AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni 12-15 Aprile 2011 Iasi - Romania.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PROPOSTA DIDATTICA a.s. 2010/2011
Advertisements

LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Bando regionale primo incontro con le scuole a.s. 2007/2008
Dentro l’italiano L2 Finora ho imparato tante parole basse , ma non so ancora le parole alte…….(Karim) Le parole cinesi hanno un solo vestito ; le parole.
Direzione Didattica II Circolo di Moncalieri Scuola Primaria
Lorganizzazione dellazione didattica rivolta ad alunni stranieri Sabrina Machetti Università per Stranieri di Siena 19 febbraio 2008.
Alunni stranieri a Modena: dati, risorse, criticità 23 aprile 2008.
La mediazione in classe
III Workshop La valutazione degli interventi di mediazione
Scuola secondaria di primo grado: le prove dellesame di licenza Rappresentano il momento finale che accerta le competenze acquisite nel percorso svolto.
GLI OBIETTIVI FORMATIVI DellIstituto Comprensivo di Asiago.
DIREZIONE DIDATTICA STATALE Circolo di Montemurlo Protocollo dintesa per laccoglienza degli alunni stranieri e per leducazione interculturale nel territorio.
Comunicare si può: io, tu, egli, noi ….. una rete di parole Prato -Giornate di formazione 13 – 14 Settembre 2010.
GENITORIALITÀ. GENITORIALITÀ RAPPRESENTA una priorità per tutti gli Istituti coinvolti PREVEDE il coinvolgimento dei genitori nei progetti del P.O.F.
LE LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri.
Ha un ruolo fondamentale nella formazione dellindividuo perché favorisce lacquisizione degli strumenti necessari per un confronto tra la propria e le altre.
MEMO Multicentro Educativo Modena Sergio Neri. Cosa è MEMO Come centro nasce nel 2004 dalla fusione di precedenti servizi comunali tutti rivolti prioritariamente.
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Strumenti e pratiche per lintegrazione degli alunni stranieri a cura di Leila Ziglio Riva del Garda, 11 settembre 2008.
MEDIAZIONE Corso di aggiornamento a.s. 2006/2007.
Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri Manerbio Formazione al personale di segreteria
Manerbio, Formazione al personale di segreteria
A.L.I.- LIGURIA1 PROGETTO ALI LIGURIA M.I.U.R. - Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria PROGETTO ALI LIGURIA costruzioni di reti per lintercultura:
Progetto In Transizione
Il progetto
STORIE, RACCONTI, FILASTROCCHE, NINNENANNE… USI E TRADIZIONI DA   TUTTO   IL   MONDO PERCORSI INTERCULTURALI PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE DEL.
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
IPSIASAR Leonardo da Vinci LAquila AREA INTERCULTURA Favorire lintegrazione delle alunne e degli alunni stranieri, valorizzando le diversità e sviluppando.
PROTOCOLLO DI RETE PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Psicologia e scuola: esperienze in corso e prospettive future
Adolescenza orientamento e famiglie Gruppo di lavoro 1.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Provincia di Venezia – Settore Scuole Cultura Ce.I.S. D.L. Milani PROGETTO WINNY TOO – COMUNE DI CAVARZERE INDAGINE EFFETTUATA NEL GENNAIO 2003 SCUOLE.
SCUOLE COINVOLTE NELL’INDAGINE:
1 IDENTITA, DIRITTI, CITTADINANZA NELLE SCUOLE DI BRESCIA Convegno Il confine della scuola, la scuola dei confini MADDALENA COLOMBO Centro Ricerche sulle.
Le indicazioni per il curricolo e la nuova normativa sull’obbligo
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
PROGETTO TEATRO Breve storia Ventesimo anno di attuazione Partecipazione alla rassegna teatrale delle scuole del Vimercatese Partecipazione a manifestazioni.
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
Forte Flusso Migratorio Intercultura Disagio Legalità
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
ACCOGLIENZA STUDENTI STRANIERI (Cittadinanza Non Italiana) 2010/11 Referente: Aurora Grosso Docenti collaboratori: Maria Forte, Maria Chiara Rossi, Marisa.
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
PIANO APPLICATIVO DI SISTEMA PER L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA FRIULANA Legge Regionale 29/2007 – Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della.
1. IL 2° CIRCOLO DIDATTICO promuove il “BEN – ESSERE” delle alunne e degli alunni dei due ordini di scuola, inteso come:  Accoglienza.  Autorealizzazione.
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIUSEPPE GARIBALDI”
Riconoscere e valorizzare le reti di migranti
1 Perché AGGIORNARE i Protocolli adottati lo scorso anno scolastico? 1 Perché sono state realizzate ESPERIENZE che inducono a migliorare le procedure di.
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
RICOMINCIARE DA CAPO : LE FATICHE DELLA MIGRAZIONE n ALCUNE SFIDE SPECIFICHE n LA PROVVISORIETA’ n L’APPARTENENZA n ETICHETTE, STEREOTIPI E STIGMA n IL.
PROGETTO: IMPARO UNA TERZA LINGUA: LINGUA SPAGNOLA in classe ANNO SCOLASTICO Destinatari: ALUNNI CLASSI I E II ITES Referente: Prof.ssa PALMIERI.
IL MEDIATORE (inter)CULTURALE IL MEDIATORE OPERA: NELL’ACCOGLIENZA NELLA PRIMA FASE DI INSERIMENTO NELLA RELAZIONE CON LE FAMIGLIE NELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE.
“ GIOVANNI PASCOLI” di Gozzano
LA NORMATIVA La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla.
DIVERSI … alla PARI Peer education e cittadinanza attiva per gli alunni sinofoni di Bagnolo Piemonte (CN)
P IANO A NNUALE D’ I NCLUSIVITÀ ALUNNI Carloforte 09 maggio 2015.
PROGETTO MEDIAMENTE SCUOLA DOTT.SSA ROSSELLA PAGNOTTA PEDAGOGISTA MEDIATORE FAMILIARE E SOCIALE.
48° C. D. “Madre Claudia Russo”di Napoli “A piccoli passi verso… la qualità “ DS Prof.ssa Rosa SecciaRQ Teresa Pedone.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Le politiche di integrazione sociale dei minori stranieri
Convegno 6 dicembre 2006 Progettazione e valutazione della promozione della salute nella scuola La diversit à nella scuola: un ’ esperienza di dialogo.
Metodi didattici per educare all’interculturalità L’intercultura come finalità positiva dell’educazione.
1 Il metodo TPR: perché utilizzarlo con gli alunni neo arrivati (NAI) in Italia? Dal vissuto. alla teoria, all’esperienza pratica con risultati positivi…
La chiave nella porta strategie di accoglienza dell’allievo straniero.
INCONTRO REFERENTI Trento, 16 dicembre INSEGNARE AD APPRENDERE IN CONTESTI MULTICULTURALI Per fare della scuola il Luogo dell’Incontro tra coetanei.
Transcript della presentazione:

AIPI Società Cooperativa Workshop: La gestione dei conflitti nei gruppi di alunni Aprile 2011 Iasi - Romania

La Storia di AIPI AIPI Società Cooperativa si è costituita nel 2005, in continuità con A.I.P.I, nata grazie ad un gruppo di educatori e insegnanti che dal 1993 al 2001 ha gestito il progetto Polo Interetnico del Servizio Immigrazione del Comune di Bologna. Stretta collaborazione con le scuole e il territorio per lAccoglienza e lIntegrazione socio-culturale dei minori

(Alcune) azioni di intervento Accoglienza ed inserimento a scuola dei minori stranieri NAI Corsi di Italiano L2 nelle scuole di Primo e Secondo Grado della Provincia di Bologna Laboratori interculturali Mediazione linguistico-culturale Corsi di L1 Attività di Dopo-scuola (Centro Interculturale Comellini) Laboratori creativi (Teatro, Poesia, Scrittura Creativa, Laboratori manuali)

Accoglienza e inserimento ovvero Preparare il terreno Creare nella scuola un clima di accoglienza per i ragazzi Neo Arrivati in Italia al fine di - valorizzare le competenze, le abilità e le conoscenze personali per un giusto inserimento nel rispetto della normativa vigente (v. art.45, D.P.R.n.394/99) - favorire il processo di integrazione con i pari - aprire un cammino di Pari Opportunità nel Diritto allo Studio in accordo con i principi generali stabiliti dallONU (Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, Principio Settimo)

Laboratori di Italiano come L2 ovvero Fornire gli strumenti Laboratori di Italiano L2 a scuola per – Verbalizzare i propri stati danimo, raccontarsi – Creare un sistema di interazioni positive nel contesto (alunno/alunno; alunno/attori del sistema scuola; alunno/territorio) – Acquisire gradualmente competenze linguistiche, sociolinguistiche e culturali che alimentino la gamma dei saperi e favoriscano una riflessione personale e condivisa in termini metaculturali ed interculturali – Fornire gli strumenti per dare voce alla persona attraverso il canale linguistico per evitare il senso di frustrazione ed isolamento che può sfociare in incomprensioni e conseguenti espressioni aggressive e violente

Laboratori interculturali nelle classi Tra le Abilità Interculturali (v. QCER) : la capacità di superare modalità di relazione stereotipate Educazione allIncontro e alla Pluralità dei punti di vista Intercultura come Consapevolezza -> richiede un percorso guidato di educazione al rispetto dellAltro

Mediazione linguistico-culturale Creare un ponte tra la cultura di origine e la cultura di arrivo offrendo gli strumenti che permettano una chiara chiave di lettura di entrambe Favorire il confronto tra persone di culture diverse e la reciproca comprensione rispetto ai diversi stili educativi Favorire una comunicazione chiara nei rapporti scuola-alunno- famiglia I Mediatori linguistico-culturali come esempio di successo riconosciuto sul piano personale e sociale

Corsi di L1 Lingua -> veicolo di significati e valori socio-culturali Valorizzare la lingua madre per valorizzare un intero sistema culturale Evitare fenomeni di bilinguismo sottrattivo » Corsi di Lingua Cinese allI.T.C.S Rosa Luxemburg di Bologna rivolti sia agli studenti cinesi sia agli altri studenti/insegnanti della scuola

Il Dopo-scuola (Centro Interculturale Comellini) Luogo di confronto, di scontro e di incontro con i pari con gli adulti (educatori ed insegnanti ) con il territorio -Integrazione di -Attività didattiche (Studio L2, Sostegno allo studio) -Attività ludico-didattiche (sport, esplorazione del territorio) In un contesto educativo protetto in cui il minore è accompagnato nel percorso di confronto- scontro-incontro con le realtà sociali e territoriali che lo circondano

Laboratori ludico espressivi Laboratori creativi manuali per i più piccoli Laboratori di Poesia Per favorire il lavoro collaborativo allinterno del gruppo Per creare un contesto in cui i disagi possano essere espressi-dialogati-risolti Per dare voce a diverse forme di abilità espressiva

Laboratori di Teatro (interculturale) Teatro come mezzo di espressione del sé veicolata da una molteplicità di canali espressivo- comunicativi Per creare relazioni positive fondate sullascolto reciproco Educazione allInterazione fondata sulla sospensione del giudizio verso laltro Straniamento dal vissuto personale/conflittuale – Dalla realtà alla messa in scena (Rappresentazione) – Dalle intuizioni sperimentate in scena alla realtà (Estrapolazione) Lapporto personale diventa arricchimento per sé e per il gruppo (Valorizzazione individuale e del gruppo come organismo che assume unidentità) » Espressività e successo sono incentrati sulla coralità e non sul protagonismo/individualismo » Un esempio di Laboratorio di Teatro svolto allI.T.C. S. Rosa Luxemburg di Bologna :

Mulțumesc! Grazie!