Il ruolo dello studente e del setting nell’allestimento delle classi digitali riflessioni sul tema dei Nativi digitali e del one-to-one computing Dott.

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Transcript della presentazione:

Il ruolo dello studente e del setting nell’allestimento delle classi digitali riflessioni sul tema dei Nativi digitali e del one-to-one computing Dott. Andrea Garavaglia Andrea.garavaglia@unimib.it Università degli Studi di Milano-Bicocca

Didattica di Andrea Garavaglia È distribuito sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 disponibile su http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

Nativi digitali Prensky (2001) Nativi digitali = giovani nati in contesti dove le tecnologie sono presenti come elementi naturali dell’ambiente -> crescere in contesti simili può influire sulle modalità di esplorazione e concettualizzazione del mondo

Nativi digitali /2 Jenkins (2010) Riapplicare le modalità di appropriazione delle competenze digitali informali che si suppongono proprie dei nativi digitali -> al contesto formale

Contesto informale -> contesto formale Nativi digitali /3 Jenkins (2010) Contesto informale -> contesto formale Quindi… Anche gli insegnanti dovrebbero basare la propria azione didattica su Gioco Simulazione Esplorazione del mondo attraverso i nuovi media Promuovere forme di espressione, comunicazione e negoziazione «in rete»

Nativi digitali e immigranti digitali Nativo - digitale - Multitasking (usa più tecnologie contemporaneamente) Immigrante - Analogico che si sta «digitalizzando» - Monotasking (usa più tecnologie contemporaneamente) Problematiche interpretative: come fare?

Alcune ricerche… (Bennet et al., 2008) Difficile accertare il «multitasking» -> Processo di shifting veloce da uno schermo all’altro Difficoltà a concentrarsi su un unico compito per molto tempo -> perdita di concentrazione per aumento del carico cognitivo nella gestone dei diversi stimoli In pratica aumenta la memoria tampone «buffer» dedicata alle diverse operazioni che sto svolgendo (compito, messenger, facebook, sms, lezione da studiare, tv, mp3…) (Rubinstein, Meyer, Evans, 2001; Sweller 1988)

Problema di fondo… Le tecnologie possono «determinare» una trasformazione da uomo analogico a uomo digitale? Riflettiamo… l’uomo gutenberghiano è evoluto in modo universale?

Problema di fondo… I nostri studenti, che hanno a disposizione i libri… li sanno veramente usare? li sfruttano pienamente? sono tutti interessati alla lettura? I nostri studenti, che hanno a disposizione diversi media… li sanno veramente usare? (o siamo noi che conoscendoli pensiamo che essi siano veramente capaci?) li sfruttano pienamente? (sono tutti dei piccoli ingegneri informatici?) sono tutti interessati alla tecnologia?

Il setting… one to one computing - Utilizzo del pc personale nella didattica quotidiana - Permettere agli studenti di portare a casa il proprio pc

Modelli di progettazione dei setting (Ferrari-Garavaglia) modello setting Didattica A- One-to-one Tradizionale B- Isole frontali Lavori di coppia C - Isole per il lavoro di gruppo Isole di apprendimento Gruppi D - Multischermo Variante delle precedenti A,B,C con più grandi schermi Per compiti paralleli , si prediligono le restituzioni seminariali E – Isole disciplinari Penisole per lavori specifici disciplinari Alternanza delle consegne in base a disponibilità isole G - Mobile Esterno all’aula Non formale / sul campo

one to one computing attivo (vs passività fruizione) Proposta: - fare ricerche in internet segnando per punti ciò che si è trovato, e poi con i punti... b. - costruire mappe mentali quindi, fatta la mappa... c. - scrivere (rielaborare)