“Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”

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 La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni conformi alla sua volontà. Essa è sempre un dono di Dio che viene ad incontrare.
Transcript della presentazione:

“Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam” Carossino Gianluca Patrone Nicolo' 3H a.s. 2011/2012 TEMPLARI “Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam”

Perché si chiamano così Conferme della loro esistenza Quando nascono Perché si chiamano così Conferme della loro esistenza La regola seguita L’espansione dell’ordine La struttura dell’ordine Meriti dell’ordine Il giuramento dell’ordine La fine dell’ordine

Quando nascono La data della costituzione dell’ordine è sempre stata fissata convenzionalmente nel 1118, ma da gli atti del concilio di Troyes è indicato che ciò avvenne nel 1119

Perché si chiamano così Il re di Gerusalemme donò ai templari come sede stabile una parte del tempio di Salomone. Per questo motivo furono chiamati templari.

Conferme storiche della loro esistenza La prima conferma dell’esistenza dei templari è in una pergamena redatta a s.Giovanni d’Acri nel 1125 dalla quale si evince che oltre ad aver ufficialmente il compito di vigilare sulle strade di accesso ai luoghi santi i templari svolsero anche incarichi diplomatici.

La regola seguita All’inizio seguirono la regola di s.Agostino e pronunciarono i voti di castità, povertà e obbedienza.

L’espansione dell’ordine Il momento clou della vertiginosa espansione dell’ordine del tempio fu senz’altro il concilio di Troyes del 1128. Dopo il concilio i templari viaggiarono per l’Europa facendo proselitismo e ricevendo donazioni e terre sia da laici che da prelati.

Il consolidamento definitivo della potenza templare avvenne nel 1139 quando papa Innocenzo II consacrò l’assoluta autonomia dell’ordine e la sua esclusiva dipendenza dal pontefice con la bolla “OMNE DATUM OPTIMUM”

La struttura dell’ordine La milizia si sussivideva in tre classi: scudieri, cavalieri di grazia e cavalieri di giustizia.

Il giuramento Cavalieri, scudieri, servitori, che la pace del signore, promessa agli uomini di buona volontà, sia con noi. In questo luogo angusto e santo, in suo nome, noi vedremo pronunciare, da labbra pure e con umile fierezza, il Giuramento del Templare che i Poveri Cavalieri di Cristo fecero nel momento più sacro della vita Templare.

Signore che spieghi i cieli come una tenda di luce, Signore che fai dei fulmini i messaggeri della tua maestà, davanti il tuo sacro altare, dove s'adempì la sublime immolazione, noi leviamo alta la spada della luce, per depositarla ai piedi dell'altare come testimonianza del nostro giuramento.

Signore Dio delle armi, noi lo giuriamo per il Cristo, giammai contro il Cristo, per la difesa del vangelo, per la guardia dei pozzi, per la verità, per la giustizia. Contro gli oppressori, contro i mietitori di scandali ed i corruttori dell'innocenza, contro la menzogna liberata, contro i traditori delle fazioni e dei partiti: Noi lo giuriamo di impegnare la doppia spada: quella d'acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante.

Giammai noi attaccheremo per primi. Giammai noi provocheremo per primi Giammai noi attaccheremo per primi. Giammai noi provocheremo per primi. Tre volte noi sopporteremo l'ingiuria. Tre volte noi ignoreremo il disprezzo e la menzogna. Ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola.

Allora poi non indietreggeremo di un solo passo, non taceremo che dopo il silenzio dell'avversario. Davanti ai ranghi angelicati, nostri compagni d'armi, noi lo giuriamo al Cristo, Re della gloria. Chiunque rinnegherà questo giuramento, sarà per noi e per gli angeli, rinnegato. Niente per noi, Signore niente per noi, ma per la sola gloria del Tuo nome. Amen

Meriti dell’ordine I templari furono grandi costruttori di chiese, ponti, ospizi fortificati, strade e villaggi, bonificarono terreni paludosi e incolti.

La fine dell’ordine L’ordine accusato del rinnegamento di Cristo tra il 1307 e il 1314 fu sterminato e molti capi templari finirono sul rogo, ma questa è un’altra storia…

Curiosità Osservate bene il primo sigillo inserito : si nota che il cavaliere templare che porta il cavallo non appoggia il piede su nessuna staffa, cosa che invece nel sigillum più recente avviene dato che è stata aggiunta una staffa di sostegno.

Spiegazione: Nel medioevo ,quando si andava in battaglia, si montava a cavallo con la spada/lancia per attaccare e lo scudo per proteggersi . Per utilizzare al meglio la spada è necessario che tutto il corpo spinga verso il basso e quindi se non ci sono le staffe nella sella del cavallo è impossibile sferrare un attacco.

I templari sono nati come ordine monastico cavalleresco e all'inizio non gli era permesso di combattere ma solo di difendere i pellegrini che andavano verso Gerusalemme e verso tutti i luoghi sacri cristiani. Di seguito ,con Bernardo di Chiaravalle, venne permesso a loro di uccidere il saraceno dato che era contro i cristiani e quindi la sua morte sarebbe stata apprezzata dallo stesso Dio. Venne allora aggiunta la staffa al sigillo.

Questo sigillo ufficiale, che all'epoca delle accuse e delle persecuzioni mosse nei confronti dell'Ordine venne interpretato come chiara allusione alla sodomia, in realtà voleva rappresentare lo spirito di fratellanza e di povertà che aveva contraddistinto l'Ordine sin dalla sua fondazione. Esso, inoltre, aveva un altro significato, a livello più profondo: simboleggiava la duplicità insita sia nella natura dell'Ordine, monastico e guerriero, sia in quella dell'uomo, divina a umana.