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Progetto multimediale Classe VE Anno scolastico 2011-12

Fenomeni atmosferici FULMINI NEVE AURORA BOREALE PIOGGIA GRANDINE NEBBIA GRANDINE TEMPORALI VALANGHE

La neve La neve si forma nell'alta atmosfera, quando il vapore acqueo, a temperatura inferiore a 0 °C brina, passando dallo stato gassoso a quello solido ,formando cristalli di ghiaccio i quali cominciano a cadere verso il suolo . Questo accade quando la temperatura al suolo è in genere minore di 2°C.La neve consiste in una moltitudine di minuscoli cristalli di ghiaccio tutti aventi di base una simmetria esagonale. In alta quota, a seguito di abbondanti nevicate si possono verificare le valanghe.

La pioggia La pioggia è la forma più comune di precipitazione atmosferica. Si forma quando gocce separate di acqua cadono al suolo dalle nuvole. La pioggia gioca un ruolo importantissimo nel ciclo dell'acqua, nel quale il liquido che evapora dagli oceani sotto forma di vapore si condensa nelle nuvole e cade di nuovo a terra, poi ritorna negli oceani attraverso le falde sotterranee, il ruscellamento e i fiumi per ripetere nuovamente il ciclo. Quando, in alto, la temperatura è molto bassa la pioggia si trasforma in ghiaccio(grandine). Durante la pioggia, si possono verificare anche forti o deboli temporali.

La nebbia La nebbia è costituita da goccioline di acqua liquida o cristalli di ghiaccio sospesi in aria. A causa della diffusione della luce solare da parte dell'acqua in sospensione la nebbia si manifesta come un alone biancastro che limita la visibilità degli oggetti. La nebbia inizia a formarsi quando l'umidità relativa di una massa d'aria raggiunge il 100%, ovvero quando si ha saturazione del vapore acqueo in essa contenuto.

Il temporale Il temporale è un fenomeno atmosferico accompagnato spesso da fulmini, vento e precipitazioni. Il temporale è l'insieme dell'enorme nube che lo sovrasta. Quando il sole riscalda il suolo, provoca delle risalite di aria calda, se in quota è presente dell'aria fredda e secca ed instabile avvengono le condizioni per la nascita di un cumulo di grandissime dimensioni. Il cumulo diventa cumulonembo perché ha raggiunto dell'aria stabile quindi non può più salire ma si espande orizzontalmente (incudine). Il temporale si scarica e perde vigore. Il temporale è uno dei fenomeni atmosferici estremi della natura: fin dal passato era temuto e venerato. Gli antichi spesso creavano divinità per i fenomeni della natura: tra questi non poteva mancare la figura del dio temporale. L'esempio più famoso è forse quello di Giove che aveva il potere di scagliar fulmini, ma anche nella civiltà egizia gli dei collegati ad eventi atmosferici non mancano.

GRANDINE La grandine è un tipo di precipitazione atmosferica formata da tanti pezzi di ghiaccio (chiamati comunemente "chicchi di grandine"), generalmente sferici o sferoidi, che cadono dalle nubi cumuliformi più imponenti, i cumulonembi. Lo studio dei granelli di grandine viene condotto con un particolare strumento di misura, detto grelimetro. La grandine si forma se le correnti ascensionali in un cumulonembo sono abbastanza forti. Curiosità Il chicco di grandine più pesante è stato registrato nel distretto di Gopalganj (Bangladesh) il 14 aprile 1986, con un peso di 1,02 chilogrammi.

LE VALANGHE La valanga è un fenomeno che si verifica quando una massa di neve o ghiaccio improvvisamente si mette in moto su un pendio, precipitando verso valle a causa della rottura della condizione di equilibrio presente all'interno del manto nevoso, ovvero quando la forza di gravità che agisce sul pendio innevato supera le forze di coesione del manto nevoso che agiscono in senso opposto. Durante la discesa la valanga può coinvolgere altra massa nevosa assumendo così dimensioni via via maggiori e raggiungere velocità anche superiori ai 300 km/h. Il distacco della massa di neve può essere provocato da varie cause: naturali, umane (sciatori), azione del vento, ecc. Le valanghe costituiscono un pericolo serio nelle zone di montagna. In particolare la pericolosità di una valanga dipende strettamente dalla massa nevosa staccatasi e dalla velocità raggiungibile.

FULMINI Il fulmine (chiamato anche saetta o folgore) è una scarica elettrica di grandi dimensioni che avviene nell'atmosfera Un corpo colpito da un fulmine viene riscaldato per effetto Joule, e le grandi correnti in gioco possono, a seconda dei casi, incendiarlo o fonderlo all'istante; quando un fulmine si scarica nell'acqua, essa può vaporizzarsi. I fulmini più facilmente osservabili sono quelli fra una nuvola e il suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole o all'interno di una stessa nuvola. Inoltre qualsiasi oggetto sospeso nell'atmosfera può innescare un fulmine; si sono osservati infatti fulmini tra una nuvola e un aeroplano, e tra un aeroplano e il suolo; più rari quelli che partono dal suolo e vanno verso le nuvole. Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi tipici dei fenomeni temporaleschi, ma sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere vulcanica

AURORA BOREALE L'aurora polare, spesso denominata aurora boreale o australe a seconda dell'emisfero in cui si verifica, è un fenomeno ottico dell'atmosfera terrestre caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro, detti archi aurorali. L'origine dell'aurora si trova a 149 milioni di km dalla Terra, cioè sul Sole. Le particelle energetiche emesse dal Sole viaggiano nello spazio formando il vento solare; questo si muove attraverso lo spazio interplanetario trascinando con sé parte del campo magnetico solare. Il vento solare, interagendo con il campo magnetico terrestre detto anche magnetosfera, lo distorce creando una sorta di "bolla" magnetica, di forma simile ad una cometa. I particolari colori di un'aurora dipendono da quali gas sono presenti nell'atmosfera: L'ossigeno atomico è responsabile del colore verde, l'ossigeno molecolare per il rosso, mentre l'azoto causa il colore blu.