FORMA ORGANIZZATIVA ELEMENTARE Anno Accademico 2006-2007
Forme organizzative fondamentali Elementare/imprenditoriale Burocratico/meccanica accentrata Manageriale decentrata Professionale Innovativa
La forma elementare
La forma elementare Caratteristiche Adottata da: Struttura semplice, informale, flessibile Gerarchia ridotta di dirigenti e operatori intermedi Figura chiave di capo azienda - controllo diretto dei dipendenti Scarso sviluppo di sistemi operativi Adottata da: piccole imprese organizzazioni nuove (in vari campi) organizzazioni identificate con un leader aziende in crisi (commissariamento) Non vengono definiti bene i compiti ognuno fa quello che in quel momento c’è bisogno che faccia, farà le selezioni, ruoli non ben definiti. S.o. sia quelli legati alla struttura che quelli legati alle persone sono impliciti le persone sono continuamente valutate, c’è un controllo diretto (es. Vichi, lavagna nera) ma non ci sono valutazioni formali ( non c’è scritto da nessuna parte come si valuta) Organizzazioni identificate con un leader Mivar, Diego Della Palma. Commissariata – in seguito a fallimento, per evitare che vengono commessi altri illeciti viene chiamato un curatore fallimentare, per cercare di risarcire tutti i creditori della società
“Non soltanto c’è bisogno di un solo generale, ma nulla e nessuno devono turbare la marcia e l’azione”. Napoleone
Caratteristiche forma elementare VANTAGGI: PROBLEMI: RISCHIO DI SQUILIBRI A LIVELLO STRATEGICO E OPERATIVO VULNERABILITÀ TENDENZE ACCENTRATRICI CRISI DI ACCENTRAMENTO SISTEMA ORGANICO FLESSIBILITA’ E ADATTAMENTO DISPONIBILITA’, SENSO DELLA MISSIONE FUNZIONA IN AMBIENTE SEMPLICE Frase di Napoleone: “non soltanto c’è bisogno di un solo generale, ma nulla e nessuno devono turbare la marcia e l’azione”. Ambiente semplice: esempio limitato territorialmente, es. solo Castellanza Problemi: c’è il rischio che il livello operativo schiacci completamente il livello strategico: si pensa solo all’oggi e non si fanno piani per il futuro. VULNERABILITA’: es. Morte dell’imprenditore, che ha il segreto del suo successo ben impresso nella sua mente ma non facilmente trasferibile. TENDENZE ACCENTRATRICI: il capo pensa, da ordini, il dipendente non ragiona più con la sua testa ma con quella del capo. Due casi Mivar e Diego Dalla Palma da fotocopiare, pag.78. La strategia: operazioni spesso basate sull’intuito. Tutti riportano direttamente al capo
Un simbolo per la forma elementare: la tela del ragno La metafora di ZEUS, che era il re delle altre divinità. Il capo è al centro, le linee circolari rappresentano il potere e l’influenza, che diminuiscono mannano che si allontana dal centro. Questa cultura favorisce la rapidità delle decisioni. La qualità di queste dipende dalla caratteristiche del capo, se è competente, porterà l’organizzazione al successo, se incompetente distruggerà la sua stessa tela. Vi sono rapporti fiduciari e di empatia tra le persone sono la chiave per la velocità delle decisioni, si lavora sui contatti personali diretti e non su legami formali. Il capo non scrive, parla e guarda negli occhi le persone. Ci si basa su reti di amicizie, parentele. Questa è la forza e la debolezza della forma elementare. Nella giusta situazione minimizza i costi di controllo e coordinamento ed esalta la velocità, ma quando si abusa di questi elementi il rischio è la decadenza.
Modalità di coordinamento e controllo Supervisione diretta Gli assetti organizzativi sono la risultante di continui interventi da parte di manager o specialisti spinti dalla necessità di risolvere due principali problemi: la divisione del lavoro, Il coordinamento di ruoli e compiti. Alla forma elementare è associato lo strumento di SUPERVISIONE DIRETTA. In cui una figura gerarchica, il capo controlla e coordina direttamente il lavoro degli operatori- va bene in organizzazioni di limitate dimensioni. E’ il supervisore che assume la responsabilità del risultato ottenuto dagli operatori che rispondono ai suoi ordini e alle sue indicazioni. Vichi e sempre nello stabilimento.
Schema Semplice * Piccole dimensioni * Scarsa formalizzazione Le forme organizzative rappresentano la logica organizzativa generale, l’equilibrio e i rapporti tra le diverse componenti, i problemi critici da affrontare. Rappresentano l’anima o il carattere dell’organizzazione. Rappresentano le funzioni generali che sono sempre presenti in tutte le organizzazioni.. Sempre ci sarà un vertice strategico, un nucleo operativo e così via. Mentre gli schemi organizzativi sono riferimenti più specifici, soluzioni e risposte già operative per i fabbisogni organizzativi aziendali. Rappresentano le funzioni di base. Normalmente alla forma elementare è associato lo schema semplice I sistemi operativi sono poco definiti e formalizzati, la programmazione e controllo avviene in modo informale, la valutazione dei risultati e dell’operato delle persone segue parametri impliciti e spesso personali, la comunicazione è legata ai rapporti interpersonali. Nell’insieme, l’assetto è caratterizzato da forte flessibilità. Disegnare relazione tra forma e struttura Schema= So + struttura (organigramma) * Piccole dimensioni * Scarsa formalizzazione * Accentramento delle funzioni direzionali * Sistemi operativi impliciti
Schemi semplici Esistono vari tipi di schemi semplici: schema gerarchico semplice, schema artigianale, schema del gruppo di pari.
Schema gerarchico semplice Alla forma organizzativa elementare si accompagna in genere una struttura (e uno schema organizzativo) semplice e gerarchico che presenta le seguenti caratteristiche: figura centrale di imprenditore, attività semplici e produzione di squadra, livello di specializzazione e divisione del lavoro basso, meccanismi di integrazione non strutturali, grande flessibilità.
Schema artigianale le attività hanno carattere complesso e richiedono una più forte capacità di elaborare conoscenze informazioni, esperienze, esigenza professionalità diffusa in un certo numero di operatori, che padroneggiano un “mestiere”, utilizzo di meccanismi operativi di integrazione più complessi del solo rapporto gerarchico, con il ricorso a norme, regole, prassi di riferimento, Meccanismi di coordinamento: coesione culturale, comunanza di valori Si complica l’attività da compiere richiede di possedere un mestiere es: artigiani
Schema del gruppo di pari Attività molto complesse e brain intensive, Piccolo gruppo di persone con relazioni paritarie, Coordinamento non gerarchico, basato su: -condivisione obiettivi, -confronto diretto, -negoziazione, -cura nella selezione di nuovo personale. Schema diffuso in società di servizi avanzati (es. software house) Impo la selezione, ricerco persone con qualità professionali e personali coerenti con il contesto aziendale
Schemi semplici in altre forme organizzative Strutture e schemi organizzativi di tipo semplice possono però anche sussistere in forme organizzative diverse da quella elementare es. nelle forme professionale o innovativa con strutture del tipo di quella del gruppo di pari Viene meno la centralità del capo e la struttura non risponde più ad una logica elementare