Cap. VIII: I gruppi di pressione Struttura del capitolo Il cuore della politica? Introduzione storica sul fenomeno dei gruppi Democrazia e gruppi Gruppi di pressione, lobbying, gruppi di interesse Tipologie dei gruppi Il rapporto tra gruppi e partiti I circuiti di rappresentanza dei gruppi: pluralismo e neo-corporativismo Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Riferimenti storici al fenomeno dei gruppi Le gilde (Medio evo) Le corporazioni (i Comuni italiani) I gruppi professionali (XIX secolo) I sindacati (XIX e XX secolo) Le organizzazioni di interessi (XX secolo) Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
I gruppi: definizioni dalla letteratura Enfasi sull’interesse Bentley [1908]: un gruppo coincide con ogni sezione della società che agisca o tenti di agire Enfasi sull’atteggiamento Truman [1951]: Qualsiasi gruppo che, sulla base di atteggiamenti condivisi, presenta domande ad altri gruppi della società Enfasi sull’appartenenza Almond e Powell [1978]: Individui legati da comuni preoccupazioni e interessi, che sono consapevoli di questo legame Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Definizione empirica di gruppo di interesse Un gruppo di interesse può essere definito come un insieme di persone, organizzate su basi volontarie, che mobilita risorse per influenzare le decisioni e le conseguenti politiche pubbliche. Caratteri: L’organizzazione del gruppo (di solito), formalizzata da apposite norme L'aggregazione è volontaria La partecipazione è libera. Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Criteri di classificazione dei gruppi di interesse Struttura organizzativa Modalità di azione Obiettivi Risorse Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Funzione dei gruppi di interesse La funzione principale dei gruppi è l’articolazione degli interessi ossia la formulazione della domanda politica Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Gruppi di interesse anomici Gruppi di interesse non associativi Struttura organizzativa: La tipologia dei gruppi di interesse di Almond e Powell [1978] Gruppi di interesse anomici Gruppi di interesse non associativi Gruppi di interesse istituzionali Gruppi di interesse associativi Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Modalità di azione Forme di azione “deboli” e/o convenzionali (comunicazione, contatti, informazione) Forme di azione forti e/o non convenzionali (campagne presso l’opinione pubblica, ricorsi in giudizio, corruzione, finanziamento campagne elettorali, scipoeri, marce, sit-in etc.) Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Obiettivi Gruppi di difesa di interessi oggettivi (categorie occupazionali, appartenenze etniche) versus gruppi fondati sull’espressione di preferenze morali (gruppi filantropici, umanitari etc.) Gruppi di interesse pubblico versus gruppi di interesse speciale Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Risorse a disposizione dei gruppi Risorse economico-finanziarie Risorse numeriche Risorse di influenza Risorse conoscitive Risorse organizzative Risorse simboliche Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Il rapporto gruppi- partiti Gatekeeping partitico simbiosi Situazioni intermedie dominio condizionato neutralità Accesso autonomo dei gruppi alle decisioni Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
La teoria pluralista dei gruppi La presenza dei gruppi come fonte di : Equilibrio. La pluralità dei gruppi garantisce equilibrio fra forze contrastanti. La sfida dei gruppi attivi porta alla mobilitazione dei gruppi latenti Socializzazione. La vita nelle associazioni educa all’interazione con gli altri. Le appartenenze multiple facilita la tolleranza reciproca Autonomia della società dallo stato. I gruppi esprimono la capacità della società di organizzarsi dal basso. La funzione essenziale dello Stato è la mediazione fra i diversi interessi Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Pluralismo [Schmitter, 1974] Un sistema di rappresentanza degli interessi dove le unità costitutive sono organizzate in numero indefinito, in competizione tra loro, volontarie, non strutturate gerarchicamente, non necessariamente riconosciute o organizzate dal governo, e non esercitano il monopolio della rappresentanza Attori politici Decisioni politiche Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Forme di pluralismo Il lobbysmo negli Usa Il Partisan pluralism (Gb) Il clientelismo (paesi mediterranei) Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Neo-corporativismo [Schmitter 1974] Un sistema di rappresentanza di interessi dove le unità costitutive sono organizzate in numero limitato di categorie non competitive, strutturate gerarchicamente, differenziate funzionalmente, riconosciute, se non organizzate dal governo, non competitive tra loro, che esercitano complessivamente il monopolio della raprresentanza Gruppo A Gruppo B governo Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Logica dei membri nel pluralismo e nel neocorporativismo Pluralismo: Struttura organizzativa frammentata e povera di risorse, che deve fare affidamento sulle sue risorse, poco capace di sviluppare programmi di lungo periodo Neocorporativismo: associazioni forti e integrate, ricche di risorse, relativamente indipendenti dai membri e capaci di sviluppare prospettive di lungo termine Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001
Logica dell’influenza nel pluralismo e nel neocorporativismo Pluralismo: i gruppi esercitano influenza attraverso varie forme di pressione, ma non vi sono rapporti strutturati.(Lobbying) Neocorporativismo: un sistema istituzionalizzato di interazioni attribuisce alle associazioni ruoli particolari nell’elaborazioni e soprattutto nella realizzazione delle politiche pubbliche (Concertazione) Cotta-della Porta-Morlino, Scienza politica, Il Mulino, 2001