VII° Tema: i gruppi di interesse

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Advertisements

Il modello organizzativo della scuola: aspetti essenziali
La rete tra imprese è una forma organizzativa basata su due principi :
Scheda sugli argomenti seconda settimana di lezioni
SOCIALIZZAZIONE-cap.3 STATUS : Ascritto – Assunto
Azione locale integrata: Reti sociali e capitale sociale Partnership Lavoro in rete (coordinamento tra servizi e istituzioni) Partecipazione degli abitanti/cittadini.
Marketing MARKETING DEL TURISMO Facoltà di Scienze Politiche e
CONTRATTAZIONE E CONCERTAZIONE HANNO CARATTERI E FUNZIONI DIFFERENTI.
I modelli di capitalismo
LE RELAZIONI INDUSTRIALI
La progettazione partecipata: mappatura e analisi degli stakeholders
Lezione 5 I gruppi di pressione.
New Public Management Prof. Federico Alvino.
Lezione N° 6 L’organizzazione
L’organizzazione corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni Corso di E.A. - prof Bronzetti Giovanni.
Cap. VIII: I gruppi di pressione Struttura del capitolo
Cap. IV: Democrazia, democrazie Struttura del capitolo
Cap. VI: Democrazia e mutamenti Struttura del capitolo
Definizioni di partecipazione politica Nuove forme di partecipazione
Cap. III: La disciplina: origini, temi approcci Struttura del capitolo
Democrazia e mutamenti
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
A.A Corso di Politica Sociale Maria Letizia Pruna
LA FORMA PROFESSIONALE
LA FORMA ORGANIZZATIVA DECENTRATA
Scienza delle finanze Silvia Giannini – Unibo LUISS – Roma a.a marzo 2001 – 27 maggio 2011.
I partiti sono organizzazioni
CORSO DI SCIENZA POLITICA Docente Prof. Luca Lanzalaco
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
_primo_semestre A.A Istituzioni di economia, corso serale1 Primo semestre copertina.
Introduzione Davide VannoniIstituzioni di economia 2002/03, corso C 1 Istituzioni di economia, a.a. 2003/04 Corso C Modulo 1 Microeconomia Davide Vannoni.
1. Perché nasce la BAN Bologna La rete dei business angels intende garantire la concretizzazione di nuove idee imprenditoriali e lo sviluppo di start-up.
Relazioni tra i gruppi e identità sociale
L’organizzazione del programma:
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
Teorie organizzative Scuola classica Scuola sociale Scuola sistemica.
LE RAGIONI DI UNA NUOVA PROTOSTORIA PROGETTO PARRHESIA – LUGLIO.
PARADIGMA IV SCELTA RAZIONALE
Corso di Scienza Politica SPO
Fasi di progetto di SI Impostazione strategica e di disegno concettuale Implementazione Utilizzo e monitoraggio.
Corso di scienza Politica Prof. Ozzano Lezione 7
Corso di scienza Politica Prof. Ozzano Lezione 18
Corso di Laurea in Management dello sport Le organizzazioni sportive
Sistema finanziario - Lezione 1
Territorio, Sistema, Destinazione, Nuovi Mercati 3 aprile 2014 Umberto Martini.
Schede didattiche a cura di A. Cortese
Politiche di welfare Lavinia Bifulco. Strumenti per governare Lascoumes e Le Galés (a cura di, 2004) sostengono che gli strumenti dell’azione pubblica.
Le relazioni industriali triangolari concertazione e patti sociali
Capitolo 3 Regime, sistema politico, Stato
III° Tema: Democrazia, democrazie
Capitolo 9 Opinione pubblica, partecipazione, comunicazione
I gruppi di pressione. Riferimenti storici
Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Cap. VIII: I gruppi di pressione Struttura del capitolo Il cuore della politica? Introduzione.
Cap. XI: Elezioni e sistemi elettorali Struttura del capitolo
Gruppi e movimenti Definizione di gruppo
Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, Funzioni delle elezioni in ambito democratico Meccanismo per scegliere i componenti di organi.
I gruppi: definizioni dalla letteratura Bentley [1908]: un gruppo coincide con ogni sezione della società che agisca o tenti di agire Truman [1951]: Qualsiasi.
1 V° Tema: democrazia e mutamenti. 2 Prima parte: la dinamica dei regimi autoritari.
1 V° Tema: democrazia e mutamenti. 2 Prima parte: la dinamica dei regimi autoritari.
1 XIII° Tema: le burocrazie pubbliche. 2 Definizioni di burocrazia pubblica In termini funzionali: Burocrazia pubblica come pubblica amministrazione (procedimenti.
Lezione 5 I gruppi di pressione. Politiche Pubbliche.
I° Tema: Che cosa è la politica?. 2 Da dove partire Che cosa è la “scienza politica”? –è lo studio dei diversi aspetti della realtà politica al fine di.
I modelli di capitalismo Il dibattito negli anni ‘70.
SCIENZA POLITICA (M-Z) A.A Filippo Tronconi Gruppi di interesse.
Stato sociale keynesiano e “political economy” comparata
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
Scienza Politica a.a Marco Di Giulio Partecipazione politica (II) Movimenti sociali Gruppi di interesse.
Problema giudiziario 1 Si risolve nell’esigenza imprescindibile di ogni collettività organizzata di: risolvere le controversie sociali e istituzionali.
Crisi fordista e nuova sociologia economica Prof. Emmanuele Pavolini.
1 VII° Tema: i gruppi di interesse. 2 I gruppi: definizioni dalla letteratura Bentley (1908): un gruppo coincide con ogni sezione della società con interessi.
Transcript della presentazione:

