Lezioni di analisi logica

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Giuseppe Riviello 3 B A.S. 2015/2016
Transcript della presentazione:

Lezioni di analisi logica Albez edutainment production Lezioni di analisi logica Lezione 11 Dal complemento di argomento, materia, qualità, ecc., ai verbi servili e fraseologici

Complemento di argomento Il complemento di argomento, retto in italiano da “di, su, sopra, intorno a …”, indica l’argomento di cui si parla, si scrive, si discute e si traduce con l’ablativo preceduto dalla preposizione “de”. ESEMPI Il professore parlò delle guerre (complemento di argomento; de + ablativo) del Risorgimento. Cicerone scrisse un libro sulla natura (complemento di argomento; de + ablativo) degli dei. Discussero intorno all’immortalità (complemento di argomento; de + ablativo) dell’anima. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di materia Il complemento di materia, retto in italiano da “di, in”, indica la materia di cui è formato un oggetto e si traduce al caso ablativo preceduto dalla preposizione “e (ex)”, o trasformando il nome nel corrispondente aggettivo e usandolo come attributo. ESEMPI Mi è stato regalato un anello d’oro (complemento di materia; ex + ablativo) o un anello aureo (attributo del soggetto; nominativo). I Greci costruirono un grande cavallo di legno (complemento di materia; e + ablativo) o cavallo ligneo (attributo del soggetto; nominativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di qualità Il complemento di qualità, retto in italiano da “di, da, con”, indica le doti caratteristiche di una persona o di un oggetto e si traduce: in caso genitivo, quando indica una qualità morale, o, se si parla di cose, un peso o una misura. ESEMPI Un uomo di grande saggezza (complemento di qualità; ex + ablativo). Una torre di grande altezza (complemento di qualità; genitivo). 2) in caso ablativo, quando indica una qualità fisica. Un uomo di alta statura (complemento di qualità; ablativo). Una ragazza dai capelli biondi (complemento di qualità; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di qualità ATTENZIONE! Osservate: Una spilla d’oro (complemento di materia; ex + ablativo). Una massa d’oro (complemento di specificazione partitiva; genitivo). Una coppa di cristallo (complemento di materia; e + ablativo). Una coppa di vino (complemento di specificazione partitiva; genitivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di limitazione Il complemento di limitazione, retto in italiano da “di, a,da, in, per, rispetto a…, riguardo a…., in, quanto a…”, indica entro quali limiti si deve restringere il concetto espresso da un nome o da un verbo e si traduce in caso ablativo. ESEMPIO Quel ragazzo è veloce nella corsa (complemento di limitazione; ablativo), buono di indole (complemento di limitazione; ablativo), abile quanto agli sport (complemento di limitazione; ablativo), bruno di capelli (complemento di limitazione; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di limitazione Il concetto di limitazione può a volte essere espresso nello stile poetico con una particolare costruzione, in uso nella lingua greca e detta perciò “accusativo alla greca” o accusativo di relazione. ESEMPIO Venere (soggetto; nominativo) apparve (verbo copulativo) bionda (predicato del soggetto; nominativo) i capelli (accusativo di relazione). Tale espressione corrisponde al complemento di qualità o di limitazione. ESEMPI Ho visto un ragazzo, bruno i capelli (accusativo di relazione). Ho visto un ragazzo dai capelli bruni (complemento di qualità; ablativo). Ho visto un ragazzo bruno di capelli (complemento di limitazione; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di misura o differenza Il complemento di misura o differenza è una particolare forma dl complemento di limitazione; indica di quanto una cosa o una persona sia superiore od inferiore ad un’altra e si traduce in caso ablativo. ESEMPI Quella fossa è di cinquanta metri (complemento di misura; ablativo) più lunga dell’altra. Mio fratello è di tre anni (complemento di misura; ablativo) più anziano di me. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi di abbondanza e privazione I complementi di abbondanza e privazione, con verbi che indicano “abbondare, arricchire, colmare, .... mancare, privare, abbisognare, …” e con corrispondenti aggettivi, sono introdotti in italiano dalla preposizione “di” e si traducono in caso ablativo. ESEMPI Una regione ricca d’acqua (complemento di abbondanza; ablativo) è fertile. Il buon raccolto colmò il granaio di frumento (complemento di abbondanza; ablativo). I poveretti, privi di aiuti (complemento di privazione; ablativo) perirono. I vincitori spogliarono la città delle sue ricchezze (complemento di privazione; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di fine Il complemento di fine o scopo, retto in italiano da “a, per, da, allo scopo di, ai fini di, ….”, indica il fine o lo scopo per cui si compie un’azione e si traduce in caso accusativo preceduto dalla preposizione “ad”, oppure in caso dativo. ESEMPI Ti rimprovero per il tuo bene (complemento di fine; ad + accusativo). Si studia per la vita, non per la scuola (complemento di fine; dativo). Ho raccontato questo ai fini della verità (complemento di fine; ad + accusativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di svantaggio Il complemento di svantaggio o danno, retto in italiano da “a, contro, a danno di…”, indica a danno di chi o di che cosa si compie un’azione e si traduce in caso dativo, o in caso accusativo preceduto dalle preposizioni “in, contra”. ESEMPI Il traffico stradale è spesso pericoloso per i pedoni (complemento di svantaggio; dativo). Fecero impeto contro il nemico (complemento di svantaggio; in + accusativo). Parlò a danno dei suoi avversari (complemento di svantaggio; contra + accusativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di svantaggio ATTENZIONE! Osservate: Ti rimprovero per la tua negligenza (perché sei stato negligente in passato - complemento di causa; ablativo). Ti rimprovero per il tuo bene (perché tu sia buono in avvenire - complemento di fine; ad + accusativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi retti da verbi estimativi e giudiziari Si chiamano verbi estimativi quelli che significano “stimare, giudicare, tenere in conto di, valutare, ritenere….”. Avete già studiato che questi verbi, alla forma attiva, possono avere un complemento predicativo dell’oggetto [Le maestre stimano Carlo diligente] ed alla forma passiva un predicativo del soggetto [Carlo è stimato diligente dalle maestre]. Se si indica poi quanto si stima o si valuta una persona o una cosa, questi verbi reggono un complemento di stima, molte volte espresso semplicemente da un avverbio, che si traduce col corrispondente aggettivo latino in caso genitivo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi retti da verbi estimativi e giudiziari Se invece la stima è espressa da un sostantivo indicante un valore commerciale, si usa il caso ablativo. ESEMPI Tutti vi stimano molto (complemento di stima; genitivo). Quella casa è stata stimata centottantamila euro (complemento di stima; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi retti da verbi estimativi e giudiziari Il complemento di prezzo, con i verbi “vendere, comprare, costare, affittare, pagare di affitto…”, si traduce in caso ablativo, tranne gli avverbi “tanto, quanto, di più, di meno”, che si traducono con il caso genitivo dei corrispondenti aggettivi latini. ESEMPI Ho pagato questo quadro a caro prezzo, ventimila euro (complemento di prezzo; ablativo). Quanto (complemento di prezzo; genitivo) hai pagato questo quadro? Più (complemento di prezzo; genitivo) di quello che credevo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi retti da verbi estimativi e giudiziari Si chiamano verbi giudiziari quelli che significano “incolpare, accusare, assolvere, condannare, multare, imputare, incriminare…” e possono reggere i complementi di colpa e di pena. Il complemento, che indica la colpa di cui si accusa o si assolve qualcuno, si traduce in caso genitivo con o senza gli ablativi “crimine” o “scelere”. ESEMPI Socrate fu accusato di corruzione (complemento di colpa; genitivo) dei giovani. Fu assolto dal delitto di tradimento (complemento di colpa; crimine + genitivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complementi retti da verbi estimativi e giudiziari Il complemento, che indica la pena a cui si condanna o la somma con cui si multa qualcuno, si traduce in caso ablativo se si tratta di una pena o di una multa determinata. Se la multa è espressa con un avverbio di quantità, si usa il genitivo dell’aggettivo latino corrispondente. ESEMPI Fu condannato al carcere, all’esilio, a morte (complemento di pena; ablativo). Gli fu data una multa di cento euro (complemento di pena; ablativo). I Romani multavano il ladro del doppio, l’usuraio del quadruplo (complemento di pena; genitivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di stima ATTENZIONE! Osservate: La casa fu stimata solida (predicativo del soggetto; nominativo). La casa fu stimata duecentomila euro (complemento di stima; ablativo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici Alcuni verbi (dovere, potere, solere, cominciare, continuare, cessare, affrettarsi, osare, tentare, sforzarsi, studiarsi, decidere, stabilire, sapere, ignorare,…, a cui si aggiunge il gruppo dei verbi detti “di volontà”: volere, preferire, desiderare, bramare …), quando si uniscono ad un altro verbo, o direttamente o con una preposizione, si chiamano verbi servili: il servile si coniuga, l’altro è all’infinito e nell’analisi logica non dividerete uno dall’altro. ESEMPI Tu (sogg.; nom.) devi essere (servile + copula) più diligente (nome del predicato; nominativo). Quei ragazzi (sogg.; nom.) potrebbero essere giudicati (servile + verbo copulativo) dei fannulloni (pred.del sogg.; nom.). Maria (sogg.; nom.) continuava a leggere (pred.verb.) la lezione (compl.ogg.) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici Avete visto dagli esempi che i verbi servili non hanno senso compiuto, ma si uniscono ad un infinito a cui fanno da servi: di qui il loro nome. Perciò uniti ad una copula hanno il nome del predicato. Uniti ad un copulativo hanno un complemento predicativo. Uniti a un transitivo attivo hanno il complemento oggetto, e così via: perciò il verbo all’infinito conserva la sua costruzione. Ricordate che i verbi sopra elencati non sono servili se non si trovano uniti, o direttamente o per mezzo di una preposizione, ad un infinito. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici ESEMPI Incomincerò subito il mio lavoro. Voglio che tu sia più diligente. Ci affrettiamo vesro casa. In questi casi i verbi “incominciare, volere, affrettarsi” non sono servili, ma bastano da soli a costituire un predicato verbale. Formano pure un unico predicato con l’infinito a cui si accompagnano i verbi fraseologici, i quali non sono indispensabili, ma danno una particolare sfumatura alla frase. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici Tali sono i verbi : lasciarsi, sentirsi, sapere… in espressioni di questo tipo: Il ragazzo si era lasciato convincere (predicato verbale). La mamma si sentì intenerire (predicato verbale). Carlo non seppe trattenere (predicato verbale) il pianto. Sono fraseologici pure i verbi “stare, andare” seguiti da un gerundio: Il poveretto andava errando (= errava: predicato verbale) per le strade. I bambini stavano giocando (= giocavano: predicato verbale). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici ATTENZIONE! Osservate: Carlo non seppe trattenere (pred.verb.; equivale a “non trattenne”, cioè “sapere” è fraseologico) le lacrime. Carlo non sa mentire (pred.verb.; “sapere” è servile). Carlo non seppe (pred.verb.) di aver agito (pred.verb.) male (“sapere” è pred.verb. da cui dipende la proposizione infinitiva). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Verbi servili e fraseologici ATTENZIONE! Osservate ancora: Ho fatto venire (pred. verb.; equivale a “ho chiamato”) mio fratello. Il comandante fece distribuire (pred. verb.; equivale a “distribuì”) la preda tra i soldati. Queste parole mi hanno fatto piangere = hanno fatto (pred. verb.) che (congiunzione) io (soggetto) piangessi (pred. verb.). Fedro fa parlare gli animali = fa (pred. verb.) gli animali parlanti (compl. ogg.; acc.). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze zzz….. Complementi di argomento…… ………zzzzz… ..sto dormendo ch’è un portento…zzz.. ….e se studio i verbi servili…. ….dormo più che cento ghiri eehehhe..zzzzz…. F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Bibliografia Diatto – R. Mortara “Analisi logica per la scuola media inferiore” Editore Petrini Torino 1961 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze