La criminalità violenta Violenza: luso intenzionale o la minaccia della forza fisica o del potere contro se stessi, contro unaltra persona o contro un.

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La criminalità violenta Violenza: luso intenzionale o la minaccia della forza fisica o del potere contro se stessi, contro unaltra persona o contro un gruppo o una comunità, che abbia unalta probabilità di provocare una ferita, la morte o un danno psicologico o una privazione (World Health Organization). Gli atti violenti possono essere divisi in tre categorie: - Atti contro se stessi: suicidio, autolesionismo - Atti interpersonali: quelli compiuti contro unaltra persona o un piccolo gruppo di persone - Atti collettivi: quelli compiuti da grandi gruppi, con finalità politiche, sociali o economiche Hate crimes (delitti di odio) commessi per pregiudizi o ostilità nei confronti di unidentità razziale, sessuale, etnica, religiosa

La criminalità violenta Lomicidio Nel nostro paese si distinguono vari tipi di omicidio a seconda dellintenzione di chi li compie e della loro gravità Secondo le norme giuridiche due sono i casi in cui non si può parlare di omicidio: - aborto - legittima difesa A seconda dellatteggiamento di chi lo compie si può distinguere tra: - omicidio doloso - omicidio preterintenzionale - omicidio colposo

La criminalità violenta Lomicidio Le fonti sui dati dellomicidio sono tre e corrispondono alle rilevazioni condotte: - dai medici: dati sulle cause di morte - dalle forze dellordine: statistiche sulla delittuosità - dalla magistratura: statistiche sulla criminalità Questi dati permettono di calcolare il Tasso di omicidio: n° di morti per omicidio in determinato periodo di tempo (un anno) 100 mila persone residenti nella zona in cui gli eventi si sono verificati

La criminalità violenta Tipi di omicidio E possibile individuare tre tipi di omicidio: 1. Omicidi impulsivi e i pianificati 2. Omicidi espressivi e strumentali 3. Omicidi fra familiari, colleghi, estranei

La criminalità violenta La scelta del mezzo Sono diversi i mezzi con cui si decide di compiere un omicidio, che tuttavia cambiano nel tempo e nello spazio a seconda del periodo storico, del paese del tipo di delitto. Gli studiosi hanno dimostrato che quanto maggiore è in un paese la quota delle famiglie che possiede unarma da fuoco tanto più alto è il numero di donne che vengono uccise La spiegazione è dovuta al fatto le donne spesso vengono uccise in casa, dove sono custodite le armi da fuoco Esiste una relazione positiva tra armi da fuoco e criminalità violenta?

La criminalità violenta La scelta del mezzo Questa relazione è in ogni caso molto complessa. Uno slogan americano dice guns dont kill people. People kill people La disponibilità di armi da fuoco non è condizione sufficiente affinchè si commetta un omicidio. Nei conflitti violenti, chi attacca una persona non sempre è mosso dal desiderio di ucciderla ma la probabilità che ciò avvenga dipende molto dalle armi di cui si dispone.

La criminalità violenta Gli omicidi in famiglia Come è possibile che in strutture relazionali basate sullaffetto e sullamore si registrano dati sconcertanti su casi di omicidio? Le probabilità che due persone entrino in conflitto dipendono dalla possibilità che le stesse hanno di incontrarsi Siamo violenti verso le persone più intime perché sono quelle che ci possono far arrabbiare di più. Non solo sono fonti di piacere ma anche di frustrazioni e delusioni - W. Goode

La criminalità violenta Gli omicidi in famiglia Tra gli omicidi familiari più asimmetrici si collocano quelli coniugali: in molti paesi è più spesso il marito ad uccidere la moglie che viceversa. Vi è forte squilibrio nei rapporti di potere e una tendenza da parte degli uomini ad avere lesclusiva sul potenziale sessuale e riproduttivo delle moglie. (vedi omicidio di onore)

La criminalità violenta Gli omicidi plurimi Si tratta delluccisione di almeno quattro persone 1. Omicidio di massa: se la morte delle persone avviene in un breve periodo di tempo 2. Omicidio seriale: se la morte avviene in un periodo più lungo Serial Killer

La criminalità violenta Gli omicidi di massa 1. Vengono condotti per vendetta contro una persona, un gruppo o unintera comunità 2. Sono espressivi e non strumentali (impulsivi) 3. Gli autori spesso muoiono perché a loro volta uccisi o suicidi 4. Gli autori non conoscono tutte le vittime dei loro gesti; le uccidono per fatalità

La criminalità violenta Gli omicidi seriali 1. Vengono commessi per motivazioni e modi molto diversi 2. Sono di solito espressivi e non strumentali (impulsivi). In molti casi tuttavia possono essere anche ben pianificati 3. Gli autori sono spinti dal desiderio di dominare gli altri e di sentirsi superiore 4. Colpiscono di solito persone vulnerabili e sconosciute al killer 5. Le vittime vengono quasi sempre uccise con unarma da fuoco

La criminalità violenta Autori e vittime degli omicidi Le persone che si uccidono sono molto simili tra loro Età Il rischio di subire un omicidio è particolarmente alto fra i 15 e i 30 anni. La stessa età hanno di solito anche quelli che uccidono 15-20; 20-25; 25-30; 30-35; 35-40; 40-45; Livello di omicidio

La criminalità violenta Classe sociale Non è una variabile assoluta ma è molto più probabile che a commettere un omicidio siano le persone ad un livello più basso nella scala sociale, poco istruite, spesso disoccupate, che vivono in zone degradate. In Italia è stato dimostrato che la quota di persone morte per omicidio è tanto più alta quanto più basso è il titolo di studio. Genere Ad uccidere, così come ad essere uccisi, sono molto di più gli uomini che le donne. La spiegazione è da rinvenire nel fatto che gli uomini spesso si trovano in situazioni di competizione e di uso della propria forza per affermarsi.

La criminalità violenta Gruppo etnico di appartenenza Gli omicidi sono di solito ingroup, piuttosto che intergruop. Questo dipende dal fatto che allinterno di uno stesso gruppo le persone hanno più possibilità di interagire e quindi anche di entrare in conflitto Fondamentale è la frequenza dellinterazione che dipende da due fattori: 1.Aumenta al diminuire della eterogeneità etnica della popolazione 2.Aumenta allaumentare della segregazione residenziale

La criminalità violenta I mutamenti secolari degli omicidi Molti studiosi convengono che il tasso di criminalità sia aumentato con lindustrializzazione e lurbanizzazione e quindi con lavvento della modernizzazione Tuttavia, altri studi dimostrano che nelle primitive società senza stato le morti violenti erano molto più frequenti che nei paesi democratici di oggi. Hobbes, sosteneva, nel Leviatano, che in assenza di un potere comune che assoggetta gli uomini, si crea la guerra di un uomo contro un altro uomo Lo stato democratico può ridurre i comportamenti violenti tra gli uomini perché attraverso dispositivi legislativi offre ai cittadini i mezzi per poter risolvere i loro conflitti

La criminalità violenta I mutamenti secolari degli omicidi Molti documenti sugli episodi dellepoca fanno pensare che in Europa, nel passato, regnasse un clima di violenza e brutalità, sia nelle città che nelle campagne. Gli studi dimostrano (Durkheim) che la tendenza alla diminuzione del tasso di suicidio sia man mano aumentata con lavvento della civiltà. Il mutamento è iniziato nel 1600 ed è continuato fino ai nostri giorni con una considerevole diminuzione del tasso di suicidio (seppur con dinamiche diverse da paese in paese) Teoria di Elias: la diminuzione del tasso di suicidio è dovuta la processo di civilizzazione. Nella società medioevale le emozioni erano espresse in maniera libera, diretta, spontanea, infantile. Con il passare del tempo, luomo ha imparato a dominare le proprie emozioni e la propria aggressività (autocostrizione di origine sociale).

La criminalità violenta I mutamenti recenti degli omicidi La diminuzione del tasso di omicidio, registrata del 1930, ha subito una serie di oscillazioni nei periodi bellici e post-bellici, nonché negli anni ottanta/novanta, per le alterne vicende della mafia Gli effetti della guerra: durante la Prima Guerra Mondiale il numero degli omicidi diminuì drasticamente, aumentando invece subito dopo e raggiungendo il picco nel 1920/21 Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale si raggiunsero livelli mai registrati nella storia del nostro paese. Tutti i paesi coinvolti nelle guerre hanno fatto registrare, nei periodi post bellici, notevoli aumenti nel tasso di omicidi, maggiormente quei paesi direttamente belligeranti

La criminalità violenta I mutamenti recenti degli omicidi Due i fattori che fanno registrare una diminuzione degli omicidi durante la guerra: 1.Una parte considerevole della popolazione maschile giovanile (che spesso è quella compie gli omicidi) è chiamata alle armi. 2. Le grandi guerre rinvigoriscono lamore per la patria, i sentimenti collettivi, gli obiettivi comuni e quindi rafforzano lintegrazione sociale, scoraggiando molti comportamenti devianti

La criminalità violenta I mutamenti recenti degli omicidi Tre i fattori che fanno registrare un aumento degli omicidi nei periodi post bellici: 1.Disorganizzazione sociale che caratterizza questi periodi 2. Aumento della disoccupazione, dellinflazione, la scarsità dei beni, il peggioramento della qualità della vita 3. Legittimazione della violenza, fornita, dal governo di un paese durante la guerra

La criminalità violenta Povertà, diseguaglianze economiche e welfare state Nel mondo esistono numerose differenze tra gli andamenti degli omicidi Le ricerche dimostrano che maggiore è il livello di povertà maggiore è un numero si omicidi compiuti. Ununica eccezione a questa regola è data dagli Stati Uniti: Il fattore cruciale non è il livello di povertà o di sottosviluppo, bensì il grado di disuguaglianza nella distribuzione dei redditi. Quanto più forte è questa diseguaglianza, maggiore è il numero delle persone uccise ogni anno La teoria della tensione spiega che il contrasto tra lenorme importanza attribuita alla prestigio o al successo finanziario e le effettive opportunità per raggiungerlo è tanto più forte quanto maggiore la diseguaglianza nella distribuzione dei redditi Le diseguaglianze economiche hanno maggiori effetti sulle sul tasso di omicidio, quando riguardano le posizioni ascritte (appartenenza ad un gruppo)