Lezioni di analisi logica

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Lezioni di analisi logica Albez edutainment production Lezioni di analisi logica Lezione 10 I gradi dell’aggettivo, complemento di paragone e complemento partitivo

I gradi dell’aggettivo Complemento di paragone Complemento partitivo In questo modulo: I gradi dell’aggettivo Complemento di paragone Complemento partitivo Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Gradi dell’aggettivo Come ricorderete dall’analisi grammaticale, l’aggettivo qualificativo può essere: Di grado positivo. ESEMPIO: la mamma è buona (agg. qual. di grado positivo) 2) Di grado comparativo di uguaglianza. ESEMPIO: il mio libro è tanto interessante (comparativo di uguaglianza) quanto il tuo. il mio libro è tanto interessante quanto istruttivo. 3) Di grado comparativo di maggioranza. ESEMPIO: il mio libro è più interessante (comparativo di maggioranza) del tuo. il mio libro è più interessante che istruttivo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Gradi dell’aggettivo 4) Di grado comparativo di minoranza. ESEMPIO: il mio libro è meno interessante (comparativo di minoranza) del tuo. il mio libro è meno interessante che istruttivo. 5) Di grado superlativo relativo di maggioranza. ESEMPIO: questo libro è il più interessante (superlativo relativo di maggioranza) di tutti. 6) Di grado superlativo relativo di minoranza. ESEMPIO: questo libro è il meno interessante (superlativo relativo di minoranza) di tutti. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Gradi dell’aggettivo 7) Di grado superlativo assoluto. ESEMPIO: questo libro è interessantissimo, assai interessante (superlativo assoluto). Osservate ancora che non sempre il comparativo di maggioranza è espresso con l’avverbio “più”, né il superlativo assoluto con il suffisso “issimo” o con gli avverbi “assai” e “molto”. Ricorderete per esempio che “buono” può avere il comparativo “migliore” ed il superlativo “ottimo”; “cattivo” può avere “peggiore” e “pessimo”, ecc. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Gradi dell’aggettivo Il complemento che accompagna l’aggettivo di grado comparativo, si chiama complemento di paragone. ESEMPIO Il mio libro è più (meno, tanto) interessante del (quanto il) tuo (complemento di paragone). Il complemento, che accompagna l’aggettivo di grado superlativo relativo, si chiama complemento partitivo. Questo libro è il più interessante di tutti (complemento partitivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

a) Complemento di paragone Con l’aggettivo di grado comparativo si stabilisce un confronto fra due termini (Maria è più buona di Carla) o fra due qualità (Maria è tanto buona quanto bella) di uno stesso termine. Il secondo termine del confronto prende il nome di complemento di paragone. Dopo il comparativo di maggioranza o minoranza il complemento di paragone è retto da “di, che, che non” e si traduce al caso e (quando c’è) con la preposizione del primo termine, preceduto da “quam”, oppure, quando il primo termine è al caso nominativo od accusativo, anche al caso ablativo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

a) Complemento di paragone ESEMPI Mario è più diligente di Carlo (complemento di paragone; quam+nominativo; ablativo). Le montagne in Asia sono più alte che in Europa (complemento di paragone; quam in+ablativo). Mario considera il gioco più divertente che la lettura (complemento di paragone; quam+accusativo; ablativo). Ci sono più animali nel mare che non sulla terra (complemento di paragone;quam in+ablativo). Osservate che in questo caso l’avverbio “non” è superfluo e non si traduce. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di paragone ATTENZIONE! Osservate gli avverbi “più” e “meno”: Mario ama il gioco più che la lettura (“più” è avverbio comparativo). Mario ha più libri di Carlo. Mario studia con più diligenza di Carlo (“più” adempie la funzione di aggettivo comparativo, perché significa “libri più numerosi”; “diligenza più grande”). Mario è più diligente di Carlo (l’avverbio “più” rende l’aggettivi “diligente” di grado comparativo di maggioranza). Mario ha sempre amato meno (avverbio comparativo) la lettura che il gioco. Mario ha meno libri di Carlo; Mario studia con meno diligenza di Carlo (ha funzione di aggettivo comparativo: “meno numerosi libri”; “meno grande o più piccola diligenza”). Mario è meno diligente di Carlo (rende l’aggettivo “diligente” di grado comparativo di minoranza). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

