sonno indotto da una sostanza nel sangue, nel liquido cerebrospinale o nel SNC... … ma è processo PASSIVO (Bremer 30) o ATTIVO (Moruzzi 50-60) ?? BREMER:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DELLA LESIONE OSTEOPATICA
Advertisements

SISTEMA NERVOSO SISTEMA DI INTEGRAZIONE SISTEMA EFFERENTE MOTORIO
il Sistema Nervoso Umano
Farmacodinamica La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d’azione dei farmaci identificare i siti d’azione dei farmaci delineare.
Visione d'insieme.
Il Sistema Nervoso Sistema Nervoso Centrale
Funzioni cognitive Coscienza © G. Cibelli, 2006
SENSIBILITA’ GENERALE E SPECIFICA
Termoregolazione Nell’organismo la produzione di calore deriva dai processi ossidativi del metabolismo energetico, dall’attività muscolare e dall’alimentazione.
Farmacodinamica La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d’azione dei farmaci identificare i siti d’azione dei farmaci delineare.
Neurotrasmettitori.
Tronco encefalico Midollo allungato ponte peduncoli cerebrali mesencefalo IV ventricolo diencefalo cervelletto.
Via del nervo ottico.
Gli effetti della droga sul sistema nervoso
Basal Forebrain, Preoptic Area & Anterior Hypothalamus Involved in thermoregulation Warming induces SWS When body temperature rises, increase in firing.
Manipolazioni sperimentali del sonno
Enterocezione.
LO STUDIO SPERIMENTALE DEL SOGNO APPLICARE LE METODICHE DELLA PSICOLOGIA SPERIMENTALE CON UN CONTROLLO RIGOROSO DELLE SITUAZIONI E DEI PARAMETRI CHE POSSONO.
PARTE PRIMA Fenomenologia del sonno Aserinsky e Kleitman scoprono il sonno REM Una data fondamentale ! Aserinsky E. & Kleitman N.: Regularly occurring.
Ritmo circadiano dell’attività metabolica
CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA SISTEMICA
IL QUADRO DI RIFERIMENTO BIOLOGICO
Fisiopatologia del dolore
Origine, Conduzione e Integrazione degli Stimoli Nocicettivi
Fisiologia del dolore 1. cos’è il dolore?
Nervoso funzionale-vie sensoriali
IL DOLORE E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule. Le cellule “offese” liberano molecole che.
Organizzazione funzionale del SNC;
OPPIACEI PER VIA INTRATECALE:
Introduzione anatomica al sistema nervoso
SUDDIVISIONE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Vie sensitive centrali
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
CARATTERIZZAZIONE DI NUOVI MECCANISMI CHE SOTTENDONO
Corteccia e vie motorie
Paziente sveglio Onde dell'elettroencefalogramma (EEG) alfa e beta, lento movimento degli occhi, attività dinamica della muscolatura del mento. Assenza.
MENTE E SISTEMA IMMUNOLOGICO. ESISTE UN RAPPORTO SOLO TEORICO?
E L’ACCERTAMENTO DI MORTE CEREBRALE
“Il dolore, da via di fuga a vicolo cieco”
DISINFESTAZIONE Prof.ssa Marranzano.
Quelle originanti dalla corteccia e quelle dal tronco
Fisiologia della sensibilità generale
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
Epilessia Dott.ssa Maria Riello. L'epilessia è una sindrome caratterizzata dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all'iperattività di alcune cellule.
Angiogenesi Ricerca di sostanze per favorire – inibire la proliferazione di capillari sanguigni In particolare: ricerca di sostanze per inibire la angiogenesi.
NEUROANATOMIA (a) (b) Il sistema nervoso centrale è costituito da:
OSSA E ARTICOLAZIONI ALCUNE MALATTIE.
CLASSIFICAZIONE DEI NEURONI NELLA SOSTANZA GRIGIA DEL MIDOLLO SPINALE
SESSIONE DISTRETTUALE
Controllo della respirazione
IL SISTEMA NERVOSO.
mesencefalo Solco mediano posteriore Peduncolo cerebellare mediale
FOCUS CLINICI ELETTROENCEFALOGRAMMA (EEG)
Organizzazione del sistema nervoso Sezione sensitiva/recettori Sezione motoria/effettori.
I recettori sensoriali
TRASMISSIONE SEROTONINERGICA
Canali ionici come bersagli molecolari dei farmaci
IL DOLORE Sensoriale_5.
L’APPARATO DIGERENTE Gastrointestinale_1.
MIDOLLO SPINALE Dove si trova?
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
IPOTALAMO: è localizzato sotto la porzione rostrale della formazione reticolare. E’ costituito da 15 nuclei raggruppati funzionalmente In tre gruppi. REGIONE.
Principi attivi che hanno come bersaglio finale della loro azione la muscolatura scheletrica sulla quale agisce rilassando le fibrocellule.
IL SONNO …e i suoi disturbi. Definizione  Periodica interruzione, reversibile in ogni momento, dello stato di veglia, accompagnata da perdita della reattività.
Fisiologia dell’apparato respiratorio Lo scambio gassoso nei polmoni La diffusione dei gas tra alveoli e sangue obbedisce alle regole della diffusione.
Funzioni del tronco encefalico
Transcript della presentazione:

sonno indotto da una sostanza nel sangue, nel liquido cerebrospinale o nel SNC... … ma è processo PASSIVO (Bremer 30) o ATTIVO (Moruzzi 50-60) ?? BREMER: un proencefalo disconnesso da parte caudale del TE (senza afferenze sensoriali) continuerà a mostrare alternanza ciclica sonno-veglia? Cerveau isolé:sezione mesencefalica tra collicoli superiori e inferiori di gatto Proencefalo isolato: EEG di sonno ad onde lente (elevato voltaggio, miosi pupillare)

Encephale isolé: sezione più caudale: tra bulbo e midollo spinale Proencefalo isolato: normale EEG con alternarsi di W e S CONCLUSIONI: cerveau isolé dorme perché le afferenze sensoriali residue non sono in grado di tenerlo sveglio, mentre il preparato encephale isolé lasciando intatte afferenze sensoriali dei nervi cranici (vestibolo-cocleare e trigemino) permette una normale ciclicità S-W. A ulteriore riprova, sezionando i nervi cranici sensoriali del TE di un encephale isolé questo manifestava sonno continuo come il cerveau isolé.

MORUZZI e MAGOUN: lesioni parziali del TE (non complete come nel caso di Bremer). - lesioni TEGMENTO LATERALE interr. vie ascendenti sensoriali dirette NO alterazioni significative ciclo S-W - lesioni LINEA MEDIANA interr. proiezioni rostrali (form. reticolare) stupore comportamentale + permanente CONCLUSIONI:proiezioni ascendenti della formazione reticolare (tonicamente attiva) eccitano la corteccia e mantengono sveglio il proencefalo; la riduzione di questattività porta al sonno

di qui: SONNO PASSIVO per DEAFFERENTAZIONE FUNZIONALE, REGOLATO da SIST. RETICOLARE ATTIVANTE ASCENDENTE 50: MORUZZI: sistema reticolare attivante è ASPECIFICO?? Lesione del TE pochi mm + caudale rispetto a Bremer allora gatto non dorme più Formazione reticolare rostrale conterrebbe neuroni necessari per lo stato di VEGLIA; nella zona caudale del TE neuroni necessari al SONNO. Iniezione selettiva di anestetico in parte rostrale di ponte e di TE insorgenza di sonno in gatto sveglio Se anestesia solo parte caudale del TE W in animale addormentato (EEG desincronizzato) ZONA CAUDALE T.E. NEURONI NECESSARI a INDURRE SONNO

DOVE SONO LOCALIZZATI QUESTI NEURONI ? NUCLEI DEL RAFE (cellule serotoninergiche su linea mediana del bulbo) PRO:Iniezione intracerebrale di 5-HT induce sonno e distruzione 80-90% cellule rafe provoca insonnia completa in gatto (3-4 giorni). Successivamente SWS ricompare ma non REM (max 2 ore/die). Lesioni limitate permettono maggior recupero ma REM non ricompare finchè SWS non raggiunge almeno 3,5 ore/die. CONTRO: PCPA inibitore di sintesi di 5-HT: se somministrato cronicamente provoca prima insonnia ma dopo 1 settimana sia REM che SWS ricompaiono per raggiungere 70% del normale anche se 5-HT cerebrale completamente sparita. Inoltre tali cellule inibiscono gli eventi fasici dal sonno REM : lesioni rafe inibiscono inizialmente sonno perché stimoli che provocano risveglio non possono essere eliminati.

NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO Altro sistema bulbare: se attivato insorge SONNO, se leso non provoca insonnia. Probabilmente agisce sul sonno controllando la formazione reticolare (se attivata provoca risveglio). Stimolazione elettrica sincronizzazione persistente di EEG proencefalico Altre aree ipotalamiche e del proencefalo basale necessarie a indurre sonno normale: AREA PREOTTICA NUCLEO SOPRACHIASMATICO Applicazione 5-HT in area preottica induce sonno onde lente; effetti attenuabili con PCPA. Se distrutta nel ratto si ha INSONNIA

QUALI REGIONI PERMETTONO INSORGENZA del SONNO REM? neuroni serotoninergici del NUCLEO DORSALE DEL RAFE scaricano fortemente in veglia e riducono attività in REM (tali cellule sopprimerebbero gli spike PGO) Jouvet: in transizione SWS-REM maggior parte neuroni del rafe smette di scaricare prima che insorgano PGO e resta silente durante periodi REM: tali neuroni inibirebbero eventi fasici del REM (infatti cessano loro attività durante il REM) Altra popolazione del TE con un ruolo nellinduzione e mantenimento del REM è quella di neuroni colinergici (Ach) o Ach-sensibili. agonisti colinergici iniettati nel tegmento pontino di gatto lunghi episodi REM

SONNO REM PER ATTIVAZIONE DI POPOLAZIONI DIVERSE CHE USANO NEUROTRASMETTITORI DIVERSI Forse esiste una reciprocità tra Ach e amine, implicate rispettivamente in sonno REM e SWS. Due popolazioni di neuroni, reciprocamente connesse, rispettivamente scaricano e risultano inibite durante il REM cellule colinergiche del campo tegmentale gigantocellulare scarica ad alta frequenza e fasicamente durante REM (scarica correlata a PGO, REMs e mioclonie) cellule monoaminergiche del locus coeruleus e nuclei del rafe presentano una scarica ridotta in REM

CONCLUSIONE: CICLO REM-NREM È INDOTTO DA ALTERNARSI DI ATTIVITÀ COLINERGICA E AMINERGICA.

MECCANISMI FISIOLOGICI RESPONSABILI DEL SONNO? Pieron (1913): attività fisica e mentale diurna produce SOSTANZE CHIMICHE ipnoinducenti (distrutte dal sonno) Liquido cerebrospinale di cani deprivati trasfuso… … sono stati individuati diversi fattori capaci di indurre sonno: - Peptide inducente sonno delta; - Lipopolisaccaridi; - Prostaglandine; - Interleuchina-1 - Interferon- 2 (fattore che induce necrosi nei tumori); - Muramil-peptidi ; - Peptide intestinale vasoattivo; - Serotonina.

Gli stessi fattori si sono dimostrati capaci di influenzare anche : - temperatura corporea - risposta immunitaria dellorganismo Se è così allora una funzione primordiale del sonno potrebbe essere quella di ottimizzare i processi di coping nei confronti delle infezioni. Es. Peptide inducente sonno delta isolato in sangue di conigli sottoposti a stimolazione elettrica talamica se iniettato allinterno dei ventricoli induce un incremento delle onde EEG delta (sonno onde lente) e riduce attività locomotoria. ma poche capacità ipnoinducenti particolari: difficoltà a superare BEE !!!

Es.: muramil-peptidi - isolati da liquido cerebrospinale di capre deprivate - se iniettati provocano aumento durata del sonno ad onde lente (non REM) e riducono attività locomotoria - forse originano dai batteri del tratto gastrointestinale - necessari a organismo ma non sintetizzati (vitamine) - tutti i peptidi ipnogeni sono anche pirogeni e immunoattivi probabilmente loro azione è mediata dal SISTEMA SEROTONINERGICO a dosi in grado di indurre sonno, aumentano il turn-over della serotonina PCPA blocca sintesi 5-HT inibisce sonno tale effetto è completamente antagonizzato dai muramil-peptidi (in SNC infatti 5-HT e MP competono per gli stessi siti di legame e addirittura in deprivazione affinità dei recettori per 5-HT è ridotta)