Il portiere nella seguente azione NON commette infrazioni.
La Politica di Sviluppo Rurale A cura di: Dott.ssa Federica Benni Corso di Politica ed Economia Agroalimentare ( Prof. R. Fanfani, A.A )
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Il Documento Unico di Programmazione
2005 la riforma della Politica di sviluppo rurale per il Regolamento (CE) 1290/05 Introduzione di due strumenti finanziari Fondo Europeo Agricolo.
Seminario su “Lo sviluppo rurale nella programmazione regionale 2007 – 2013 – Regione Umbria, 19 dicembre 2005 Dott.ssa Ernesta Maria Ranieri LO SVILUPPO.
In un contesto di difficoltà e crisi come quello attuale, il PSR diventa uno strumento importante per lo sviluppo e la crescita economica e sociale del.
ROBERTO ALEANDRI DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA SVILUPPO RURALE CACCIA E PESCA AREA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA MONITORAGGIO E SVILUPPO RURALE.
La cooperazione per lo sviluppo delle aree rurali L’eredità Leader+ Barbara Zanetti LEADER+ - Le reti e la cooperazione tra le aree rurali del Mediterraneo.
MISURA 112 Insediamento Giovani Agricoltori “Pacchetto Giovani” Settore Valorizzazione dell’imprenditoria agricola.
Linee strategiche per il futuro: programmazione Giovanna Indiretto – Unità Pari Opportunità.
Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato Agricoltura e Risorse naturali Programma di Sviluppo Rurale
1 La strategia nazionale nella nuova programmazione Leader Giuseppe Blasi 14 settembre 2007.
Sviluppo Rurale Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale Approccio Leader.
Le iniziative di formazione sostenute dalla politica di sviluppo rurale Alessandra Pesce.
Agriregionieuropa 1 Commissione Europea - Legacoop Agroalimentare La politica di sviluppo rurale dell’UE Franco Sotte Franco Sotte è professore ordinario.
Testo Sviluppo aree forestali e miglioramento redditività delle foreste Diversificazione in attività extra-agricole e creazione/sviluppo imprese Servizi.
Presentazione dello stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana della Regione Toscana.
1 Start up dei Gal L’approccio Leader In Italia Confronti regionali ed avanzamento La Dimora dei Cavalieri – Vaglio (PZ)
02/06/2016 Catania 1 Evento di Lancio del Programma e presentazione primo bando Auditorium Monastero dei Benedettini Catania 25 gennaio 2010 Presidenza.
PSR SICILIA Animazione, attivazione e coinvolgimento del Partenariato per l’elaborazione della Strategia Comune di Sviluppo del Territorio.
Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria.
Transcript della presentazione:

1 Politiche di sviluppo rurale e strumenti di finanziamento 3° Parte IL FONDO EUROPEO AGRICOLO PER LO SVILUPPO RURALE (FEASR)

2 La Mission del FEASR (art.3) sviluppo rurale sostenibile Il Fondo contribuisce alla promozione dello sviluppo rurale sostenibile, nei territori della Comunità - in maniera complementare rispetto alle politiche di mercato e di sostegno al reddito, applicate nellambito della PAC - della politica di coesione e della politica comune della pesca OBIETTIVI 1.Migliorare la competitività dellagricoltura e della silvicoltura tramite un sostegno alla ristrutturazione 2.Migliorare lambiente e lo spazio rurale tramite un sostegno alla gestione del territorio 3.Migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche (art.4)

3 Gli ASSI di Sviluppo Rurale ASSE 1 Miglioramento della competitività dei settori agricolo e forestale Gruppi di misure a) Miglioramento del potenziale umano b) Ristrutturazione e adattamento del potenziale fisico c) Miglioramento della qualità della produzione agricola e dei prodotti agricoli Le misure applicabili per ciascun gruppo, sembrano riprendere in larga parte le misure attualmente in vigore Gli strumenti di ingegneria finanziaria risultano esclusi dalla bozza di regolamento Un finanziamento minimo, pari al 10%, del contributo comunitario totale verrà destinato a tale Asse. Il tasso di cofinanziamento UE è pari ad un massimo del 50% (75% nelle regioni di convergenza).

4 GRUPPO DI MISURE 1 MIGLIORAMENTO DEL POTENZIALE UMANO (artt. 20 – 24) MISURE: Azioni di informazione e formazione professionale delle persone attive nei settori agricolo e forestale (art 20); Insediamento giovani agricoltori (art.21); Prepensionamento di agricoltori e salariati agricoli (art.22); Utilizzo di servizi di consulenza per gli imprenditori agricoli e forestali (art 23); Avviamento di servizi di assistenza alla gestione, di sostituzione e di consulenza agricola e forestale (art 24). Riprende e integra gli artt e parte del 33, del Reg 1257/ /03

5 Le novità (Art. 21, 22, 25 e 28) 21) Premio di primo insediamento pari a (, elevabile a se opta per un mix tra c/capitale e c/interessi) (attualmente è di ,00) 22) Durata totale dellaiuto al prepensionamento, per cedente e salariato, non superiore ad un massimo di 10 anni. Importo dellaiuto ,00 annui x cedente 4.000,00 annui x salariato 25)Sostegno agli investimenti concedibile per conformarsi agli standard minimi comunitari esistenti 28)Il periodo di adattamento non può oltrepassare i 36 mesi dallinsediamento

6 GRUPPO DI MISURE 2 RISTRUTTURAZIONE E ADATTAMENTO DEL POTENZIALE FISICO (artt. 25 – 28) MISURE: Ammodernamento delle aziende (art 25); Miglioramento del valore economico delle foreste (art 26) Accrescimento del valore aggiunto delle produzioni primarie agricole e forestali (art 27); Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e nel settore forestale (art 27 bis); Infrastrutture per lo sviluppo e ladattamento dellagricoltura e della silvicoltura (art 28) Ricostituzione del potenziale produttivo agricolo danneggiato dalle calamità naturali e introduzione di misure di prevenzione (art 19,b, V) Riprende e integra artt. 4, 24 e 25, del Reg. 1257/ /03

7 Le novità (Art. 27; 27bis nuovo) 27) Nel settore agricolo il sostegno comunitario è limitato alle micro, piccole e medie imprese Nel settore forestale laiuto è limitato alle microimprese –Alle imprese fino a 750 dipendenti o 200 milioni di di fatturato annuo, il contributo concedibile è dimezzato –Nel settore forestale, il sostegno è limitato alle micro imprese –Tuttavia, i limiti introdotti con il regolamento non si applicano agli aiuti di stato 27 bis) Nuova misura finalizzata al sostegno della cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, agroalimentare e forestale La cooperazione dovrà essere attuata tra produttori primari, agricoli e forestali, industria di trasformazione e/o soggetti terzi Il contributo coprirà i costi sostenuti per la cooperazione

8 GRUPPO DI MISURE 3 MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA PRODUZIONE AGRICOLA E DEI PRODOTTI AGRICOLI (artt. 29 – 31) MISURE: Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria (art 29); Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare (art 30); Attività di informazione e promozione svolte dalle associazioni dei produttori per i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare (art 31) Riprende e integra artt 24-28, del Reg 1257/ /03

9 GRUPPO DI MISURE 4 CONDIZIONI RELATIVE ALLE MISURE TRANSITORIE (artt. 32 – 33) RIVOLTA AI NUOVI STATI MEMBRI MISURE: Agricoltura di semisussistenza Associazioni dei produttori

10 Gli ASSI di Sviluppo Rurale ASSE 2 Gestione del territorio GRUPPI DI MISURE a) Utilizzo sostenibile delle superfici agricole b) Utilizzo sostenibile delle superfici silvicole Un finanziamento minimo, pari al 25%, del contributo comunitario totale verrà destinato a tale Asse. Il tasso di cofinanziamento UE è pari ad un massimo del 55% (80% nelle regioni di convergenza)

11 GRUPPO DI MISURE 1 UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE SUPERFICI AGRICOLE (artt. 35 – 38) MISURE: Compenso per gli svantaggi delle zone di montagna e altre zone svantaggiate (art 35) Pagamenti Natura 2000 (art 36) Pagamenti agroambientali e a favore del benessere degli animali (art bis) Investimenti non produttivi (art 38) Riprende e integra gli artt ; 29, del Reg 1257/ /03

12 Le novità Zone svantaggiate (Art. 35 e 47) La proposta di ridefinizione delle zone svantaggiate intermedie è statacongelata((lattuale zonizzazione è basata su dati socio-economici in La Commissione presenterà una proposta con nuovi criteri di classificazione nel 2008, affinché si applichino dal 2010 Fino a tale data resta in vigore lattuale zonizzazione, definita in base al Reg. CE n. 1257/99, comprese le relative norme di attuazione Lattuale zonizzazione è basata su dati socio-economici in gran parte superati; la nuova delimitazione, invece, dovrà tener conto della produttività dei suoli e delle caratteristiche geomorfologiche, delle condizioni climatiche nonché dellimportanza dellagricoltura estensiva per la gestione del territorio

13 Le novità Agroambiente e benessere animale (Art. 37 e 37 bis) Gli impegni degli agricoltori devono andare oltre i criteri di gestione obbligatori (CGO) e gli altri requisiti stabiliti dalle legislazioni nazionali e non più solo le normali buone pratiche agricole e zootecniche.Si dovranno rispettare le stesse norme stabilite per accedere agli aiuti diretti al reddito nellambito della PAC mercati (CGO), semplificando di molto il quadro giuridico a cui gli agricoltori si devono adeguare. La durata degli impegni può essere, in linea generale, compresa tra i 5 ed i 7 anni Il sostegno può essere concesso anche per interventi finalizzati alla conservazione di risorse genetiche in agricoltura Il sostegno può essere concesso anche a soggetti gestori dei terreni diversi dagli agricoltori I pagamenti collegati al benessere animale sono inseriti in una misura a se stante (37 bis), la cui attuazione non è obbligatoria Investimenti non produttivi (art 38) Nuova misura

14 GRUPPO DI MISURE 2 UTILIZZO SOSTENIBILE DELLE SUPERFICI SILVICOLE (artt. 39 – 46) MISURE: Primo imboschimento superfici agricole (art 40) Primo impianto di sistemi agroforestali sulle superfici agricole (art 41) Primo imboschimento dei terreni non agricoli (art 42) Pagamenti Natura 2000 (art 43) Pagamenti ambientali forestali (art 44) Ricostituzione del potenziale produttivo forestale ed introduzione di misure preventive (art 45) Investimenti non produttivi (art 46) Riprende e integra gli artt , Reg. 1257/ /03

15 Le novità Imboschimento (Art. 40 – 42) Lintensità degli aiuti per i costi di impianto è elevata dal 50% al 70% per la zone normali e dal 60% all80% in quelle svantaggiate Il livello massimo del premio per la perdita di reddito (derivante dallimboschimento del terreno) è elevato da 500 a 700/ha (annuale) per gli agricoltori e le loro associazioni (150 per gli altri soggetti) Primo impianto di sistemi agroforestali sulle superfici agricole (art 41) NUOVA MISURA

16 Le novità Imboschimento terreni non agricoli (Art. 42) In caso di terreni abbandonati è erogabile anche un premio di mantenimento I terreni su cui si effettua limboschimento possono essere anche demaniali Pagamenti Natura 2000 (art 43) (ambientali forestali) NUOVA MISURA Investimenti non produttivi (art 46) NUOVA MISURA

17 Gli ASSI di Sviluppo Rurale ASSE 3 Diversificazione delleconomia rurale e qualità della vita in ambiente rurale GRUPPI DI MISURE a)Diversificazione delleconomia rurale b)Miglioramento della qualità della vita nellambiente rurale c)Formazione professionale e acquisizione delle competenze e animazione Un finanziamento minimo, pari al 10%, del contributo comunitario totale verrà destinato a tale Asse. Il cofinanziamento Ue è pari ad un massimo del 50% (75% nelle regioni della Convergenza)

18 GRUPPO DI MISURE 1 DIVERSIFICAZIONE DELLECONOMIA RURALE (artt. 50 – 53) MISURE: Diversificazione verso attività non agricole (art 50) Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese (art 51) Incentivazione di attività turistiche (art 52) Protezione, valorizzazione e gestione del patrimonio naturale (art 53) Riprende, modifica e integra lart 4 e 33 del Reg 1257/ /03 Piccole infrastrutture come centri di informazione; segnaletica relativa ai siti turistici; Infrastrutture ricreative di accesso agli spazi naturali e alloggi con capacità di accoglienza ridotta Sviluppo e immissione sul mercato di prodotti turistici legati al turismo rurale Azioni di sensibilizzazione, valorizzazione ed elaborazione di piani di protezione e di gestione collegati ai siti Natura 2000 a ad altri spazi di pregio naturale

19 Diversificazione verso attività non agricole (art 50) Il campo dei beneficiari di tale misura viene esteso anche ai membri della famiglia dellimprenditore agricolo (coniuge e/o figli), garantendo, in questo modo, nuove occasioni di lavoro in un ambiente che spesso non offre valide alternative di reddito e, nello stesso tempo, un tessuto sociale vitale Le novità

20 GRUPPO DI MISURE 2 MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA VITA NELLAMBIENTE RURALE (artt. 54 – 55) MISURE: Servizi essenziali per leconomia e la popolazione rurale (art 54) Rinnovamento e miglioramento dei villaggi (art 55, a (art 49, b, ii) Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale (art 55,b (art 49, b, iii) Riprende, modifica e integra lart 33 del Reg 1257/ /03

21 Le novità Servizi essenziali per leconomia e la popolazione rurale (art 54) Include nei servizi essenziali anche quelli culturali e ricreativi Rinnovamento e sviluppo dei villaggi nonché protezione e valorizzazione del patrimonio rurale (art 55 a) Include anche piani di protezione e gestione dei siti Natura 2000 e di altri luoghi di grande pregio naturale

22 GRUPPO DI M ISURE 3 FORMAZIONE PROFESSIONALE E ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE E ANIMAZIONE (artt. 56 – 57) MISURE: Formazione professionale (art 56) Acquisizione delle competenze e animazione (art 57) - studi sul territorio -azioni di informazione sul territorio e sulla strategia di sviluppo locale - formazione di personale coinvolto nellelaborazione e nella implementazione di una strategia di sviluppo rurale -eventi promozionali e formazione degli animatori -attuazione da parte di partenariati pubblico/privati anche diversi dal gal

23 Le novità Diverse dallart 20 dellAsse 1 Diverse dallart 9 del Reg 1257/99 Diversa dalle più generiche attività di formazione attualmente previste dal Leader Formazione mirante ad una maggiore sostenibilità delle tecniche produttive e delle pratiche di gestione forestale Formazione professionale (art 56)

24 Le novità La prima proposta di Regolamento prevedeva lart 58, Strategie locali di sviluppo (che riprende lultimo trattino dellart 33 Reg /03), recante una disposizione in base alla quale tutte le misure dellAsse 3 dovevano essere attuate attraverso strategie di sviluppo locale (approccio Leader-Pir) Il disposto non era vincolante e larticolo è stato eliminato ma il suo contenuto è stato inserito nei considerando (pertanto, per quanto riguarda la Campania, la mis 4.24 può essere riproposta) Lattuazione attraverso strategie di sviluppo locale permette di rafforzare la coesione territoriale e le sinergie tra le misure destinate in modo più ampio alleconomia e alla popolazione rurale. Limplementazione orizzontale di determinate misure sotto lAsse 3 resta possibile LAsse 3, in particolare, mira al rafforzamento della dimensione territoriale dello sviluppo rurale

25 Le novità Rete Nazionale Rurale (Art. 68 e 70) E possibile presentare uno specifico programma per la costituzione ed il funzionamento della Rete Nazionale Rurale Il contributo comunitario per la Rete sarà pari, al massimo, al 50% della spesa pubblica ammissibile

26 APPROCCIO LEADER Trasversale ai tre assi MISURE: a)La realizzazione di strategie locali di sviluppo rurale attraverso un approccio Leader per lattuazione di uno o più dei tre assi prioritari; b)Lattuazione di progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale; c)Il funzionamento del GAL, lacquisizione di competenze e la promozione di azioni di animazione del territorio IMPLEMENTAZIONE DELLASSE/APPROCCIO Un importo minimo del 5% del totale del contributo del FEASR al PSR va destinato allimplementazione dellAsse Leader Gli ASSI di Sviluppo Rurale ASSE 4

27 Liniziativa Leader ha raggiunto un buon livello di maturità che permette ai territori rurali di attuare lapproccio Leader nellambito più vasto della programmazione generale dello sviluppo rurale Ogni PSR deve contenere un Asse Leader per finanziare attraverso i GAL : Limplementazione di strategie di sviluppo locale basate sui tre assi tematici; I costi operativi dei gal; I progetti di cooperazione tra i gal; Gli approcci pilota e la sperimentazione; Lacquisizione di competenze; Il coordinamento per la preparazione delle strategie locali di sviluppo Le novità ASSE/APPROCCIO LEADER TRASVERSALE AI TRE ASSI

28 Le novità Caratteristiche della strategia locale di sviluppo integrato -approccio territoriale - approccio bottom up (potere decisionale ai GAL) -partenariato pubblico/privato -approccio integrato -messa in rete Opzioni: cooperazione e innovazione Condizioni applicabili ai GAL -portatori di una strategia territoriale di sviluppo integrato e responsabili della sua realizzazione -rappresentativi e aventi un legame con le aree locali, ivi incluse le organizzazioni agricole, delle donne e dei giovani (50% del partenariato locale) -capacità di definire e realizzare una strategia di sviluppo del territorio -territorio interessato coerente e avente una massa critica in termini di risorse E inoltre prevista la possibilità di utilizzare, allinterno del Pal, lintero menù delle misure ammesse a finanziamento dal reg del FEASR; si supera in tal modo la identificazione del Leader con interventi di carattere immateriale, propria del Leader +

29 Le novità Rete Nazionale Rurale (Art. 68 e 69) E possibile presentare uno specifico programma per la costituzione ed il funzionamento della Rete Nazionale Rurale Il contributo comunitario per la Rete sarà pari, al massimo, al 50% della spesa pubblica ammissibile Lo 0,25% delle risorse del FEASR, pari a 0,22 mld di euro, è destinato allassistenza tecnica richiesta dalla Commissione per il sostegno alle azioni di preparazione, monitoraggio, supporto amministrativo, valutazione e controllo Assistenza tecnica (art 67)

30 Gli aspetti finanziari Comitato di sorveglianza (Art. 82) Il compromesso raggiunto prevede la possibilità di istituire un Comitato di sorveglianza nazionale Il Comitato ha la sola funzione di semplificazione procedurale. Infatti, attraverso tale comitato ed a determinate condizioni, potranno essere apportate modifiche finanziarie ai vari programmi regionali mediante semplice comunicazione alla Commissione (senza bisogno di decisione)

31 Gli aspetti finanziari Comitato di sorveglianza (Art. 82) La presenza di un Comitato di sorveglianza non disinnesca il pericolo del disimpegno automatico ma rischia di costituire un inutile appesantimento amministrativo La mancanza di un quadro finanziario unico nazionale, infatti, anche alla luce della necessità di rispettare rigide percentuali di risorse per ogni asse, espone fortemente i programmi italiani al rischio disimpegno automatico

32 Piani Sviluppo Rurale Disimpegno teorico periodo volte in 4 anni Importo disimpegnato in assenza di compensazioni tra Regioni 44,2 milioni di Programmi Leader+ Disimpegno subito anni 2003 e volte in 2 anni Importo disimpegnato a causa della impossibilità di effettuare compensa- zioni tra Regioni 7,5 milioni di Disimpegno applicato a livello regionale