a) Complemento di paragone Se il confronto avviene tra due aggettivi, userete sempre per la traduzione del secondo termine “quam”, il caso e il grado del primo termine. ESEMPIO Ha preso il premio un ragazzo più volenteroso che brillante (complemento di paragone; quam+nominativo). Con il comparativo di uguaglianza troviamo il primo termine preceduto da “tanto” o da “così” e il secondo introdotto da “quanto, come, che”. In latino il primo termine è preceduto da “tam”, “sic”, “ita”, “aeque” e il secondo si traduce allo stesso caso del primo termine, preceduto da “quam, ut, ac”. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

a) Complemento di paragone ESEMPI Annibale fu tanto abile quanto Scipione (tam…quam+nom.; sic…ut+nom.; ita…ut+nom.; aeque…ac+nom.) Il cacciatore cerca un cane non tanto forte quanto veloce (tam…quam+acc.). Il corpo di Annibale era tollerante tanto del freddo quanto del caldo (tam…quam+genitivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento di paragone ATTENZIONE! Non confondete il complemento di paragone retto da “di” con il complemento di specificazione. Ricordate che il complemento di paragone dipende da un aggettivo o da un avverbio di grado comparativo e che a “di” potrete sostituire “che”. Nessun animale è più feroce della (che la) tigre (complemento di paragone). A nessuno è ignota la ferocia della tigre (complemento di specificazione) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

b) Complemento partitivo Con l’aggettivo di grado superlativo relativo si esprime il massimo o il minimo grado di una qualità in relazione ad una pluralità di individui della stessa categoria. Maria è la più buona delle sue compagne; Maria è la meno buona delle sue compagne. Il complemento, che accompagna l’aggettivo di grado superlativo relativo, si chiama partitivo, è retto da “di, fra, tra” e si traduce, quando è retto da “di”, al caso genitivo. Quando è retto da “fra, tra”, anche al caso ablativo preceduto da “e, (ex), de” o (più raramente) con l’accusativo preceduto da “inter”. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

b) Complemento partitivo ESEMPI Quella nave è la più grossa della flotta (complemento partitivo; genitivo). Quella nave è la più grossa tra le navi italiane (complemento partitivo; genitivo; e, (ex), de + ablativo; inter+accusativo). Il complemento partitivo non si trova solo dopo l’aggettivo di grado superlativo; lo troverete anche quando esprime la parte di un tutto, e cioè: dopo un numerale ESEMPIO Duecento dei soldati (complemento partitivo;genitivo; e, (ex), de+abl.) furono fatti prigionieri. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

b) Complemento partitivo 2) dopo un pronome ESEMPIO Alcuni di noi (complemento partitivo;genitivo; e, (ex),+abl.) non avevano studiato. Chi di voi (partitivo; genitivo) andrà a Roma col babbo?. 3) dopo un avverbio di quantità, e inquesto caso lo tradurrete solo al genitivo: Dammi un po’ d’acqua (partitivo;genitivo) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

b) Complemento partitivo 4) dopo sostantivi indicanti numero (parte, folla, moltitudine,…) e quantità (moggio, litro, abbondanza,…), e in questo caso pure la tradurrete solo al genitivo. ESEMPIO Un gruppo di ragazzi (partitivo;genitivo) indugiava sulla porta. Comprai un chilo di pane (partitivo;genitivo) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Complemento partitivo ATTENZIONE! Osservate: Il maggiore dei fratelli (partitivo;genitivo). È maggiore del fratello (paragone; ablativo). La tigre è la più feroce delle belve (complemento partitivo; genitivo; e, (ex), de+abl.). La ferocia delle belve (complemento di specificazione; genitivo) è grande. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze zzz….. Complementi diparagone…… ………zzzzz… ..sto dormendo tanto quanto un ghiro…zzz.. ….Io amo il sonno più che la lettura…. ….ehehehhehe…zzzz..zzzzz..zzzzz…. F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

Bibliografia Diatto – R. Mortara “Analisi logica per la scuola media inferiore” Editore Petrini Torino 1961 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze