Commedia dell’arte Testi e documenti
Il Comico e il Forestiero [doc. 4] Flaminio Scala, Primo Prologo al Finto marito, 1618
Le prime accademie Gelosi, Desiosi, Confidenti, Uniti, Accesi - raccolgono mestieranti, buffoni, poeti, comici, acrobati; poi, le donne (dal 1560).
Virtù, fama ed onor ne fer gelosi (1568-1604) Francesco e Isabella Andreini Adriano Valerini, Orazio de’ Nobili (Innamorati) Giulio Pasquati (Pantalone) Lodovico de’ Bianchi (Graziano) Vittoria Piissimi (Innamorata) Giovanni Pellesini (Pedrolino) Gabriele Panzanini (Francatrippe) Battista Amorevoli (Franceschina)
Il teatro delle favole rappresentative Flaminio Scala (1547-1624), capocomico dei Confidenti a Firenze (dal 1611), sotto la protezione del cardinale Giovanni de’ Medici 1611 - Il teatro delle favole rappresentative Cinquanta scenari teatrali Chi sono gli attori italiani? Nell'Avertissement a Le Theatre Italien (1700), Evaristo Gherardi, famoso Arlecchino in Francia, scrive: «Chi dice buon attore italiano dice uomo profondo, che recita con l'immaginazione più che di memoria; che compone, recitando, tutto ciò che dice; che sa assecondare il suo compagno in scena, cioè che accorda così bene le sue parole e azioni con quelle del suo compagno da entrare immediatamente interamente nel gioco e nei movimenti richiesti [ ... ]. Il che non avviene per l'attore che recita solo a memoria, il quale entra in scena solo per dare fuori velocemente quanto ha imparato»
Evaristo Gherardi (1662 - 1700)
Scenario, canovaccio “Pochi fogli inchiodati a una quinta, con le entrate e le uscite degli attori, ed il senso della scena” La fortunata Isabella di Flaminio Scala Trama: «Flavio ama, riamato, Flaminia e alla fine la sposerà; Orazio suo fratello e rivale nell'amore di Flaminia, sposerà invece Isabella, venuta da Genova a Roma travestita da serva col servo Burattino per rinfacciare al Capitano Spavento, suo promesso sposo, di averla dimenticata. A sua volta Capitan Spavento, a Roma col servo Arlecchino, s'illude di sposare Flaminia, ma poi la offende essendo stato indotto a credere che sia una sgualdrina e suo padre un ruffiano, e finirà buttato nel Tevere da Flavio e Orazio alleati contro di lui. Graziano, padre dei due giovani, si rende ridicolo per tutta la commedia perché è innamorato, schernito, di Franceschina che è la moglie dell'oste Pedrolino, ma alla fine la godrà. Pedrolino per tutta la commedia malignamente osserva e s'intromette per mettere male ognI volta che può e finirà cornuto, ma convinto di aver capito male perché ubriaco. Pantalone è il padre di Flaminia, preoccupato del buon nome della figlia, dell'onore della casa e dell'onore dell'amico Graziano».
Scenario, canovaccio 02 ORAZIO discorre l'amore che porta a Flaminia, e gelosia che ha di Flavio, suo fratello; in quello FLAMINIA alla finestra, e subito dalla strada arriva. FLAVIO lasciando Orazio nel mezzo, et standogli dietro. Orazio saluta Flaminia, la quale, fingendo di renderli il saluto, saluta Flavio essendo di lui innamorata, dicendo: «Signor Orazio, non pigliate gelosia di vostro fratello, perch'io amo voi, e non lui»; in quello PEDROLINO [OSTE] che s'avvede come Flaminia finge di parlar con Orazio e parla con Flavio, s'accosta a Orazio e sotto voce li domanda con chi parla Flaminia. Orazio: che ella parla seco. Pedrolino li mostra Flavio, quale gli sta dietro alle spalle. Orazio, vedendolo, irato caccia mano all'armi contro di lui; il simile fa Flavio, e, facendo quistione, vanno per istrada. Flaminia si ritira e Pedrolino, ridendo, entra nell'osteria. CAPITAN SPAVENTO, con ARLECCHINO il qual porta una valigia, viene da Napoli per sposare Flaminia, figlia di Pantalone, e di voler prima andare all'osteria. Fa battere. FRANCESCHINA [MOGLIE DELL'OSTE] fuora; Arlecchino subito lascia cader la valigia et accarezza Franceschina. Capitano gli dà; a quel romore arriva PEDROLINO fuora; manda Franceschina in casa et aiuta a portar la valigia nell'osteria, et entrano tutti, e finisce l'atto primo.
Scenario, canovaccio 03 [doc.22] Come le arie nel melodramma, così i lazzi sono nella drammaturgia dei professionisti dell’arte. Le bravure del Capitan Spavento da Vall’Inferna di Francesco Andreini (1548-1624), erede del Miles gloriosus plautino.
Andrea Perrucci, Dell’arte rappresentativa (Napoli, 1699) Andrea Perrucci, palermitano, dilettante di teatro, unico a Iasciarci un organico trattato di «arte rappresentativa » dedicato 'alla tecnica dell'improvvisazione): Non conosciuto dagli antichi, ma invenzione de’ nostri secoli è stato il rapresentare all’improvviso le comedie, non avendo io ritrovato chi di loro di ciò parola si faccia [ ... ]. Bellissima, quanto difficile e pericolosa, è l'impresa, né vi si devono porre se non persone idonee ed intendenti, e che sappiano che vuol dire regola di lingua, figure rettoriche, tropi e tutta l'arte rettorica, avendo da far all‘improvviso ciò che premeditato fa il poeta. Quindi, benché la premeditata rappresentazione par che abbia il primo luogo nel ben riuscire, esser stimata e prezzata, ciò avviene perché il poeta vi studia in componerla e tutte le cose vanno regolate da un solo [...]. Non così le comedie all'improviso, dove la varietà di tanti personaggi, tra’ quali per forza v'ha da essere chi sia men perfetto e meno abile, fa che la irregolarità ne nasca, e il dire quidquid in buccam venit non può essere senza mancamento
Tipologie fondamentali Gli Innamorati Gl'innamorati devono sciegliersi giovani e non vecchi, essendo trito presso i comici il detto «Zanni vecchi ed innamorati giovani», poiché la vecchiaia disdice ad Amore, e chi è innamorato in vecchiaia è degno di riso e di scherno. I Vecchi le parti de' vecchi sogliono essere per lo più ridicole, per essere innamorati [ ... ], come anche per esser avari, tenaci, sospetti e viziosi, quindi è ch'a' diversi linguaggi si sono attribuite le parti di padri, come al veneziano la parte di Pantalone, figurando un mercadante avaro [ ... ]. Al bolognese se gli dà la parte del dottore detto Graziano, che sarà dotto, ma cicalone [ ... ]. Sogliono ancora i napolitani far i padri in loro linguaggio diversi, come sono il balbuziente col nome di «Tartaglia» o pure di «Cola» o di «Pasquariello»
Tipologie fondamentali 2 I Capitani E’ questa una parte ampollosa di parole e di gesti, che si vanta di bellezza, di grazia e di ricchezza, quando per altro è un mostro di natura, un balordo, un codardo, un poveruomo e matto da catena. I Servi o Zanni I personaggi [ridicoli], oltre dei padri, in quel che spetta a certe azioni derisibili de' vecchi, sono i due servi chiamati primo e secondo Zanni. Il primo ha da essere astuto, pronto, faceto, arguto, che vaglia ad intricare, deludere, beffare ed ingannare il mondo [ ... ]. La parte del secondo servo che dagli antichi fu anche data al parasito [ ... ] deve essere sciocco, balordo, insensato, di maniera che non sappia qual sia la destra o la sinistra.
Tipologie accessorie Le comparse come sono notari infermi, cadenti e ciarloni; servi che accompagnano di passaggio, osti, facchini ed altri, che servono di servitù e d'accompagnamento a' principali e non all'intreccio.
Funzioni sceniche Amore dei giovani Avarizia mercantile Boria pedantesca Satiriasi senile Vanagloria militare Astuzia del primo Zanni Balordaggine del secondo Zanni