VII° Tema: i gruppi di interesse

I gruppi: definizioni dalla letteratura Enfasi sull’interesse Bentley (1908): un gruppo coincide con ogni sezione della società con interessi propri che agisca o tenti di agire Enfasi sull’appartenenza Almond e Powell (1978): Individui legati da comuni preoccupazioni e interessi, che sono consapevoli di questo legame

Definizione empirica di gruppo di interesse Un gruppo di interesse può essere definito come un insieme di persone, organizzate su basi volontarie, che mobilita risorse per influenzare le decisioni e le conseguenti politiche pubbliche. Caratteri: L’organizzazione del gruppo (di solito) formalizzata da apposite norme L'aggregazione è volontaria La partecipazione è libera

Funzione dei gruppi di interesse La funzione principale dei gruppi è l’articolazione degli interessi ossia la formulazione della domanda politica in forme o modalità molto diverse Il concetto di lobbying

Criteri di classificazione dei gruppi di interesse Struttura organizzativa Modalità di azione Obiettivi Risorse

La tipologia dei gruppi di interesse di Almond e Powell (1978) Gruppi di interesse anomici (folle disorganizzate, protesta spontanea e contingente) Gruppi di interesse non associativi (basati su interessi derivati da razza, religione, lingua, etnia; semplice percezione di interesse comune) Gruppi di interesse istituzionali (attivi nelle organizzazioni: chiese, FFAA, burocrazie) Gruppi di interesse associativi (organiz-zazioni di interessi; sindacati, associazioni imprenditoriali)

Modalità di azione Forme di azione “deboli” e/o convenzionali (comunicazione, contatti, informazione) Forme di azione forti e/o non convenzionali (campagne presso l’opinione pubblica, ricorsi in giudizio, corruzione, finanziamento campagne elettorali, scioperi, marce, sit-in etc.)

Obiettivi Gruppi di difesa di interessi oggettivi (categorie occupazionali, appartenenze etniche) versus gruppi fondati sull’espressione di preferenze morali (gruppi filantropici, umanitari etc.) Gruppi di interesse pubblico versus gruppi di interesse speciale

Le risorse dei gruppi Economico-finanziarie Numeriche (membership) Influenza (capitale sociale e relazionale, collocazione nel processo produttivo, rappresentatività sociale) Tecnico-conoscitive Organizzative Simbolico-identitarie

Il rapporto gruppi - partiti Gatekeeping partitico Quattro modalità di intervento dei gruppi sul/i partito/i Livello elettorale Livello interno Livello dichiarazioni programmatiche Livello decisionale Gruppi e partiti si scambiano influenze e risorse Accesso autonomo dei gruppi alle decisioni

Il rapporto gruppi - partiti: una tipologia di struttura di scambio Capacità di influenza gruppo su partito - + Capacità di influenza partito su gruppo Neutralità Egemonizzazione Occupazione Simbiosi

La teoria pluralista dei gruppi La presenza dei gruppi come fonte di : Equilibrio. La pluralità dei gruppi garantisce equilibrio fra forze contrastanti. La sfida dei gruppi attivi porta alla mobilitazione dei gruppi latenti Socializzazione. La vita nelle associazioni educa all’interazione con gli altri. L’importanza delle appartenenze multiple (overlapping membership) e differenziate (cross-cutting membership) Autonomia della società dallo Stato. I gruppi esprimono la capacità della società di organizzarsi dal basso. La funzione essenziale dello Stato è la mediazione fra i diversi interessi

Le critiche alla teoria pluralista (I) Critiche positive: Olson (1963): la razionalità del partecipare e il problema del free-rider I possibili incentivi all’interno dei gruppi: materiali, di solidarietà e orientati allo scopo Critiche normative: Lowi (1969) e la non equivalenza dei gruppi

Le critiche alla teoria pluralista (II) I riscontri empirici: i gruppi sono capaci di porre alcuni temi sull’agenda politica, ma non determinano le decisioni differenze a seconda delle caratteristiche del tema in questione (visibilità, tecnicismo, costi e benefici, ecc.)

Pluralismo (Schmitter, 1974) Un sistema di rappresentanza degli interessi dove le unità costitutive sono organizzate in numero indefinito, in competizione tra loro, volontarie, non strutturate gerarchicamente, non necessariamente riconosciute o organizzate dal governo, e non esercitano il monopolio della rappresentanza  Attori politici Decisioni politiche

Forme di pluralismo Il lobbysmo negli Stati Uniti Il clientelismo (paesi mediterranei)

Neo-corporativismo (Schmitter 1974) Un sistema di rappresentanza di interessi dove le unità costitutive sono organizzate in numero limitato di categorie non competitive, strutturate gerarchicamente, differenziate funzionalmente, riconosciute, se non organizzate dal governo, che esercitano complessivamente il monopolio della rappresentanza Gruppo A Gruppo B governo

Logica dei membri nel pluralismo e nel neocorporativismo Pluralismo: Struttura organizzativa frammentata, che deve fare affidamento sulle proprie risorse (dei suoi membri), poco capace di sviluppare programmi di lungo periodo Neocorporativismo: associazioni forti e integrate, ricche di risorse, relativamente indipendenti dai membri e capaci di sviluppare prospettive di lungo termine

Logica dell’influenza nel pluralismo e nel neocorporativismo Pluralismo: i gruppi esercitano influenza attraverso varie forme di pressione, ma non vi sono rapporti strutturati (Lobbying) Neocorporativismo: un sistema istituzionalizzato di interazioni attribuisce alle associazioni ruoli particolari nell’elaborazioni e soprattutto nella realizzazione delle politiche pubbliche (Concertazione)

Il neocorporativismo: un approfondimento Le cause: Integrazione nei mercati internazionali Forti partiti socialisti Associazioni degli interessi ben strutturate Ragioni contingenti: crisi economica Gli ostacoli: Frammentazione delle organizzazioni di rappresentanza degli interessi (differenze ideologiche, linguistiche, di categoria occupazionale)

Le conseguenze del neocorporativismo Vantaggi: dal lato dell’input (prospettiva di breve versus prospettiva di lungo periodo) dal lato dell’output (riduzione del tasso di conflitti sul lavoro) Svantaggi: elementi potenzialmente antidemocratici (circuito funzionale versus circuito elettorale della rappresentanza) violazione dell’uguaglianza (gruppi non organizzati) riduzione di competizione e di partecipazione perplessità sull’efficacia decisionale

Testi di riferimento per la lezione Maurizio Cotta - Donatella Della Porta - Leonardo Morlino, Fondamenti di scienza politica, Il Mulino, Bologna, 2001, cap.6